La città di Umbertide questa mattina è stata scossa dalla triste notizia della morte di Don Renzo Piccioni Pignani, sacerdote dell’abbazia di Montecorona. Da molti anni era alla guida dei fedeli di Montecorona, Pian d’Assino e Monte Acuto. Era docente nelle scuole, guida per molti bambini della parrocchia, custode dello “scrigno” di Montecorona, del quale ha curato gli interventi di ristrutturazione e recupero. Don Renzo era amatissimo da tutti, ad annunciare il triste evento è stato l’arcivescovo Ivan Maffeis.
La comunità di Umbertide si unisce nel ricordo di Don Renzo Piccioni Pignani
Nel corso degli anni, Don Renzo Piccioni Pignani ha lavorato instancabilmente per sostenere i bisogni spirituali e materiali dei suoi parrocchiani. Attraverso il suo impegno nella preghiera, nell’insegnamento e nell’assistenza ai più vulnerabili, ha guadagnato il rispetto e l’affetto di coloro che hanno avuto il privilegio di conoscerlo.
Don Renzo era ricoverato in ospedale da diversi mesi. La comunità nei giorni scorsi aveva organizzato una raccolta fondi a suo favore. L’iniziativa benefica era stata organizzata dal Gruppo Volontari Umbertide e si era svolta all’esterno dell’abbazia di San Salvatore poco prima della Santa Messa della Domenica delle Palme. Nel corso della mattinata l’associazione ha distribuito piccoli doni pasquali, ricevendo generose donazioni verso l’amatissimo sacerdote. Più di 250 persone hanno contribuito alla raccolta a tangibile dimostrazione di quanto il parroco fosse amato e seguito da tutti i suoi fedeli.
Don Renzo, punto di riferimento spirituale, sociale, sportivo ed educativo, ci lascia proprio il giorno prima di compiere 83 anni. Era nato a Perugia il 30 marzo 1941, fu consacrato sacerdote il 27 giugno 1965, dopo appena cinque anni, gli venne affidata la guida della chiesa di Montecorona e delle sue collegate chiese minori. Nonostante l’età e i malanni, continuò a celebrare messa nelle piccole chiese campestri come Monte Acuto, Romeggio e Madonna della Costa. Oltre a portare sempre il suo conforto alle famiglie dell’abbazia, ha supportato anche i parrocchiani colpiti dal sisma del 9 Marzo 2023. Le solenni esequie domani mattina alle ore 11.30 nell’abbazia di Montecorona.
La storia dell’abbazia di Montecorona
L’abbazia di Montecorona è situata nella valle del Tevere, ai piedi di monte Corona, a quattro chilometri da Umbertide, in provincia di Perugia. Sarebbe stata fondata, secondo la tradizione, nel 1008, da san Romualdo che vi realizzò un semplice eremo.
San Pier Damiani ne fu a capo nel 1050. Fu un monastero di grande importanza, tanto è vero che, nella seconda metà del Duecento ebbe, nella sua giurisdizione, 21 chiese. A fianco della chiesa è situato il campanile a pianta ottagonale che, anticamente, aveva la funzione di torre di difesa. L’orologio del campanile fu restaurato nel 1992.
La chiesa superiore, consacrata nel 1105 da San Giovanni da Lodi, vescovo di Gubbio, è a tre navate e contiene affreschi trecenteschi di scuola umbra e un coro ligneo di buona fattura. È dedicata a Santa Sofia.
Nel 1959, dopo i lavori di ripristino, vi fu ricollocato l’antico ciborio (VIII secolo) con quattro colonne in pietra e quattro frontoni su cui poggiano tre lastre scolpite con motivi vegetali ed una con la raffigurazione di due pavoni.
L’antica cripta (denominata Madonna delle Grazie) è composta da un locale a cinque navate, terminante con tre absidi. È praticamente una chiesa seminterrata in cui gli spazi sono scanditi da colonne romane ed altomedievali, una diversa dall’altra, sorreggenti volte a crociera. I muri perimetrali sono solcati da archi ciechi, con archi più piccoli all’interno.
Ad oggi è sede, in una parte dell’antica abbazia, di un’importante azienda agricola del gruppo UnipolSai. Con l’unità d’Italia e l’esproprio in Umbria dei beni ecclesiastici, passò sotto la proprietà della famiglia Marignoli, poi nel 1936 ne fu proprietario il tenore Beniamino Gigli. Dopo la seconda guerra mondiale furono proprietari della tenuta le famiglie Agnelli e Ligresti. Oggi il monastero è affidato alla Famiglia monastica di Betlemme.