C’è il nuovo capitolo dei verbali delle riunioni in Prefettura nell’infinita polemica estiva tra i sindaci di Arrone e Ferentillo e il Comune di Terni sul tutor in Valnerina. Verbali che confermano la versione di Palazzo Spada. Non solo tutte le amministrazioni coinvolte erano a conoscenza della prossima attivazione del tutor. Ma addirittura il rappresentante del Comune di Ferentillo evidenziava l’effetto migliorativo per la sicurezza della sola notizia dell’entrata in funzione del tutor in Valnerina. Ma c’è ancora di più. Nel verbale è presente anche la ricostruzione storica dell’iter seguito per l’attivazione del rilevatore di velocità media da parte della viceprefetto aggiunto dottoressa Silvia Riccetti. E anche su questo versante, la posizione assunta dai sindaci di Arrone, Fabio Di Gioia, e di Ferentillo, Elisabetta Cascelli, ne esce piuttosto claudicante.

È il vicesindaco di Terni, Riccardo Corridore, a pubblicare su Facebook le note sintetiche del Coordinamento dei servizi di controllo della velocità tra i Comuni di Terni, Arrone, Montefranco e Ferentillo. Riunioni nelle quali la Prefettura coordina la gestione dei servizi elettronici di rilevamento delle infrazioni al codice della strada. E ai quali, in rappresentanza degli enti, partecipano i comandanti o i funzionari responsabili delle polizie locali.

I partecipanti al tavolo della Prefettura su autovelox e tutor in Valnerina

  • Dott.ssa Silvia Riccetti, Viceprefetto Aggiunto;
  • Comm. Maurizio Gallinella, Comandante della Sezione Polizia Stradale di Temi;
  • Isp. Francesco Zumbo, della Sezione Polizia Stradale di Temi;
  • Dott.ssa Gioconda Sassi, Comandante della Polizia Locale di Temi;
  • Ten. Gilberto Morelli, del Comando di Polizia Locale di Temi;
  • Ten. Daniela Bianconi, Comandante della Polizia Locale di Montefranco (TR);
  • Ten. Amedeo Mercuri, Comandante della Polizia Locale di Arrone (TR);
  • Dott. Giovanni Borgianini, Responsabile del Servizio di Polizia Locale di Ferentillo (TR).
  • Presenti all’incontro anche il Consigliere di Prefettura Dott.ssa Angelica Izzi e il Dott. Raffaele Ansuini, Funzionario Amministrativo.

Dai verbali delle riunioni in Prefettura la conferma della versione del vice sindaco Corridore sul tutor in Valnerina

Ecco la prova che tutti i Comuni erano d’accordo – spara a palle incantenate il vice sindaco di Terni Riccardo Corridore, diffondendo i pdf dei verbali -. Nella ricostruzione della riunione, il funzionario di Ferentillo evidenzia addirittura che la sola notizia dell’installazione del Tutor costituisce un deterrente per la velocità e per la sicurezza. Quindi questa è l’unica verità, come sempre da me sostenuto. Leggete con attenzione“.

Eccolo, dunque, il passaggio dei verbali sul tutor in Valnerina che il vice sindaco ternano porta a testimonianza della buona fede dell’amministrazione comunale di Terni. “L’imminente attivazione del tutor/autovelox del Comune di Terni – è la sintesi dell’intervento di Giovanni Borgianini, responsabile della Polizia locale di Ferentillo – ha già svolto un’azione deterrente. Talvolta determinando qualche rallentamento per le modeste velocità tenute dai conducenti. Per quanto non tutti i tratti della Valnerina siano stati coinvolti dal predetto fenomeno. In quanto i residenti sono consapevoli che in quelle zone non è attualmente installato alcuno strumento di rilevazione della velocità“.

La ricostruzione della Prefettura sul tutor: “Iter amministrativo estremamente dettagliato, cominciato nel 2021”

Corridore, dopo essere stato accerchiato e insultato fuori dalla Prefettura nel giorno della protesta organizzata dai Comitati di Arrone e Ferentillo, si toglie un sassolino dalla scarpa. Che nel frattempo è diventato un masso, perché attacchi e critiche, anche personali, lo hanno seguito anche sul web. Nonostante l’installazione del tutor non abbia portato ai disagi paventati dai manifestanti e le sanzioni rilevati siano crollate ad appena 12 nella giornata di lunedì.

Ed evidenzia che l’intervento introduttivo della Prefettura, conferma in pieno la ricostruzione storica, tecnica e politica del Comune di Terni.
L’autorizzazione per il tutor/autovelox del Comune di Temi – spiega nero su bianco la viceprefetto aggiunto Silvia Riccettiè scaturita da un iter amministrativo estremamente dettagliato. Che ha visto, sin dal 2021, la presentazione di petizioni di comitati di residenti delle frazioni di Collestatte e Torreorsina. I cittadini di queste località hanno sempre segnalato l’esigenza di implementare la sicurezza sul tratto di strada tra il Km 4+500 ed il Km 9+800 (quello interessato dal tutor, ndr). A causa dell’elevato numero di sinistri verificatisi in tali zone. Sulla questione sono stati svolti anche due Comitati Provinciali per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica“.

Insomma, tutti sapevano tutto. Nei minimi dettagli. Le amministrazioni, di ogni segno e colore politico, erano coinvolte sin dal 2021 nel complesso iter autorizzativo. E dell’attivazione del tutor si erano occupati anche altri organismi responsabili del rispetto delle normative e partecipati da sindaci e funzionari.
Di più, l’ufficio di Governo nel suo intervento evidenzia, come già aveva fatto dopo l’incontro nell’ufficio del Prefetto che la finalità degli strumenti è quello di “perseguire l’unico obiettivo della sicurezza stradale. L’azione di controllo e quella sanzionatoria sono finalizzate esclusivamente a ridurre il numero dei sinistri e a migliorare le condizioni di sicurezza stradale“.
Non certo, dunque, l’obiettivo di “fare cassa“, come hanno accusato i sindaci di Ferentillo e Arrone, rivolti a Palazzo Spada.

La risposta della sindaca di Ferentillo Cascelli affidata a Facebook: “Era un incontro tecnico, sindaci non coinvolti”

Il botta e risposta prosegue nel pomeriggio di un caldissimo mercoledì. Con la risposta della sindaca di Ferentillo, Elisabetta Cascelli, che attacca Corridore. Chiamandolo il “facente Sindaco“.

Nessun sindaco della Valnerina era presente perché non invitato – dice in un post su Facebook – E, solo a seguito di tale convocazione tecnica, i Sindaci hanno richiesto l’incontro avvenuto nei giorni scorsi. I rappresentanti della Valnerina hanno richiesto, in uno spirito di collaborazione tra istituzioni, che le modalità di accensione del tutor fossero riviste. Garantendo giustamente la sicurezza ricercata. Ma Terni non ha accolto la richiesta del Prefetto che proponeva una sperimentazione dalle 18 al mattino. Ci è stato riferito che essendo loro i titolari non potevano sottostare alle nostre richieste“.

Immediata la risposta di Corridore, affidata a un video pubblicato sui social.

La sindaca Cascelli pretende di raccontare che i tecnici del Comune che lei amministra agiscono in autonomia – afferma il vice sindaco di Terni –. Senza indirizzo degli organi politico istituzionali. Beh, fosse vera questa circostanza sarebbe ancora più grave. Un esempio chiaro di come vengono amministrati certi Comuni“.

Questione limiti di velocità: i chiarimenti del Comando della Polizia Stradale

Il Comune di Ferentillo, nella stessa riunione, aveva richiesto anche chiarimenti della diversa tipologia dei tratti stradali su cui sono stati installati autovelox e tutor e ai diversi limiti di velocità stabiliti. Borgianini evidenziava che alcuni autovelox insistono su tratti urbani e altri su tratti extraurbani e che in alcuni casi sono tarati su limiti inferiori rispetto a quelli disposti dal Codice della Strada. Evidenziati anche i frequenti cambiamenti della segnaletica da parte dell’ANAS, ente proprietario della strada.

Il Comune di Terni ha scritto all’ANAS, chiedendo la possibilità di elevare il limite di velocità da rilevare a 70 km orari. Come segnale di buona volontà e disponibilità alla mediazione.

Ma la risposta ai quesiti è arrivata da Maurizio Gallinella, Comandante della Sezione Polizia Stradale di Temi. Che nel verbale evidenzia come “l’ANAS nel febbraio 2023 abbia provveduto ad uniformare tutti i limiti preesistenti sul tracciato. E anche nel caso in cui gli apparecchi di rilevazione della velocità si trovino in punti della Valnerina con limiti inferiori di oltre 20 chilometri orari rispetto a quelli previsti dal Codice della Strada, questa circostanza non rappresenta una criticità. Perché la scelta è dovuta a criticità del tracciato plano-altimetrico, alle ridotte dimensioni della piattaforma stradale e alla significativa incidentalità stradale“.