Figura vulcanica e imprescindibile della cultura e del teatro contemporanei, Premio Nobel - ultimo italiano - per la Letteratura nel 1997, Dario Fo, nato nel marzo 1926 a Sangiano, nel varesotto, aveva scelto di vivere in Umbria, nelle campagne eugubine. Un "buen retiro" quello di Santa Cristina dove tuttora è molto attiva la Libera Università di Alcatraz, fondata dal figlio Jacopo.
Proprio l'Umbria diventerà l'epicentro delle iniziative per celebrarne il centenario dalla nascita che si svolgeranno da marzo 2026 a marzo 2027, con alcune anticipazioni già da ottobre 2025. Il ricco calendario di eventi curato dalla Fondazione 'Dario Fo e Franca Rame', attraverso la presidente e nipote degli artisti, Mattea Fo e il direttore degli Archivi, Stefano Bertea, avrà un respiro internazionale e prevede, fra gli altri, spettacoli, mostre, giornate di studio, masterclass, proiezioni e produzioni audiovisive. Un grande onore per il cuore verde d'Italia che arriva a pochi giorni di distanza dal podio decretato dalla Siae come regione che offre più spettacoli pro capite, confermandone il ruolo di prima piano nella scena culturale italiana e internazionale.
Tra le iniziative più ambiziose c'è '100 teatri per cento paesi', una maxi rassegna diffusa che coinvolgerà almeno 100 Stati con, parallelamente, 100 eventi dedicati sul territorio nazionale. Mattea Fo, presidente della Fondazione che porta i nomi dei nonni, ha spiegato meglio in cosa consiste l'iniziativa.
"Quando raccontiamo il progetto “100 anni per 100 paesi” molte persone sgranano gli occhi, pensando che organizzare un evento in almeno 100 stati rasenti l’impossibile. Pochi sanno quanto il repertorio Fo Rame sia tra i repertori teatrali più tradotti e messi in scena nel mondo. Le opere dei miei nonni sono state tradotte in 54 lingue, dal 1960 ad oggi ci sono state oltre 7 mila produzioni in 78 paesi diversi. Parliamo di nuove messe in scena dei loro spettacoli, non singole rappresentazioni, che quindi sono molte di più. Il Centenario - ha detto ancora - sarà l’occasione per renderci conto – visivamente – di quanto Dario Fo è conosciuto nel mondo e per portare le nuove generazioni – soprattutto italiane – a conoscere l’enorme eredità che Dario e Franca ci hanno lasciato, e di quanto ancora siano attuali e universali i loro testi".
Le celebrazioni per il centenario rappresentano un'occasione straordinaria per far conoscere i due geni del teatro alle nuove generazioni oltre a costituire una vetrina di eccezionale spessore per l'Umbria con il coinvolgimento di una pluralità di spazi in vari Comuni, Gubbio e Perugia in testa, in un vasto progetto culturale in rete.
All'orizzonte ci sono nuove produzioni teatrali e spettacoli dal vivo che porteranno in scena i classici del repertorio Fo-Rame. Mostre pittoriche e documentarie con materiali dall’archivio e dalla collezione privata dell’autore. Iniziative accademiche e artistiche rivolte a studenti, giovani artisti, studiosi e appassionati incluso un convegno internazionale tra Milano, Pisa e Roma, con la partecipazione delle principali università italiane e straniere. Prevista anche la ripubblicazione delle opere più significative del repertorio di Dario Fo e Franca Rame, sia in Italia che all'estero, con edizioni speciali dedicate al Centenario ed eventi dedicati sia nell'ambito di Umbria Libri 2026 che del Salone del Libro.
Il vicepresidente e assessore alla Cultura della Regione Umbria, Tommaso Bori ha accolto con entusiasmo la proposta della Fondazione definendola "un’occasione preziosa per riportare al centro il pensiero e la forza espressiva di un autore universale, capace di far dialogare culture lontane attraverso la satira, l’ironia e l’impegno civile".
"Un enorme volano di sviluppo economico e turistico e anche un grande fattore di benessere e salute" ha sottolineato la sindaca di Perugia, Vittoria Ferdinandi.
"Sono molto felice che in occasione del Centenario di mio padre - ha detto Jacopo Fo, figlio di Dario e Franca - la Regione Umbria e i Comuni che ci hanno adottato 45 anni fa si siano uniti per queste celebrazioni. Il centenario della nascita di Dario valorizzerà non solo il lavoro dei miei genitori ma anche le straordinarie invenzioni della tradizione italiana della Commedia dell’Arte che ha ispirato Shakespeare, Molière e tutto il teatro europeo. Gli eventi che la Fondazione Fo Rame sta organizzando saranno fondamentali per far conoscere al mondo la grandiosità di questa tradizione teatrale italiana".