Sabato 12 luglio 2025 si è tenuta presso un agriturismo immerso nelle colline umbre, ai piedi del Monte Subasio, la quarta edizione dell’incontro “Angeli ieri, extraterrestri oggi”, promosso dall’Associazione Dal Cielo alla Terra – APS fondata da Marco Marsili, noto divulgatore eugubino. L’evento ha visto la partecipazione di circa 200 persone provenienti da tutta Italia – e da alcuni Paesi europei – radunate in un’atmosfera pacata e conviviale, tra momenti di conferenza, cena sociale, skywatching e riflessione sotto le stelle.
Il luogo scelto, tra i più evocativi del territorio umbro, è stato descritto dagli organizzatori come “una base extraterrestre naturale”, frequentata, secondo i racconti, fin dall’antichità da “presenze celesti”. Il riferimento diretto alla figura di San Francesco d’Assisi e all’energia spirituale che aleggerebbe sul monte ha contribuito a creare il clima meditativo dell’incontro, che si è svolto interamente all’aperto, in una giornata di sole limpido seguita da una serata stellata.
Cuore della giornata è stata la conferenza tenuta da Marco Marsili dal titolo “La genetica dei popoli delle stelle”, durante la quale il fondatore dell’associazione ha illustrato una teoria da lui definita “GNA”, in contrapposizione o complemento al noto DNA.
“Quella che chiamiamo GNA – ha spiegato Marsili – non è una genetica materiale, ma una struttura simbolica ed energetica. Non è rilevabile con strumenti medici convenzionali, perché non è fisica: è un'energia psichica che organizza la materia e che viene secreta dalle stelle, come il Sole. Si tratta di una sorta di imprinting spirituale che gli esseri cosmici – o solari – seminano sulla Terra”.
Secondo questa concezione, la GNA (acronimo che sta per Genio Nucleico Attivo) rappresenterebbe una predisposizione etica e spirituale, non un tratto biologico osservabile. “Chi la possiede – sempre secondo Marsili – manifesta nella vita un’inclinazione naturale verso la giustizia, l’arte, la verità e la compassione. È un albero che dà frutti buoni, come insegnava Gesù”.
A colpire, nel contesto di un evento che avrebbe potuto facilmente assumere i toni del proselitismo o dell’autocelebrazione, è stata invece l’atmosfera serena e composta. Tutti i partecipanti – adulti di ogni età, molti in famiglia – hanno mantenuto un comportamento estremamente rispettoso. Nessuna invadenza, nessun tono sopra le righe: si è trattato, nei fatti, di un ritrovo conviviale ma anche disciplinato, nel quale l’interesse per i temi trattati ha prevalso sull’enfasi.
“Venire qui – racconta una partecipante dalla Liguria – è come fare un bagno di pulizia spirituale. Non seguiamo un culto, ma un cammino di conoscenza e apertura mentale”.
Ampio spazio è stato lasciato alle domande dei presenti, che hanno spaziato dai presunti contatti tra governi terrestri e civiltà extraterrestri alla possibilità che antichi testi religiosi contengano riferimenti codificati a presenze aliene. Marsili ha risposto a ogni quesito con uno stile discorsivo e a tratti teatrale, non mancando di citare brani evangelici, testi vedici e riferimenti a maestri spirituali orientali.
“Siamo alla fine di un ciclo cosmico – ha affermato Marsili – e l’era dell’Acquario è già iniziata. Le coscienze si stanno risvegliando, e i fratelli delle stelle vegliano affinché l’uomo non autodistrugga il proprio pianeta”.
A seguire, come ormai tradizione per gli eventi dell’associazione, si è svolta una cena sociale a base di piatti vegetariani e biologici curati dallo chef noto come “Il Cuoco Innamorato”. L’incontro ha rappresentato per molti anche un momento di conoscenza umana e condivisione.
Dopo cena, la serata è proseguita con la proiezione di brevi video “di contatto” e un’attività di skywatching all’aperto, durante la quale alcuni partecipanti hanno raccontato di “luci insolite nel cielo” – sebbene nessuna immagine documentata sia stata mostrata nel corso della serata.
L’associazione Dal Cielo alla Terra – APS, con sede a Gubbio, è stata fondata da Marco Marsili nel solco dell’eredità spirituale del contattista siciliano Eugenio Siragusa. Marsili si definisce “testimone di una realtà cosmica”, non fondatore di una religione. L’associazione svolge attività pubbliche, conferenze e pubblicazioni sul rapporto tra spiritualità, cosmologia, scienza alternativa e civiltà extraterrestri.
Non sono mancate, in passato, critiche e polemiche nei confronti di alcune sue affermazioni, soprattutto sul tema della “genetica extraterrestre” o della natura divina di certi “fratelli cosmici”. Tuttavia, tra i partecipanti dell’evento di sabato, lo spirito dominante è stato quello della serenità e dell’apertura mentale.
Il tono scelto da Marsili durante la conferenza è stato quello di un affabulatore spirituale, a metà tra il conferenziere scientifico e il predicatore mistico. Ampio l’uso di aneddoti, citazioni tratte dai testi sacri e riferimenti alla fisica quantistica. Marsili ha anche toccato temi come l’energia nucleare, il progetto Manhattan e il contatto con esseri provenienti da “altri livelli di coscienza”.
“La materia non esiste – ha affermato – siamo coscienze che guidano onde. L’essere umano, se accede alla genetica solare, può risvegliare facoltà sopite. Ed è questo il vero scopo del nostro cammino: il ritorno all’origine”.
Ciò che più ha colpito, al di là delle teorie espresse, è stato il tono pacato e conviviale della giornata. L’incontro non ha avuto carattere settario né toni messianici, ma si è presentato come uno spazio di riflessione personale e collettiva.
“Non siamo qui per convincere nessuno – ha detto in chiusura Marsili – ma per porre domande e offrire una visione diversa della realtà. Chi vorrà approfondire, troverà la sua strada. Tutti gli altri saranno comunque nostri fratelli, perché l’amore non fa distinzioni”.
In un’epoca segnata da polarizzazioni e diffidenza, eventi come quello organizzato da Dal Cielo alla Terra attirano sempre più persone in cerca di risposte non convenzionali. Che si tratti di spiritualità alternativa, contatto extraterrestre o ricerca interiore, ciò che emerge è un bisogno collettivo di senso, di connessione e di armonia.
L’incontro del 12 luglio ad Assisi si è chiuso con un lungo applauso e con l’invito a ritrovarsi “sotto le stelle”, ancora una volta, il prossimo anno.