In Umbria si registra un aumento dei casi di Dengue da importazione, con un totale di quattro casi dall’inizio dell’anno, tre dei quali nella zona di competenza dell’Usl Umbria 1 mentre uno nell’Usl Umbria 2. Il 2023 ha visto solo due casi, ma il 2024 segna un incremento significativo della presenza di febbre Dengue in Umbria, da qui le raccomandazioni diramate dal Servizio Igiene e Sanità Pubblica dell’Usl Umbria 1.

Le raccomandazioni dell’Usl per arginare i casi di Dengue in Umbria

Il dottor Igino Fusco Moffa, a capo del Servizio Igiene e Sanità Pubblica del Dipartimento di Prevenzione dell’Usl Umbria 1, ha evidenziato un trend globale di crescita “dei casi di Dengue, al momento particolarmente a carico delle Regioni delle Americhe (4,1 milioni di casi nel 2023 e già 5 milioni dall’inizio del 2024) ma in aumento anche nel sud-est asiatico e nell’Africa sahariana“. Queste, continua Moffa, “sono tutte zone mete di lavoro o di viaggi turistici, specialmente nel periodo estivo. Di conseguenza, è plausibile aspettarsi un aumento dei casi di importazione“.

Le autorità sanitarie consigliano a chiunque ritorni da viaggi nelle aree a rischio e presenti nei 7 giorni successivi alcuni sintomi sospetti di rivolgersi immediatamente al proprio medico curante. Sarà quest’ultimo a valutare un eventuale ricovero presso il reparto di Malattie Infettive dell’ospedale di Perugia. Ma quali sono i sintomi che creano allarme? I più importanti sono febbre associata ad altri sintomi quali nausea, dolore oculare, cefalea, esantema cutaneo, dolori muscolari e articolari.

In caso di diagnosi, il Dipartimento di Prevenzione di Perugia attuerà le misure di controllo ambientale e sanitario previste dal Piano Nazionale di prevenzione delle Arbovirosi.

Dengue, cos’è e come ci si infetta

La Dengue” – spiega il dottor Iginio Fusco Moffa del Servizio Igiene e Sanità Pubblica dell’Usl Umbria 1 – “è causata da quattro virus molto simili (Den-1, Den-2, Den-3 e Den-4) ed è trasmessa agli esseri umani dalle punture di zanzare della specie Aedes che hanno, a loro volta, punto una persona infetta. Non si ha quindi contagio diretto tra esseri umani, anche se l’uomo è il principale ospite del virus“.

Nessun contagio diretto, quindi, ma il virus “circola nel sangue della persona infetta per 2-7 giorni” ed è proprio in questo periodo che “la zanzara può prelevarlo e trasmetterlo ad altri“. Continua ancora Moffa: “In Italia e in Umbria è ormai autoctona la Aedes albopictus, la cosiddetta zanzara tigre, vettore competente per la trasmissione del virus. Si segnala che la zanzara tigre è in grado di trasmettere anche il virus Zika, particolarmente pericoloso per i danni fetali in caso di infezione di donne in gravidanza“.

Ecco quando sarà possibile vaccinarsi a Perugia

Tra le raccomandazioni trasmesse dalla Usl Umbria 1 riguardo alla febbre Dengue, anche una buona notizia: partire dal mese di giugno, il nuovo vaccino anti-Dengue sarà disponibile presso il Centro di Medicina del Viaggiatore e Profilassi dell’Usl Umbria 1, ubicato in via XIV Settembre 79 a Perugia. Il vaccino potrà essere somministrato a partire dai 4 anni di età e prevede un ciclo di due dosi da effettuarsi in un intervallo di 0-3 mesi.

Il centro offre inoltre, su prenotazione all’indirizzo email [email protected], un servizio di counselling pre-viaggio durante il quale vengono fornite consulenze personalizzate e somministrati i vaccini raccomandati in base alla destinazione e alle esigenze specifiche del viaggiatore, previo pagamento di un ticket. Per ulteriori dettagli, è possibile consultare la pagina dedicata sul sito dell’Usl Umbria 1: Vaccinazioni internazionali – Centro di Medicina del Viaggiatore e Profilassi.

In aggiunta, il Portale della Disinfestazione PODIS gestito dal Servizio 3D, offre un’ampia gamma di informazioni sulla disinfestazione, che includono anche dettagli su roditori, piante e insetti, con una sezione specifica dedicata alla zanzara. Per approfondire, è possibile visitare il sito Portale della Disinfestazione – Zanzare.