Il fenomeno delle truffe ai danni di anziani e fragili sta assumendo dimensioni preoccupanti. Come riportiamo spesso anche da queste pagine, i malviventi diventano sempre più astuti mettendo in atto nuove strategie truffaldine con cui con facilità, riescono a ingannare molti. C’è chi si fa passare per un figlio in difficoltà, chi per un impiegato di banca o anche chi veste i panni di un avvocato. Il tutto con l’unico scopo di ingraziarsi la fiducia dei malcapitati, approfittandosi della buona fede altrui ed estorcere denaro. Per fornire adeguati strumenti di consapevolezza anche il Comune di Orvieto è corso ai ripari, puntando anzitutto sulla prevenzione. È nato così un vero e proprio “corso“, in collaborazione con la Polizia di Stato, che insegna agli anziani come meglio riconoscere le truffe più diffuse e a difendersi da esse.
Combattere e prevenire le truffe agli anziani: a Orvieto c’è il corso dedicato
Nei giorni scorsi si è tenuto il primo e molto partecipato incontro del corso anti-truffa. Ad ospitarlo è stato il Centro anziani di Ciconia. Per l’occasione erano presenti la sindaca di Orvieto, Roberta Tardani, il vicesindaco con delega alla Sicurezza, Stefano Spagnoli, la presidente della Seconda commissione consiliare Beatrice Casasole e il commissario capo del Commissariato di pubblica sicurezza della Polizia di Stato a Orvieto, Filippo Girella.
Si è parlato delle varie tipologie di truffe, da quelle online a quelle telefoniche, entrando nel dettaglio di come agiscono i malviventi. Tra le tecniche più diffuse quella del cellulare smarrito, del finto incidente e del falso avvocato. Molto toccante la testimonianza della signora Marcella, che qualche mese fa è stata vittima della truffa del finto avvocato a cui però è andata male. La donna è infatti riuscita a smascherare la truffa e ha collaborato con gli agenti della Polizia orvietana che hanno poi arrestato il giovane truffatore.
Episodi sempre più frequenti: meglio imparare a difendersi
A farsi promotrice del corso anti-truffa è stata la consigliera comunale Beatrice Casasole. “Questi episodi sono sempre più frequenti anche sul nostro territorio e dalle segnalazioni ricevute dai cittadini è nata l’esigenza condivisa di organizzare momenti di approfondimento come questi per aiutarli a capire come riconoscere i pericoli e come difendersi dalle truffe“ ha detto Casasole all’incontro.
“Un’amministrazione vicina alla propria comunità – ha affermato il vicesindaco Stefano Spagnoli – non può che essere sensibile ai temi della sicurezza e aiutare i soggetti più deboli, quali sono gli anziani, a tutelarsi da reati odiosi come la truffa. E’ importante dunque conoscere quali possono essere le insidie ma soprattutto segnalare tempestivamente le situazioni sospette alle forze dell’ordine“.
E, portando ad esempio la testimonianza della signora Marcella, ne ha rimarcato il valore “altamente educativo per la platea folta e interessata che avevamo di fronte. Ringrazio il commissario capo Girella per il prezioso contributo che ha portato e più in generale al Questore di Terni che ha dato la propria disponibilità a organizzare congiuntamente questi incontri a testimonianza della grande collaborazione che c’è con le forze dell’ordine nell’obiettivo comune di tutelare i cittadini. Abbiamo intenzione di proseguire questi incontri su tutto il territorio comunale e successivamente anche di estenderli alle questioni relative alla sicurezza stradale”.
Pochi giorni fa a San Gemini un caso simile a quello della signora Marcella
Soltanto qualche giorno fa, la nostra testata ha dato notizia di un caso molto simile a quello della signora Marcella di Orvieto. Lo riportiamo perché è un ulteriore esempio di coraggio di una donna anziana che ha fatto arrestare due malviventi. Mercoledì scorso la signora residente nel Comune di San Gemini aveva ricevuto una telefonata sul fisso di casa. All’altro capo c’era un uomo che, spacciandosi per il maresciallo dei Carabinieri, le aveva intimato di portare immediatamente in caserma 10mila euro per risarcire un pedone investito dal nipote. Ovviamente era una truffa.
La donna ha avuto la prontezza di avvisare il nipote che, accortosi del raggiro, ha immediatamente allertato il 112 è intervenuto arrestando due malviventi, un uomo e una donna, che si stavano aggirando nei pressi dell’abitazione dell’anziana.