26 Jun, 2025 - 16:34

Umbria, scatta il piano straordinario contro la dermatite nodulare bovina dopo l'allarme in Sardegna

Umbria, scatta il piano straordinario contro la dermatite nodulare bovina dopo l'allarme in Sardegna

Dopo l'allarme "lingua blu" negli allevamenti ovini della regione, è arrivata la segnalazione di un focolaio di dermatite nodulare contagiosa dei bovini in Sardegna. Ecco allora che la Regione Umbria ha attivato in tempi record un piano straordinario di sorveglianza per contenere ogni possibile rischio di diffusione del virus sul territorio. La risposta rapida è stata coordinata dall’Osservatorio dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell’Umbria e delle Marche (Izsum), che ha tracciato con precisione tutte le movimentazioni recenti di bovini provenienti dall’isola verso l’Umbria.

Si tratta di un intervento fondamentale per garantire la sicurezza degli allevamenti umbri e, più in generale, per prevenire possibili ripercussioni sul comparto agroalimentare locale. Le autorità sanitarie hanno immediatamente avviato un protocollo operativo per identificare e isolare eventuali casi sospetti, evitando il propagarsi del virus. Il piano coinvolge anche i laboratori di analisi regionali, impegnati nel processare campioni e rilevare tempestivamente eventuali positività.

Tracciamento completo e sorveglianza nelle aziende della Usl 1

Le verifiche, condotte in sinergia con le Aziende sanitarie locali, hanno escluso movimenti sospetti nella zona di competenza della Usl Umbria 2. Diversa la situazione nella Usl Umbria 1, dove sono state identificate sei aziende zootecniche che, nelle ultime settimane, hanno accolto bovini provenienti dalla Sardegna. In tutte queste strutture è scattato l’obbligo di una sorveglianza clinica accurata e quotidiana, per monitorare l’eventuale insorgere di sintomi riconducibili alla malattia. Ogni anomalia viene registrata e comunicata ai servizi sanitari competenti, in un sistema di tracciamento continuo.

"La salute del nostro patrimonio zootecnico è una priorità assoluta per la Regione Umbria", ha dichiarato la presidente Stefania Proietti. "Abbiamo attivato immediatamente tutti i protocolli di sicurezza necessari e stiamo collaborando strettamente con Izsum e le Asl per garantire un monitoraggio capillare, grazie anche al prezioso lavoro dei servizi veterinari, che rappresentano il primo presidio sanitario sul territorio per la tutela del patrimonio zootecnico e della salute pubblica".

Cos'è la dermatite nodulare bovina e perché fa paura

La dermatite nodulare contagiosa è una malattia virale che colpisce esclusivamente i bovini. Viene trasmessa per lo più da insetti vettori, come tafani e mosche, ma può diffondersi anche attraverso secrezioni e lesioni cutanee. Nonostante in alcuni casi la sintomatologia sia lieve o addirittura assente, le conseguenze sanitarie ed economiche possono essere rilevanti. La patologia è classificata come malattia di categoria A dal regolamento europeo 2020/687, e in caso di conferma viene applicato un protocollo rigido che prevede l'istituzione di zone di protezione (20 km) e sorveglianza (50 km) attorno al focolaio.

Un aspetto cruciale della malattia è la difficoltà di individuare tempestivamente i casi infetti, data la varietà della sintomatologia e la possibile latenza del virus. Questo rende ancora più essenziale il ruolo dei servizi veterinari nel segnalare ogni segno sospetto e intervenire in tempi brevi. Non va dimenticato che la dermatite nodulare può comportare danni economici rilevanti, soprattutto in termini di blocchi commerciali e riduzione della produttività degli animali colpiti.

A livello nazionale, il Ministero della Salute ha già disposto il blocco di ogni movimento di animali dalla Sardegna verso il continente, attivando nel contempo il gruppo di lavoro specifico per la gestione di sottoprodotti e carcasse in caso di focolai attivi. Tale decisione si inserisce in una strategia più ampia volta a contenere e isolare l'infezione entro i confini dell'isola, impedendone la diffusione alle regioni continentali.

Monitoraggio continuo e nuovo vertice il 30 giugno

La Regione Umbria ha assicurato il massimo impegno nel garantire aggiornamenti costanti alla cittadinanza e agli operatori del settore. Un nuovo incontro tecnico è già stato fissato per lunedì 30 giugno, durante il quale verrà fatto il punto sull’evoluzione della sorveglianza in corso e, se necessario, saranno definite ulteriori misure di contenimento.

"La rapidità della nostra risposta e la collaborazione con le istituzioni nazionali ed europee ci permettono di affrontare questa situazione con la massima efficacia", ha aggiunto Proietti. "Voglio rassicurare gli allevatori umbri: stiamo facendo tutto il necessario per proteggere le loro attività e il nostro territorio".

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Giorgia Sdei
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