Boom del turismo a Perugia, che non ha mai raggiunto livelli così alti. Ogni giorno sono 3.218 i turisti che approdano nel capoluogo e rappresentano il 17% dei turisti di tutta l’Umbria. “Vengono a visitare Corso Vannucci, la Rocca Paolina e l’Arco Etrusco” scrive in una nota Margherita Scoccia, candidata sindaco del capoluogo per il centro destra e i civici.

Oltre un milione le presenze.Rispetto al 2014 – prosegue Scoccia – le presenze nella nostra città sono passate da 978.907 a 1.174.884 (+196 mila). Dieci anni fa i turisti giornalieri in media erano 2.681, oggi le presenze quotidiane sono cresciute di 537 unità, attestandosi a quota 3.218. Nello stesso periodo di riferimento gli stranieri sono aumentati di quasi il 25% passando da 311.227 a 406.489.

Quello di Perugia è un primato regionale, dove i turisti si fermano 2,57 giorni, più che nella vicina Assisi. Un turismo che tende quindi a diventare più slow e evita il mordi e fuggi. “Si tratta di numeri altissimi – prosegue Scoccia – cresciuti gradualmente negli anni.” Numeri di cui andare fieri, risultato della “forte sinergia tra l’amministrazione comunale e l’assessorato regionale al turismo guidato da Paola Agabiti Urbani che sta svolgendo un lavoro eccezionale.

Il turismo a Perugia supera i livelli pre-Covid. Ora si punta al giubileo

Nel 2019 arrivavano a Perugia circa 429.000 turisti, per una permanenza media di 2,42 giorni. Nel 2023 ne sono arrivati 457.389 per una media salita a 2,57 giorni. Solo nello scorso anno, il periodo di permanenza medio degli stranieri è passato da 2,89 giorni a 3,10 giorni.

L’analisi dei flussi turistici della Regione Umbria – si legge nella nota di Scoccia – premia le politiche adottate in collaborazione con gli operatori del settore. I dati di crescita aggiornati al 2023 affermano che i livelli pre-Covid sono stati brillantemente superati, molto più che in altre città, e il Giubileo del 2025 rappresenta una straordinaria occasione per far crescere ulteriormente il nostro turismo che saprà attrarre moltissimi pellegrini in Umbria, più in particolare ad Assisi, città con la quale ho intenzione di aumentare i collegamenti per consentire ai fedeli di raggiungere più comodamente Perugia.”

Dove alloggiano i turisti: i numeri dell’ospitalità

I due terzi dei turisti che alloggiano a Perugia, sceglie gli hotel.Il 66% dei turisti di Perugia, ossia 355.179 persone, preferiscono hotel, fino a cinque stelle lusso, e residenze d’epoca – spiega Scoccia – mentre il rimanente 34% alloggiano in ostelli della gioventù, country house, locazioni turistiche, bed and breakfast, appartamenti per vacanze, agriturismi e affittacamere.”

Secondo i dati relativi al Comune di Perugia, elaborati dalla Regione Umbria, le presenze nelle residenze d’epoca sono state 19.493, 38.661 negli hotel 5 stelle lusso, 412.811 nei 4 stelle, 195.153 nei 3 stelle, 82.180 nei 2 stelle e 27.273 negli alberghi a 1 stella. Per quanto riguarda gli esercizi extralberghieri, i numeri sono: 16.427 negli ostelli della gioventù, 100.899 in locazioni turistiche, 16.572 in country house, 71.342 in case e appartamenti per vacanze, 30.022 nelle case religiose di ospitalità, 17.030 nelle case per ferie, 21.991 nei b&b, 85.681 negli agriturismi e 39.349 negli affittacamere.

Perugia: tra grandi bellezze e grandi eventi

Recentemente, il ministro Sangiuliano, ha reso noto come la Galleria Nazionale dell’Umbria sia stata tra i musei più visitati in Italia nel solo weekend di Pasqua. Accanto ai siti attrattivi più noti, Perugia offre anche grandi manifestazioni che richiamano turisti dall’Italia e dall’estero. L’Eurochocolate, Umbria Jazz, l’Umbria che spacca, solo per citare i più noti. Scoccia, in proposito cita l’aeroporto internazionale San Francesco d’Assisi che serve la città. “Voglio collegamenti efficienti dall’aeroporto internazionale di Perugia per raggiungere il centro della città – ha detto – Perugia è pronta ad accogliere tutti i turisti perché il turismo genera appeal in termini di immagine e ricchezza per il nostro territorio in quanto della presenza dei turisti beneficiano musei, ristoratori, bar, locali e negozi.”