L’Umbria continua a essere stretta nella cappa di calore, nella morsa di un caldo soffocante, aggravato dalla presenza di sabbia sahariana che si spande nell’aria. Perugia, in particolare, si conferma anche oggi tra le città più torride d’Italia. Il cielo, di un grigio biancastro, copre il sole, conferendo al panorama un aspetto surreale. Durante la notte, anche la luna è apparsa velata, creando un’atmosfera quasi spettrale.
Dopo due mesi quasi ininterrotti di maltempo, il caldo è arrivato direttamente dal Sahara, e ha portato anche la sabbia.
Il fenomeno della sabbia sahariana non solo rende i cieli umbri offuscati e lattiginosi, ma può anche contribuire a un aumento dell’afa, rendendo l’aria più pesante e difficile da respirare. Questo periodo di caldo intenso rappresenta una sfida significativa per l’ambiente e per le attività quotidiane, con il manto stradale che si surriscalda e la vegetazione che soffre la mancanza di acqua
L’Umbria nella morsa della cappa di sabbia: quando dovrebbe finire
Secondo le previsioni del Centro funzionale della Protezione civile regionale, una lieve tregua dal caldo potrebbe arrivare tra stasera e domani, con un atteso calo delle temperature. Ma, per il pomeriggio di oggi, i meteorologi prevedono ancora picchi di calore fino a 38 gradi, soprattutto nelle aree pianeggianti come Terni, Foligno e Orvieto. Un invito alla pazienza per gli umbri, che dovranno affrontare ancora qualche ora di caldo estremo prima di poter sperare in un po’ di sollievo.
La cappa di calore e la sabbia sahariana continueranno a influenzare l’Umbria per diversi giorni. Attualmente, correnti di Scirocco stanno trasportando pulviscolo dal deserto del Sahara verso l’Italia, causando cieli velati e giallognoli soprattutto nelle regioni centrali e meridionali del paese. Questa situazione è prevista durare fino almeno a sabato, con una leggera attenuazione a partire da domenica
Il caldo torrido non sta influenzando solo la salute delle persone, ma anche le attività quotidiane e l’ambiente. Il manto stradale si surriscalda rapidamente, creando condizioni difficili per la circolazione stradale, mentre la vegetazione soffre la mancanza di acqua e l’eccessivo calore. Anche le attività lavorative all’aperto sono messe a dura prova, con lavoratori costretti a pause frequenti per evitare malesseri.
Questa ondata di calore si inserisce in un contesto più ampio di cambiamenti climatici che stanno rendendo le estati italiane sempre più estreme. Gli esperti continuano a monitorare la situazione, ma è chiaro che adattarsi a queste nuove condizioni sarà una sfida crescente per le comunità locali.
La speranza è che con la diminuzione delle temperature prevista per i prossimi giorni, gli abitanti di Perugia e dell’Umbria possano trovare un po’ di respiro e prepararsi meglio per le prossime sfide climatiche.
Quale estate ci aspetta in Umbria
L’estate 2024 in Umbria promette di essere calda e secca, in linea con le tendenze osservate negli ultimi anni. Secondo le previsioni stagionali, le temperature saranno superiori alla media, con un incremento di circa 1,5-2°C rispetto ai valori normali. Questa tendenza è attribuibile all’influenza crescente dell’anticiclone africano, che porterà ondate di calore persistenti e intense su gran parte dell’Europa meridionale, inclusa l’Italia centrale.
Giugno sarà caratterizzato da temperature più calde del normale, con un aumento previsto tra 0,5 e 2°C. Luglio e agosto seguiranno questa tendenza, con temperature che potrebbero superare la media di 1-2°C. Le massime giornaliere potrebbero frequentemente superare i 35°C, soprattutto nelle zone pianeggianti e urbane.
Le condizioni climatiche saranno influenzate da un’alta pressione persistente proveniente dal Nord Africa, che manterrà cieli sereni e porterà poca pioggia. Questa situazione favorirà la formazione di ondate di calore e notti tropicali, in cui le temperature notturne non scenderanno sotto i 20°C. Le precipitazioni saranno scarse, aggravando il rischio di siccità, soprattutto nelle regioni meridionali dell’Umbria.