La Regione Umbria ha annunciato un’importante iniziativa di sostegno alle famiglie per l’anno 2024 che riguarda il contributo bebè. La Regione distribuirà 1720 contributi, ciascuno del valore di 500 euro, destinati alle famiglie con neonati. Questa misura rappresenta un significativo passo avanti nell’ambito delle politiche sociali regionali.

Umbria, contributo bebè, finanziamenti derivanti da risparmi regionali

Secondo quanto riportato da Palazzo Donini, i fondi destinati a questa misura provengono dai risparmi ottenuti dalla Regione. Grazie a questa oculata gestione finanziaria, è stata deliberata una variazione di bilancio che ha permesso di incrementare i fondi. L’aumenta del contributo per il 2024 ammonta a ulteriori 360 mila euro. Questo porta il totale dei fondi disponibili a 860 mila euro, garantendo così una maggiore copertura e sostegno alle famiglie beneficiarie.

I criteri per poter beneficiare di questo contributo saranno stabiliti dalla Giunta regionale entro la fine di luglio. Saranno considerati idonei i bambini nati tra ottobre 2023 e settembre 2024, in linea con l’avviso dell’anno precedente. Questo sostegno si inserisce in un contesto di continuità temporale, assicurando che le famiglie che hanno avuto o avranno un neonato in questo periodo possano accedere alle risorse messe a disposizione.

Questo contributo rientra nel più ampio quadro delle misure di welfare promosse dalla Regione Umbria. Tra queste, spicca il contributo di 1200 euro destinato alle neomamme, incrementato recentemente e il cui termine per la presentazione delle domande è fissato al 26 luglio. Questo contributo è volto a sostenere le madri nel delicato equilibrio tra vita lavorativa e familiare, fornendo un aiuto concreto in una fase cruciale della vita.

Dichiarazioni della presidente Tesei

La presidente Donatella Tesei ha sottolineato l’importanza di queste iniziative, evidenziando come il contributo per le mamme lavoratrici o in cerca di occupazione sia stato quasi raddoppiato. Questo ha l’obiettivo di facilitare l’equilibrio tra vita familiare e professionale. Inoltre, sono state confermate e potenziate altre misure, come le borse di studio per gli studenti e il supporto per l’accesso ai centri estivi. La Presidente ha ribadito come la Regione, attraverso una rigorosa politica di revisione della spesa, riesca a incrementare ulteriormente il sostegno alle famiglie con neonati.

La presidente Tesei ha dichiarato: “Dopo aver quasi raddoppiato il contributo per le mamme occupate o iscritte alle liste di collocamento, che ha lo scopo di agevolare la nuova situazione familiare con quella lavorativa, e dopo aver confermato e spesso incrementato alcune misure, come le borse di studio per gli studenti e il contributo per accedere ai centri estivi, ora grazie a una attenta politica di spending review incrementiamo anche il sostegno da erogare alle famiglie che hanno avuto, o avranno entro i termini dell’avviso, uno o più nati. La Regione continua così nella sua politica di sostegno alle famiglie con un ampio spettro di misure che accompagnano i neonati nel loro percorso di crescita.”

Politiche di welfare in Umbria per il 2024

La Regione Umbria ha messo in campo diverse iniziative per sostenere le famiglie e promuovere il benessere sociale. Tra le principali politiche di welfare annunciate per il 2024, troviamo una serie di interventi mirati a diverse fasce della popolazione.

Oltre al contributo bebè, la Regione Umbria ha destinato fondi per borse di studio a favore degli studenti delle scuole primarie e secondarie. Le borse di studio sono finanziate con oltre 5 milioni di euro provenienti dal Fondo Sociale Europeo Plus (FSE+) e sono destinate agli studenti con un ISEE familiare fino a 25 mila euro. Gli importi variano da 150 euro per gli alunni delle scuole primarie a 400 euro per quelli delle scuole secondarie di secondo grado​.

Un altro importante intervento è il contributo di 1200 euro per le neomamme, volto a supportare le donne lavoratrici o in cerca di occupazione nel conciliare la vita familiare con quella professionale. Questa misura è stata recentemente incrementata, dimostrando l’attenzione della Regione verso le esigenze delle nuove famiglie.