L’amministratore unico di Umbraflor ha presentato ricorso al Tribunale amministrativo regionale dell’Umbria, contestando la decisione della Regione Umbria di non corrispondere l’indennità di risultato per il periodo 2016-2019. La richiesta era quella di procedere all’annullamento della suddetta delibera (la numero 26 del 20 gennaio 2010).

Ricorso Umbraflor su decisione Regione Umbria: la decisione

Prima di esaminare le posizioni del ricorrente e della Regione, i giudici del Tribunale amministrativo regionale dell’Umbria hanno valutato la competenza a giudicare sul caso. Hanno ribadito che Umbraflor è qualificata come “ente pubblico economico” a cui si applicano, in quanto compatibili, le norme del codice civile in materia di società di capitali.

Pertanto, la competenza a giudicare sul caso spetta al giudice ordinario, al quale la causa potrà essere riproposta. Il ricordo, quindi, si è risolto con un nulla di fatto. Almeno per il momento. La palla passa al tribunale civile che potrà prendere in carico il caso e risolvere la diatriba.

L’antefatto

Ma cosa è successo? E perché Umbraflor e Regione Umbria sono finiti per le vie legali? L’antefatto risiede in una decisione presa dall’ente di Palazzo Broletto che, mediante la delibera numero 26 del 20 gennaio 2021, aveva deciso di negare il premio di produzione alla Umbraflor. La decisione è stata presa a seguito di perdite economiche significative registrate dall’azienda per due anni consecutivi e di risultati economici scarsi nei due anni successivi.

La Regione ha motivato la decisione, giudicando “da migliorare” l’attività svolta dall’amministratore unico. Questa valutazione è stata espressa dai dirigenti regionali che hanno ritenuto che l’attività dell’amministratore non fosse meritevole di alcun premio. Hanno citato le perdite rilevanti realizzate nel 2017 e 2018 (rispettivamente di 345.841 e 291.577 euro) e gli utili esigui del 2016 e 2019, che non sono riusciti a bilanciare le perdite pregresse, causando un depauperamento del patrimonio aziendale.

La decisione sul ricorso

Ecco perché l’amministratore, difeso dagli avvocati Marco Paoli e Marco Mariani, ha deciso di chiamare in giudizio la Regione Umbria, difesa dall’avvocato Tiziana Caselli. Nel ricorso, l’amministratore sostiene che la Regione Umbria avrebbe dovuto valutare il suo rendimento nel complesso, senza focalizzarsi sulle singole annualità e senza specificare perché le sue giustificazioni in merito alla non imputabilità delle perdite non erano state ritenute convincenti.

Nel ricorso – come riportato da Perugia Today – l’accusa sostiene che spettano alla Regione Umbria: “La dei titolari degli uffici di vertice, i poteri di indirizzo e di controllo circa l’attività dell’ente, e il potere di approvare gli atti aziendali più rilevanti, tra cui il bilancio, le linee programmatiche e anche il compenso dell’amministratore unico”. Insomma, un rimbalzo di responsabilità dalla società all’ente. Sarà il tribunale civile, dunque, a sciogliere questa matassa.

Cos’è la Umbraflor

Nata nel 2001 su iniziativa della Regione Umbria e del Comune di Gubbio con l’obiettivo di incentivare lo sviluppo economico, la promozione dell’Ambiente e la tutela della biodiversità. Umbraflor è un’azienda vivaistica forestale, la più grande dell’Umbria. Da anni l’attività economica dell’azienda risulta lacunosa e questo avrebbe portato la giunta regionale al taglio del premio di produzione.