A Umbertide un uomo di 52 anni è stato arrestato dopo aver investito una donna mentre faceva jogging, all’interno del veicolo nascondeva 38 grammi di hashish. Grazie alla denuncia sporta dalla donna, l’uomo è stato rintracciato e arrestato per detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio e per omissione di soccorso.
Umbertide, 52enne investe donna mentre faceva jogging: nella macchina nascondeva 38 grammi di hashish
L’episodio si è verificato quando l’uomo, alla guida della sua automobile, ha colpito una donna che stava facendo jogging, provocandone la caduta. Secondo le testimonianze, l’uomo procedeva a velocità sostenuta e, passando vicino alla donna, l’ha colpita con lo specchietto retrovisore. La caduta ha causato alla vittima lesioni giudicate guaribili in sette giorni. Dopo l’incidente, l’uomo non si è fermato per prestare soccorso, ma ha proseguito la sua corsa, lasciando la donna ferita sul ciglio della strada.
La vittima ha immediatamente sporto denuncia presso i Carabinieri di Umbertide, descrivendo l’incidente e fornendo tutte le informazioni in suo possesso. Grazie alle immagini di videosorveglianza catturate da una telecamera privata situata nelle vicinanze del luogo dell’incidente, i Carabinieri sono riusciti a identificare il veicolo coinvolto. La telecamera, posizionata in un punto strategico, ha ripreso l’automobile in movimento, fornendo dettagli chiave come il numero di targa.
Una volta individuata l’auto, le forze dell’ordine si sono messe alla ricerca del sospetto. Dopo un breve periodo di indagini, sono riusciti a rintracciare l’uomo e a fermarlo per procedere con ulteriori accertamenti. Durante la perquisizione dell’automobile, i Carabinieri hanno trovato 38 grammi di hashish già suddivisi e pronti per la vendita. La scoperta della sostanza stupefacente ha portato immediatamente all’arresto dell’uomo per detenzione di stupefacenti ai fini di spaccio.
Oltre a questo reato, l’uomo è stato deferito in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Perugia per il reato di omissione di soccorso e lesioni personali. La mancata assistenza alla donna ferita e la fuga dal luogo dell’incidente hanno aggravato la sua posizione legale.
Omissione di soccorso e lesioni personali: cosa dice la legge
L’omissione di soccorso e le lesioni personali rappresentano due gravi reati nel panorama giuridico italiano, spesso interconnessi in situazioni di incidenti stradali e altre emergenze.
L’omissione di soccorso è regolata dall’articolo 593 del Codice Penale italiano. Questo reato si verifica quando una persona, trovandosi di fronte a una situazione di pericolo per l’incolumità altrui, omette di prestare l’assistenza necessaria o di allertare i soccorsi. Nel contesto di incidenti stradali, l’obbligo di fermarsi e prestare soccorso è fondamentale. Chi viola questo dovere, oltre a incorrere in sanzioni penali, manifesta un grave disprezzo per la vita e la sicurezza degli altri. Le pene possono variare, ma nei casi più gravi, come quelli che comportano la morte della vittima, si può arrivare fino a tre anni di reclusione.
Le lesioni personali, disciplinate dagli articoli 582 e 583 del Codice Penale, riguardano qualsiasi danno alla salute fisica o psichica di una persona. Questo reato è suddiviso in lesioni personali lievi, gravi e gravissime, a seconda della gravità delle conseguenze riportate dalla vittima. Le lesioni lievi prevedono una prognosi inferiore ai 20 giorni, mentre quelle gravi e gravissime comportano danni permanenti o una prognosi superiore ai 40 giorni. Le pene variano da sei mesi a tre anni di reclusione per le lesioni lievi, e possono arrivare fino a dodici anni nei casi più gravi.
In situazioni di incidenti stradali, i reati di omissione di soccorso e lesioni personali spesso si sovrappongono. Un conducente che provoca un incidente causando lesioni e non si ferma a prestare soccorso commette entrambe le infrazioni. Tale comportamento non solo aggrava la pena, ma evidenzia una doppia violazione dei doveri civici e morali, mettendo in pericolo la vita delle vittime e dimostrando una totale mancanza di responsabilità.