Nell’era della digitalizzazione, anche le truffe si fanno sempre più sofisticate e mirate, e l’Usl Umbria ci mette in guardia. L’ultima trovata sfrutta la credibilità delle istituzioni sanitarie per colpire direttamente i cittadini umbri. Sono numerosi i segnalati SMS che invitano a contattare un numero a pagamento, il famigerato 8938931015, fingendo di essere un messaggio urgente degli uffici Socio Sanitari. L’urgenza dichiarata serve solo ad alimentare l’ansia del destinatario, indotto a comporre il numero nel più breve tempo possibile, rischiando di incorrere in costi imprevisti e salati.

L’Usl Umbria 1 si è subito mobilitata per rassicurare la popolazione: non è opera loro. Il numero non appartiene all’Azienda Sanitaria e non esistono comunicazioni ufficiali che richiedano di contattare numeri a tariffa maggiorata. Il rischio, in queste circostanze, è che i cittadini, preoccupati per la loro salute o quella dei propri cari, cadano nella trappola.

La reazione dell’Usl Umbria 1: non fatevi ingannare

L’Usl Umbria 1 ha reagito prontamente, chiarendo che nessun messaggio ufficiale dell’Azienda Sanitaria chiederà mai di contattare numeri a pagamento. Anzi, il comunicato invita esplicitamente a non fidarsi di richieste sospette e a non chiamare numeri del genere. “Non si tratta di SMS inviati dalla nostra struttura,” affermano dai vertici sanitari umbri, sgombrando il campo da qualsiasi fraintendimento. La politica dell’Azienda è sempre stata chiara: i servizi sanitari sono accessibili gratuitamente e non prevedono l’uso di numerazioni a pagamento.

È una smentita netta, che serve a prevenire ulteriori tentativi di truffa. Il messaggio dell’Usl si rivolge a tutta la popolazione: non chiamate, non rispondete. Evitare di interagire con questi numeri è la prima difesa contro chi cerca di approfittarsi della buona fede dei cittadini. Ogni segnalazione di truffa, viene ribadito, va prontamente girata alle forze dell’ordine per consentire loro di intervenire tempestivamente e bloccare sul nascere simili fenomeni.

Come difendersi dalle truffe

Di fronte a questa ondata di raggiri, l’Usl Umbria 1 consiglia ai cittadini di rimanere vigili e di verificare sempre la fonte dei messaggi ricevuti, specialmente quando si parla di salute. In un mondo sempre più connesso, distinguere tra comunicazioni autentiche e frodi digitali diventa essenziale per evitare brutte sorprese. Le autorità suggeriscono di ignorare questi SMS sospetti, segnalando subito alle forze dell’ordine o alle stesse autorità sanitarie eventuali contatti truffaldini.

Le truffe via sms più diffuse: come difendersi

Le truffe via SMS, o “smishing”, sono un problema crescente che sfrutta la nostra crescente dipendenza dagli smartphone. Queste truffe possono variare da messaggi che sembrano provenire da istituzioni finanziarie, servizi di spedizione o persino enti sanitari, come nel caso dell’Usl Umbria 1. Gli attacchi sono spesso costruiti per indurre fretta o paura, spingendo le vittime a cliccare su link dannosi o a fornire dati sensibili, come le credenziali bancarie.

Tra le truffe più comuni si segnalano i falsi avvisi di consegna di pacchi da parte di corrieri come UPS o FedEx, in cui viene richiesto di visitare un sito per riprogrammare la consegna. Un’altra truffa diffusa riguarda i messaggi che annunciano vincite di premi o gift card, invitando a cliccare su link per riscattarli. Questi link portano spesso a siti di phishing che imitano pagine ufficiali o scaricano malware sul dispositivo​.

Per difendersi da questi attacchi, è fondamentale adottare una mentalità scettica quando si ricevono messaggi non sollecitati. Alcuni consigli pratici includono:

  1. Non cliccare su link presenti in messaggi sospetti o fornire informazioni personali.
  2. Verificare l’autenticità dei messaggi contattando direttamente l’ente o l’azienda tramite i canali ufficiali.
  3. Bloccare i numeri sospetti e segnalare eventuali tentativi di frode al proprio operatore o alle autorità competenti.
  4. Utilizzare filtri anti-spam o software antivirus per proteggere i propri dispositivi da attacchi di malware​