C’è anche un po’ di Umbria aerospaziale nella migliaia di aerei, elicotteri, droni e veicoli spaziali che ogni giorno solcano i cieli di ogni continente o l’infinito del cosmo, e che in questi giorni sono protagonisti a Londra della mostra al Farnborough International Airshow 2024.
L’Umbria, infatti, insieme a sole altre cinque regioni italiane – Puglia, Campania, Piemonte, Lazio e Lombardia – è volata nella capitale del Regno Unito per un’intera settimana, da lunedì 22 a venerdì 26 luglio, per prendere parte alla prestigiosa esposizione del comparto aerospaziale. Una partecipazione resa possibile grazie alle politiche e al sostegno finanziario e tecnico della Regione Umbria, messo in campo attraverso l’agenzia Sviluppumbria e con il supporto di Confindustria Umbria.
Tra le curiosità di questa edizione dell’evento, la presentazione in anteprima di uno dei primi modelli di Lilium, un innovativo jet elettrico al cui progetto e sviluppo ha contribuito proprio una delle aziende che compongono il cluster umbro.
L’Umbria aerospaziale vola al Farnborough Airshow
Una consistente delegazione dell’Umbria Aerospace Cluster, composta da ben diciannove aziende, sta partecipando attivamente, durante questa settimana, al Farnborough International Airshow 2024: una delle fiere del comparto aerospaziale più importanti e grandi al mondo.
Le aziende umbre protagoniste in fiera sono tutte specializzate nella progettazione, nello sviluppo e nella produzione di componenti meccaniche e di tecnologie, alcune delle quali da esse stesse brevettate, che vengono installate in molti dei veicoli volanti attualmente in produzione.
Si tratta di: Aerospace Manufacturing Company – Amco di Foligno; Angelantoni Test Technologies di Massa Martana; Comear di Spello; En4 di Corciano; Era Electronic Systems di Perugia; Fomap di Assisi; Fucine Umbre di Terni; Meccanotecnica Umbra di Campello sul Clitunno; Ncm di Foligno; Oma di Foligno; Qfp di Spoleto; Rampini di Passignano sul Trasimeno; Serms di Terni; Sky Eye Systems di Foligno; Temis di Passignano sul Trasimeno; Test Industry di Perugia; Umbragroup di Foligno; Umbria Aerospace Systems di Torgiano; Vga di Deruta.
Umbria, cluster aerospaziale d’eccellenza
“Il cluster aerospaziale umbro è cresciuto e rappresenta un’eccellenza riconosciuta a livello mondiale”: è quanto ha dichiarato con orgoglio la presidente della Regione Umbria Donatella Tesei.“Il tipo di componentistica, l’innovazione tecnologica e il modello di filiera che le nostre imprese stanno portando avanti rendono molto interessante questo comparto” ha affermato.
“La Regione vi ha creduto, investito – ha detto Tesei – e ora sta portando avanti insieme alle imprese stesse quest’azione di crescita continua perché è un settore di grandissima attualità, in grado di dare tanto lavoro di qualità, specialmente ai nostri giovani.”
“Le nostre aziende – è, quindi, intervenuto l’assessore regionale allo Sviluppo economico Michele Fioroni – sono fornitrici di primo livello di alcuni dei più grandi colossi mondiali e sono coinvolte in numerosi progetti internazionali, anche di ricerca, come dimostrano gli innovativi brevetti esposti qua. Insomma, il cluster sta crescendo e sta facendo sistema”.
“Proprio il fatto – ha precisato Fioroni – che queste aziende abbiano la forza di sviluppare congiuntamente progetti e prototipi, garantendo una flessibilità produttiva che i player internazionali magari non trovano nel singolo fornitore, è un importante punto di forza del nostro territorio”. “In quest’occasione – ha, inoltre, fatto sapere – abbiamo anche incontrato il presidente di Leonardo con cui abbiamo cominciato a gettare le basi di nuove progettualità che vogliono vedere nell’Umbria un laboratorio di sperimentazione nella filiera dell’aerospazio in Italia”.
Il cluster umbro in dati
l’Umbria Aerospace Cluster è composto da quarantadue aziende e impiega direttamente 4.500 persone, ha un giro di affari di 800 milioni di euro, con una crescita degli investimenti in ricerca e sviluppo del 10 per cento annui.
“La crescita del settore – ha illustrato il presidente del cluster Daniele Tonti – si nota anche dal numero delle imprese oggi presenti a Londra. Due anni fa eravamo undici e quest’anno siamo diciannove. Siamo orgogliosi di poter mostrare al mondo la qualità, la competenza e la tecnologia che la nostra filiera aerospaziale ha raggiunto”.
“Non è un caso – ha specificato – l’alto numero di visite avute in questi giorni, sia a livello istituzionale che di player del settore aeronautico di altissimo livello. L’industria aerospaziale è tra le più importanti, non solo a livello numerico per livelli di occupazione e fatturato, ma soprattutto perché investe in tecnologia e innovazione e ciò permette di avere valore aggiunto sul prodotto e far crescere un territorio a livello di know how, asset e competenze”.