L’Italia ha superato gli obiettivi prefissati per l’assistenza domiciliare integrata agli anziani assistiti oltre i 65 anni, con l’Umbria che si distingue come una delle regioni più performanti. Questo è quanto emerge dall’ultimo report della Fondazione Gimbe, che ha esaminato i progressi nell’ambito della Missione 6 del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR). 

Secondo l’osservatorio, l’Umbria ha registrato un aumento del 206% nel numero di anziani assistiti a domicilio nel 2023, posizionandosi al secondo posto a livello nazionale, dietro solo alla Provincia Autonoma di Trento che ha visto un aumento del 235%.

Umbria, incremento del 206% di anziani assistiti

Secondo i dati analizzati da Gimbe, aggiornati al 20 aprile, l’Umbria ha registrato un incremento del 206% di pazienti over 65 assistiti a domicilio nel corso del 2023. Questo dato pone la regione ben al di sopra della media nazionale, che si attesta al 101%, e la colloca al secondo posto tra tutte le regioni italiane, subito dopo la Provincia Autonoma di Trento che ha registrato un incremento del 235%.

Questo successo è particolarmente significativo considerando il target intermedio del PNRR che prevede, entro il 2026, l’assistenza domiciliare per circa 1,5 milioni di anziani over 65. Al momento, l’incremento medio nazionale al 31 dicembre 2023 è del 101%, con l’Umbria che si distingue non solo per i numeri ma anche per l’efficacia e l’efficienza del servizio offerto.

Le altre regioni

Le regioni che seguono l’Umbria in questo positivo trend sono la Puglia e la Toscana, con incrementi rispettivamente del 145% e del 144%. Questi risultati positivi sono fondamentali per compensare i ritardi di altre regioni come la Sardegna, la Campania e la Sicilia, che hanno registrato aumenti rispettivamente del 77%, 62% e appena l’1%, quest’ultima posizionandosi come fanalino di coda nel panorama nazionale.

L’assistenza domiciliare integrata svolge un ruolo cruciale nel sistema sanitario poiché permette agli anziani di ricevere cure mediche e assistenza diretta nella comodità delle loro case, riducendo la necessità di ospedalizzazioni prolungate e migliorando significativamente la qualità della vita dei pazienti. Inoltre, questo modello di assistenza supporta la sostenibilità del sistema sanitario riducendo i costi legati al ricovero ospedaliero.

Il successo dell’Umbria in questo campo è frutto di una serie di iniziative strategiche che includono la formazione del personale sanitario, l’implementazione di tecnologie avanzate per il monitoraggio a distanza dei pazienti e una gestione attenta e personalizzata dei casi. Tali misure hanno permesso non solo di raggiungere gli obiettivi del PNRR ma anche di stabilire un modello di riferimento per altre regioni italiane.

Le parole del presidente Nino Cartabellotta

Nino Cartabellotta, presidente della Fondazione Gimbe, ha recentemente fornito un aggiornamento sullo stato degli obiettivi europei legati al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR). “Al 31 marzo 2024, non ci sono state nuove scadenze che potrebbero influenzare il pagamento delle tranche future, dato che tutti gli obiettivi per gli anni 2021-2023 erano già stati conseguiti entro il 31 dicembre 2023”, ha spiegato Cartabellotta. Ha poi sottolineato l’importanza di continuare a monitorare questi step intermedi, nonostante non influenzino direttamente l’erogazione dei fondi, perché potrebbero avere ripercussioni sul rispetto delle scadenze europee.

Per quanto riguarda il 2023, Cartabellotta ha evidenziato che tre target sono stati posticipati: due da giugno 2023 a giugno 2024, specificatamente la “Stipula di un contratto per gli strumenti di intelligenza artificiale a supporto dell’assistenza primaria” e la “Stipula dei contratti per la realizzazione delle Centrali Operative Territoriali”. Inoltre, il target “Nuovi pazienti che ricevono assistenza domiciliare (prima parte)”, originariamente previsto per il mese di marzo 2023, è stato raggiunto entro la nuova scadenza di marzo 2024, insieme al successivo obiettivo di marzo 2024 per l’assistenza domiciliare (seconda parte).