Umbria nella morsa del caldo estivo. L’estate 2025 è iniziata con temperature eccezionalmente elevate che stanno investendo l’intera regione. Dopo una fase iniziale di bollino arancione (livello 2) a Perugia il 24-25 giugno – attivata per il concreto rischio di disagi alla salute soprattutto per anziani, bambini piccoli e malati cronici – giovedì 26 giugno scatta il bollino rosso. Si tratta del livello 3, il massimo grado di allerta previsto dal Ministero della Salute, che indica condizioni di emergenza caldo con possibili effetti negativi sulla salute anche per le persone sane e attive, non solo per le fasce a rischio. In tutta l’Umbria sono attesi valori termici da record, con picchi fino a 40-41 °C nelle aree di pianura entro il weekend.
L’ultimo bollettino ministeriale sulle ondate di calore ha inserito Perugia tra le sei città italiane con allerta massima il 26 giugno (insieme a Bologna, Bolzano, Brescia, Firenze e Torino), a riprova della gravità dell’ondata di calore in atto. Le condizioni climatiche previste – temperature elevatissime per più giorni consecutivi accompagnate da alto tasso di umidità, forte irraggiamento solare e scarsa ventilazione – sono quelle tipiche delle ondate di calore che "possono rappresentare un rischio per la salute della popolazione".
Di fronte a questa emergenza, le autorità invitano la cittadinanza alla massima prudenza. Particolare attenzione è rivolta alle categorie più fragili – anziani, bambini, persone con disabilità o con patologie croniche cardiovascolari e respiratorie – che risultano le più esposte ai colpi di calore e alla disidratazione. Colpi di calore, disidratazione e aggravamento di condizioni mediche preesistenti sono infatti i principali rischi sanitari legati a un’ondata di calore intensa e prolungata. I sintomi di un colpo di calore possono includere febbre alta, confusione mentale, pelle eccezionalmente calda e asciutta: segnali da non sottovalutare e che richiedono un intervento tempestivo, perché i danni possono essere molto gravi.
In caso di malessere legato al caldo – forte mal di testa, vertigini, nausea, confusione mentale o crampi – è fondamentale agire subito: spostarsi in un luogo fresco, bere liquidi e raffreddare il corpo con impacchi. Se i sintomi sono gravi o persistenti, contattare immediatamente un medico o il 118. Le autorità umbre invitano in particolare chi soffre di patologie a rischio a prendere contatto col proprio medico curante per ricevere indicazioni specifiche su come prevenire e gestire eventuali disturbi causati dall’afa.
Di fronte all’allerta di livello rosso, le autorità sanitarie regionali e la Protezione Civile raccomandano a tutti – in particolare ai soggetti più vulnerabili – di adottare immediatamente comportamenti protettivi per ridurre i rischi legati al caldo.
Evitare l’esposizione nelle ore più calde: limitare le uscite e le attività all’aperto tra le 11:00 e le 17:00, rimanendo se possibile in luoghi ombreggiati o climatizzati.
Mantenere freschi gli ambienti chiusi: schermare le finestre esposte al sole, utilizzare ventilatori o aria condizionata (attenzione però agli sbalzi termici) e arieggiare gli ambienti nelle ore più fresche.
Idratarsi e seguire una dieta leggera: bere acqua con regolarità, anche senza percepire lo stimolo della sete, ed evitare alcolici. Consumare pasti leggeri, ricchi di frutta e verdura.
Indossare abiti adeguati: preferire vestiti leggeri, di colore chiaro e in fibre naturali. Proteggersi dal sole diretto con cappelli leggeri e occhiali da sole.
Evitare sforzi fisici intensi: sospendere attività sportive o faticose nelle ore centrali.
Non lasciare persone o animali in auto sotto il sole: anche pochi minuti in un veicolo chiuso possono avere conseguenze gravissime.
In Umbria, le istituzioni locali e regionali si sono attivate per fronteggiare l’emergenza caldo. La Regione Umbria adotta un sistema integrato di interventi in collaborazione con le ASL, la Protezione Civile e i Comuni: dal monitoraggio sanitario attivo all’attivazione di servizi socio-sanitari straordinari. È stata inoltre potenziata la comunicazione ai cittadini, con la diffusione di materiale informativo e avvisi sui canali istituzionali.
Ad Orvieto, l’amministrazione ha attivato il Piano emergenza calore 2025, che resterà operativo fino al 15 settembre. Anche Terni si trova in questi giorni sotto la cappa del caldo torrido: per aiutare soprattutto gli anziani, il Comune ha riproposto il programma “Fresca Estate” – un pacchetto di iniziative che comprende l’apertura estiva di centri sociali climatizzati e momenti di socialità guidata. “L’attivazione del progetto Fresca Estate ha una doppia valenza. C’è il contrasto agli effetti del caldo eccessivo sulla salute degli anziani ma anche la promozione della socializzazione”, spiega l’assessore al Welfare di Terni Viviana Altamura.
Secondo le previsioni meteorologiche dell’Aeronautica Militare, l’ondata di calore che ha colpito l’Umbria non sarà un evento isolato o di breve durata. Le temperature resteranno ben al di sopra delle medie stagionali almeno fino ai primi di luglio, con giornate ancora molto calde in tutta la regione. In particolare, dopo il picco di giovedì 26 giugno, il persistente anticiclone nord-africano manterrà massime vicine ai 38-40 °C anche nel fine settimana, soprattutto nelle valli di Perugia, Terni e Orvieto. Le notti tropicali e l’elevata umidità continueranno ad alimentare la sensazione di afa opprimente.