Umbria in prima fila per quanto riguarda il caro energia. Nella regione infatti la situazione relativa alle bollette, sia per quanto riguarda il gas che l’energia elettrica, sta raggiungendo livelli di allarme. Secondo quanto riportato da Paolo Del Caro, presidente di Federconsumatori Umbria, si sta assistendo a un’ondata di bollette con importi esorbitanti, in alcuni casi superiori di dieci volte rispetto ai consumi effettivi.
“Sono molti, anche in Umbria, i cittadini che si stanno rivolgendo agli sportelli di Federconsumatori per avere assistenza e verificare gli importi, in alcuni casi più che decuplicati, delle loro bollette di energia“. Questo è quanto si legge nella nota di Del Caro.
Esempi eclatanti, prosegue la nota, includono bollette di oltre 800 euro per consumi di gas inferiori ai 300 metri cubi, con costi unitari che hanno superato i 2,43 euro nel bimestre novembre-dicembre 2023. “Aumenti assolutamente spropositati“, afferma Del Caro, “che sono arrivati in maniera del tutto inaspettata. Gli utenti infatti non avevano ricevuto alcuna comunicazione in tal senso e si sono accorti delle modifiche tariffarie soltanto con l’arrivo delle maxi-bollette“.
La preoccupazione cresce anche per i prossimi addebiti, in particolare per i mesi invernali, quando il riscaldamento è più intensamente utilizzato.
Federconsumatori sulle bollette dell’energia in Umbria: “È inaccettabile”
Federconsumatori individua diverse prassi adottate dalle compagnie fornitrici per giustificare tali esorbitanti aumenti, tra cui la sottoscrizione, spesso telefonica, di contratti a prezzo variabile “indicizzati in base al Pun per l’elettricità e al Psv per il gas sui quali però si ricaricano cifre improponibili sui costi fissi“. I costi fissi, inoltre, sono poco trasparenti, ovvero “non facilmente indicati e individuabili in bolletta“.
Del Caro rimarca in modo incisivo l’inaccettabilità di mettere in difficoltà economica gli utenti per soddisfare gli “appetiti speculativi” delle aziende, ricordando che l’energia è un bene comune essenziale, il cui accesso deve essere garantito a tutti in condizioni sostenibili. “Non è accettabile che gli utenti vengano messi in difficoltà economica per gli appetiti speculativi di aziende a cui viene lasciata mano libera“, scrive nella nota.
In risposta a questa situazione, Federconsumatori Umbria sta inviando lettere di diffida alle aziende fornitrici “sottoscritte anche dai consumatori coinvolti“, esortandole a praticare prezzi equi e a informare adeguatamente i cittadini su eventuali variazioni contrattuali. Questa azione mira a tutelare i diritti dei consumatori e a promuovere una maggiore trasparenza e giustizia nel settore energetico.
Il contesto nazionale e il libero mercato
La situazione delle bollette in Umbria non è un caso isolato ma si inserisce in un contesto nazionale caratterizzato da tensioni e sfide nel settore energetico. In Italia la transizione verso il libero mercato dell’energia, avviata con l’intento di aumentare la concorrenza e ridurre i prezzi per i consumatori, si sta rivelando un percorso complesso. E i risultati non sono sempre allineati alle aspettative iniziali.
Il libero mercato dell’energia doveva portare, infatti, a una maggiore competitività tra i fornitori. L’obiettivo era quello di offrire ai consumatori prezzi più vantaggiosi e servizi migliori. La realtà ha però mostrato che la complessità delle offerte e la volatilità dei prezzi internazionali dell’energia possono talvolta tradursi in aumenti significativi delle tariffe per gli utenti finali. Questo scenario è aggravato da pratiche commerciali poco trasparenti e da una comunicazione non sempre chiara riguardo le condizioni contrattuali, come evidenziato dalle recenti bollette recapitate in Umbria.
La situazione attuale solleva interrogativi sull’efficacia delle misure di regolamentazione e sulla capacità del mercato di proteggere i consumatori, in particolar modo quelli delle fasce più vulnerabili. In risposta a queste sfide è fondamentale un impegno congiunto da parte delle autorità di regolamentazione, ma anche delle associazioni dei consumatori e delle aziende fornitrici, per garantire maggiore trasparenza, equità e sostenibilità nel mercato dell’energia.