Il progetto del lago “Trasimeno per tutti” non è solo un’iniziativa dedicata al turismo inclusivo. Si tratta per lo più di accesso e diritti per tutti i cittadini. Ideato dalla Regione Umbria e realizzato in collaborazione con Felcos Umbria, Anci Umbria e l’Unione dei Comuni del Trasimeno, questo piano punta a rompere le barriere, sia fisiche che culturali, che escludono ancora troppe persone dalla fruizione del territorio. E con il contributo della Presidenza del Consiglio, l’obiettivo è ambizioso: fare in modo che ogni cittadino possa sentirsi parte di questa terra, senza differenze.

Lago Trasimeno e inclusività: un’opportunità concreta e reale

A Castiglione del Lago c’è stato un importante dibattito ha messo in luce un aspetto chiave. Si è detto che il turismo accessibile è un motore di crescita non solo economica ma anche sociale. Un turismo aperto a tutti significa rendere il Lago Trasimeno una destinazione capace di attrarre e coinvolgere ogni persona, valorizzando il territorio senza lasciare nessuno indietro.

Durante l’evento, è stata presentata Capabilis, una start-up nata con l’obiettivo di rivoluzionare l’idea tradizionale di turismo accessibile. L’impresa si propone di andare oltre l’applicazione delle sole normative vigenti, che spesso si limitano a garantire l’accessibilità minima. Capabilis punta invece a sviluppare servizi e strutture che permettano a ogni tipo di visitatore di vivere un’esperienza completa e gratificante.

L’approccio della start-up non si limita a eliminare le barriere fisiche, ma mira a costruire un vero e proprio modello di accoglienza inclusiva. Questo modello deve tenere conto delle necessità emotive, culturali e sociali di ogni persona. In questo modo, l’accessibilità diventa non solo un obbligo, ma una risorsa per arricchire l’offerta turistica del Lago Trasimeno.

Tutti i progetti in corso

Diversi hotel e strutture ricettive intorno al Lago Trasimeno, come l’Hotel Il Gabbiano e l’Hotel Torricella, hanno già adattato i propri ambienti. Hanno infatti eliminato le barriere fisiche e migliorato l’accesso a tutte le aree comuni, comprese camere appositamente progettate per disabili e spazi di soggiorno inclusivi. Questi sforzi fanno parte di una strategia turistica che guarda all’inclusione sociale come un’opportunità per ampliare l’offerta turistica e coinvolgere un pubblico sempre più ampio, come anziani, famiglie con bambini e persone con disabilità​.

Oltre agli interventi strutturali e formativi, il progetto “Trasimeno per tutti” si distingue per un approccio innovativo che coinvolge l’intera comunità e promuove un turismo accessibile attraverso esperienze immersive. Ad esempio, alcune iniziative mirano a sensibilizzare gli operatori locali e i cittadini attraverso workshop e corsi di formazione, in modo che l’accoglienza delle persone con disabilità non si limiti alle strutture, ma coinvolga anche l’interazione umana e la sensibilità culturale.

Il progetto include anche la creazione di percorsi naturalistici e culturali accessibili, con cartellonistica informativa in Braille e traduzioni visive per persone con disabilità uditive. Inoltre, sono previsti servizi di trasporto agevolato per persone con difficoltà motorie, al fine di garantire un accesso facilitato a tutte le attrazioni del lago.

Il Perugino per tutti: un esempio di accessibilità sensoriale

Tra i progetti di spicco c’è “Il Perugino per tutti,” un intervento che ha rivoluzionato la fruizione di luoghi storici come la chiesa di San Sebastiano a Panicale e l’Oratorio dei Bianchi a Città della Pieve. Sono stati installati pannelli informativi in più lingue, incluso il braille, e riproduzioni tattili delle opere per chi ha problemi di vista. Inoltre, sono state create audioguide, contenuti semplificati e video in lingua dei segni per assicurare che tutti possano vivere l’arte e la cultura in prima persona.

Antonella Tiranti, dirigente regionale del Servizio Turismo, ha dichiarato che i risultati ottenuti finora sono promettenti e ha espresso la volontà di estendere questo approccio in tutta la regione. La scommessa è creare un’Umbria dove ogni cittadino, visitatore o abitante possa accedere e vivere pienamente la propria terra, senza barriere. Una terra che non lascia nessuno ai margini, ma anzi abbraccia chiunque con la sua ricchezza culturale e naturale.