Anna Ascani non le manda a dire. La deputata del Partito Democratico Ascani accusa la destra di aver condannato l’Umbria all’isolamento e al declino economico. Nelle sue ultime dichiarazioni denuncia infatti una gestione incapace di affrontare le sfide infrastrutturali e produttive della regione, lasciando i cittadini in balia di trasporti pubblici disastrosi e di un’economia in stallo.
La vicepresidente della Camera traccia un quadro allarmante, puntando il dito contro l’immobilismo del governo regionale, che – secondo Ascani – ha abbandonato l’Umbria a se stessa. Incapace di fornire risposte concrete ai problemi che affliggono la regione. Trasporti al collasso ed economia stagnante sono solo alcuni dei fallimenti evidenziati dalla deputata, che invita a “voltare pagina” in vista delle prossime elezioni.
La crisi dei trasporti: cittadini isolati e servizi al collasso
La situazione del trasporto pubblico locale in Umbria è al limite del collasso e proprio su questo Anna Ascani (PD) punta il dito contro la gestione della destra. “Isolare i territori come l’Umbria, prendersela con i cittadini più in difficoltà. È questa la linea politica della destra, ormai evidente in ogni azione“, afferma con tono deciso.
Poi ricorda che il Partito Democratico ha presentato un’interpellanza urgente ai Ministeri delle Infrastrutture e dei Trasporti e dell’Economia, chiedendo un potenziamento del Fondo nazionale per i trasporti pubblici locali. “Servono almeno 900 milioni di euro per i rinnovi contrattuali e 800 per l’adeguamento all’inflazione. Ma sono arrivate solo risposte evasive, nessun impegno“, denuncia Ascani.
Le conseguenze di questa mancanza di investimenti sono sotto gli occhi di tutti. “Dopo un’estate di caos, con i pendolari alle prese con treni cancellati dall’oggi al domani, con persone costrette a ricorrere ai mezzi personali per raggiungere luoghi di studio o lavoro o, peggio, a rinunciare alle cure per ‘assenza’ di alternative, questa mancanza di interventi doverosi, che colpisce anche chi lavora in questo comparto, è un duro colpo“, incalza la deputata dem.
Umbria, per Ascani economia in stallo: la destra senza una strategia
Ma non è solo il trasporto pubblico a preoccupare Anna Ascani. L’economia umbra mostra infatti segnali allarmanti di stagnazione, secondo la deputata del Partito Democratico. “I dati che fotografano l’economia umbra ci parlano di difficoltà delle aziende, di una crescita che è la metà di quella nazionale e di un orizzonte ancora cupo“, osserva con preoccupazione.
Le esportazioni e le vendite sono in calo, così come la spesa privata per gli investimenti, rileva la vicepresidente della Camera. Che sottolinea: “Unico ossigeno sono stati gli stanziamenti del Pnrr“. E da qui una nuova accusa nei confronti della destra, tacciata di immobilismo: “Dinanzi a un quadro del genere spicca l’incapacità della destra di mettere in campo una strategia. Si naviga a vista“.
Di immobilismo aveva parlato, in tutt’altro frangente e rivolto proprio al centrosinistra, anche il sindaco di Terni Stefano Bandecchi in merito al suo ingresso nella coalizione di centrodestra per le elezioni regionali. Sia da un lato che dall’altro della fantomatica barricata che separa la politica umbra, le accuse non cambiano. Ascani, dal canto suo, prosegue con una critica dura sull’assenza di interventi mirati: “Cosa ha fatto il governo regionale in questi ultimi anni per il tessuto produttivo? Come ha accompagnato la transizione ambientale e digitale? La risposta è semplice: non ha mosso un dito. Salvo preoccuparsi di trovare soluzioni emergenziali solo in campagna elettorale per racimolare consenso“.
Appello al cambiamento: “È il momento di voltare pagina”
Per tutti questi motivi la situazione attuale richiede, secondo Ascani, un cambio di passo deciso e una nuova direzione per l’Umbria. Non si può più procedere, afferma la deputata PD, con soluzioni temporanee e prive di una visione strategica di lungo termine. Lancia quindi un appello chiaro e diretto in vista delle prossime elezioni regionali. “Abbiamo bisogno di un piano industriale serio e strutturato, di misure mirate per le specificità della regione, di fondi e programmi strategici“, afferma con determinazione.
Secondo Ascani è fondamentale definire il futuro che si vuole per l’Umbria: “Le prossime elezioni sono determinanti per definire il futuro che vogliamo per la regione. È il momento di voltare pagina“. L’Umbria, conclude, merita di più: un governo che non si limiti a promesse in campagna elettorale, ma che lavori concretamente per migliorare le condizioni di vita e lavoro dei suoi cittadini. E per farlo, secondo la vicepresidente della Camera, è necessario un cambiamento profondo, a partire proprio dalle prossime elezioni.