L’Umbria, cuore verde d’Italia lotta contro l’abbandono dei rifiuti. E sempre più spesso, sono gli stessi cittadini a scendere in campo in prima persona per contribuire alla pulizia dell’ambiente. Ieri a Umbertide, una triste scoperta nei boschi. L’ha definita “uno spettacolo increscioso” l’assessore all’Ambiente del Comune perugino, Francesco Cenciarini. Sono stati infatti rivenuti ben 150 pneumatici abbandonati. L’autore del danno è già stato individuato, dopo “un’indagine rapida e precisa“. Rintracciato, risiede in un comune limitrofo.

Innanzitutto, ringrazio il corpo dei carabinieri forestali di Umbertide” ha detto l’assessore “comandato dal maresciallo Luca Giunti, grazie al quale abbiamo potuto risalire al responsabile di questo altro scempio compiuto ai danni dell’ambiente. Ogni giorno svolgono un lavoro incredibile all’interno del nostro territorio” ha rimarcato Cenciarini.

A Terni i volontari ripuliscono il fiume Nera

Anche i cittadini ternani oggi si sono dedicati alla tutela dell’ambiente, con una camminata ecologica. Questa mattina infatti i volontari del gruppo civico Mi Rifiuto, insieme agli Amatori Podistica Terni e al Cai locale, hanno ripulito le sponde del tratto urbano del fiume Nera, partendo dal ponte di strada Santa Maria Maddalena. Anche qui, la quantità di rifiuti raccolti è stata notevole.

Il Nera, soprattutto in questo periodo dell’anno, è un’esplosione di bellezza naturalistica. Il tratto urbano che parte dalla zona di San Martino, che negli anni è stato oggetto di una importante riqualificazione, è molto frequentato dai cittadini. “Un ambiente apparentemente incontaminato: purtroppo non proprio” ha commentato Domenico Ceccobelli, presidente di Mi Rifiuto. “Oggi, con il nostro contributo insieme a quello di tanti altri cittadini desiderosi del ‘bello’, abbiamo liberato dalla bruttezza questi luoghi meravigliosi ridando dignità e ricreando un po’ di magia.” Come sempre, l’Asm ha prontamente ritirato i cumuli di rifiuti rinvenuti dai volontari.

Cosa dice la legge sull’abbandono abusivo dei rifiuti

La normativa vigente definisce come “rifiuto” qualunque “sostanza od oggetto di cui il detentore si disfi o abbia l’intenzione o l’obbligo di disfarsi“. Questo quanto riportato nel Codice Ambientale dal Dls 3 aprile 2006. In Italia, l’abbandono abusivo dei rifiuti è recentemente diventato reato contravvenzionale, punito con l’ammenda e non più con la sanzione amministrativa, secondo quanto stabilito dalla Legge 137 del 10 ottobre 2023. Chiunque compia abbandono di rifiuti rischia di pagare da mille a 10 mila euro. L’importo è aumentato quasi del doppio, per chi abbandona rifiuti pericolosi.

Per i titolari di imprese e i responsabili di enti rischiano, le pene sono più severe. Se abbandonano rifiuti, rischiano l’arresto da 3 mesi a un anno o in alternativa, l’ammenda da 2 600 a 26 mila euro. In caso di rifiuti pericolosi, l’arresto diventa da 6 mesi a 2 anni e scatta insieme all’ammenda (che quindi diventa pena congiunta e non alternativa).

Cosa fare se si ritrovano rifiuti abbandonati

Può capitare, soprattutto in campagna, di imbattersi in rifiuti abbandonati. Gli agricoltori, in particolare, sono i più colpiti dal reato. In questi casi si deve fare la segnalazione all’autorità preposta, la Polizia Locale o altri organi preposti dal Comune. Buona regola è fare anche foto o video dei ritrovamenti. Per arginare il problema, sempre più numerosi sono i comuni che si sono muniti di videocamere di sorveglianza, in particolare in prossimità dei punti di raccolta, per intrappolare chiunque compia l’illecito. Se si hanno dei dubbi, invece, in merito al corretto conferimento dei rifiuti, si può contattare il servizio preposto presso il proprio Comune.