Il consumo regolare d’olio d’oliva aiuta a prevenire l’insorgenza dei tumori del sistema nervoso centrale.

È la tesi che svilupperà la dottoressa Emilia Ruggiero, una ricercatrice dell’Istituto Neurologico Mediterraneo Neuromed di Pozzilli, per il periodo 2024-2025.

Si tratta di uno studio che è stato selezionato per merito tramite l’annuale bando pubblico indetto da Fondazione Umberto Veronesi Ets, grazie alla collaborazione e al sostegno dell’azienda agricola leader nel settore dell’olivicoltura Monini.

La ricerca è partita ufficialmente nella giornata di ieri, mercoledì 15 maggio, con la tradizionale cerimonia di consegna dei Grant presso l’Università Statale di Milano.

Monini al fianco di Fondazione Umberto Veronesi

L’azienda agroalimentare italiana Monini si è confermata, anche quest’anno, per il quarto anno consecutivo, parte della “ristretta cerchia di realtà che sostengono una ricerca biennale”, con riferimento in questo caso al biennio 2024-2025, decidendo di rinnovare e rafforzare la partnership con il prestigioso ente scientifico Fondazione Umberto Veronesi Ets.

Una decisione presa al fine di offrire “continuità all’indagine scientifica della dottoressa Ruggiero sulle possibili proprietà antitumorali dell’olio di oliva che recentemente è stata pubblicata sulla rivista European Journal of Clinical Nutrition”.

L’azienda Monini è, infatti, leader nel settore olivicolo in Italia da ormai un secolo. La ditta fu fondata a Spoleto, in provincia di Perugia, nel 1920 da Zafferino Monini, il quale seppe fare da subito dell’olio extravergine d’oliva un’importante intuizione tanto che l’impresa oggi registra una produzione annuale di circa 30 milioni di litri di olio.

Nella fattispecie, il processo produttivo ha luogo in due stabilimenti, quello storico di Eggi dove è concentrato il grosso delle attività, e quello pugliese di Carpino, in provincia di Foggia, destinato in modo particolare a olii extravergine biologici Dop.

Senza dimenticare la presenza di due filiali distributive negli Stati Uniti e in Polonia, rispettivamente aperte nel 2000 e nel 2008, e il possesso di terreni di coltivazione in Umbria, Puglia, Basilicata, Sicilia e Australia.

Monini: “L’olio è alleato della salute, alla base della dieta mediterranea”

“Siamo davvero orgogliosi – fa sapere Maria Flora Monini, alla guida dell’azienda di famiglia insieme al fratello Zefferino – di essere ancora una volta parte di questo importantissimo evento e di contribuire allo sviluppo della ricerca scientifica italiana.

“Seguiamo con particolare interesse questa ricerca e il lavoro della dottoressa Ruggiero – dichiara la titolare dell’impresa Monini – che sta contribuendo a far luce sulle innumerevoli e importantissime proprietà dell’olio di oliva, uno straordinario alleato della nostra salute, alla base della dieta mediterranea”.

Olio d’oliva e i benefici sui tumori cerebrali

La collaborazione scientifica tra l’azienda spoletina Monini e la Fondazione Umberto Veronesi Ets nasce con l’obiettivo di supportare la tesi della dottoressa Emilia Ruggiero, una ricercatrice dell’Istituto Neurologico Mediterraneo Neuromed di Pozzilli, per la quale “la relazione tra olio d’oliva e tumori del sistema nervoso centrale non è ancora del tutto chiara e i risultati disponibili sono limitati”.

“Tuttavia – sostiene Emilia Ruggero – alcuni studi suggeriscono che il consumo regolare di questo alimento potrebbe avere effetti benefici sulla salute cerebrale e potenzialmente ridurre il rischio di alcune malattie neurologiche”.

La dottoressa Ruggero anticipa di voler impostare la propria indagine utilizzando e aggiornando i dati raccolti nell’ambito di Medicea, uno studio caso-controllo iniziato nel 2018 ma interrotto con la pandemia da Covid-19, che si propone di esaminare la relazione tra la dieta mediterranea, e in particolare l’olio d’oliva nel suo quadro d’azione, e il rischio di tumori del sistema nervoso centrale.

“Il progetto – commenta, ancora, la ricercatrice Ruggiero – fornirà importanti nuovi dati italiani, valutando se l’olio di oliva e la sua componente di grassi monoinsaturi o bioattiva abbiano un ruolo chiave nella prevenzione primaria dei tumori del sistema nervoso centrale”.