Su Facebook circola un video che, con la malizia di un prestigiatore di quart’ordine, tenta di attirare utenti in una trappola ben architettata. Al centro dello scandalo c’è un falso Brunello Cucinelli che promette guadagni strabilianti grazie a una piattaforma tecnologica dal sapore mistico. L’annuncio è semplice quanto allettante: un algoritmo miracoloso capace di anticipare i mercati finanziari, garantendo un’entrata giornaliera di 500 euro. Peccato che non esiste nessuno al mondo che voglia far guadagnare gratis un estraneo e l’unico guadagno sia per i truffatori.

L’esca è la promessa di un’elite esclusiva di mille invitati, con inviti destinati a sparire in un battito di ciglia. Dopo aver cliccato su un link, le vittime vengono spinte a fornire dati personali per essere poi contattate da sedicenti manager pronti a dispensare risposte e accessi privilegiati.

Truffa del falso Cucinelli, il trucco dietro la scena

La notizia è stata riportata anche da Umbria24 e la struttura della truffa a un occhio esperto è molto evidente. Il video si presenta come un servizio televisivo di un’emittente immaginaria, con tanto di scritte a effetto e una messa in scena che tenta di mascherare la mediocrità. Il falso Cucinelli, con un tono tra il paternalistico e il rassicurante, si autoproclama “re del Kashmir” (non del cachemire, ironia della sorte) e promette moltiplicazioni miracolose dei risparmi. Per chi è attento ai dettagli, però, l’inganno è palese. La voce artificiale e le espressioni poco convincenti tradiscono la natura posticcia del protagonista, ma per molti questa messa in scena potrebbe sembrare autentica.

Sfruttare un nome per ingannare

Dietro questo teatrino si cela un piano preciso: sfruttare la reputazione di un imprenditore noto per la sua integrità e il suo impegno sociale per colpire chi è meno preparato a riconoscere i segnali di pericolo. Il brand personale di Cucinelli, simbolo di eccellenza e valori, viene strumentalizzato in modo cinico per creare un’aura di credibilità attorno a un progetto inesistente.

L’uso dell’intelligenza artificiale generativa per creare volti e voci sta ridefinendo i confini del possibile, ma con esso arrivano anche pericoli inquietanti. Questa tecnologia, che dovrebbe rappresentare un passo avanti per l’umanità, si rivela un’arma nelle mani di chi cerca di manipolare e truffare. Dalle identità rubate ai deep fake, la lista delle applicazioni malevole è lunga e allarmante.

A complicare il quadro è l’approccio permissivo adottato da alcune piattaforme social, dove i controlli sono sempre più laschi. Questo crea un terreno fertile per contenuti fraudolenti che si diffondono con la velocità di un clic.

Il caso francese: Anne e il falso Brad Pitt

Questa storia ricorda moltissimo quella recente del falso Brad Pitt. Nel 2023, una donna francese di 53 anni, identificata come Anne, è stata vittima di una sofisticata truffa sentimentale. Tutto è iniziato quando Anne è stata contattata online da un individuo che si spacciava per la madre di Brad Pitt. Successivamente, ha iniziato a comunicare con un falso Brad Pitt, che le ha dichiarato amore e l’ha convinta a inviargli ingenti somme di denaro per presunte spese mediche legate a un finto cancro ai reni. Per rendere la truffa più credibile, i truffatori hanno utilizzato immagini e video generati con l’intelligenza artificiale, raffiguranti l’attore in ospedale. Anne, convinta della veridicità della relazione, ha divorziato dal marito e ha trasferito al truffatore circa 830.000 euro, derivanti dal suo accordo di divorzio. La verità è emersa solo quando ha visto foto reali di Brad Pitt con la sua nuova compagna, rendendosi conto dell’inganno. Anne ha denunciato l’accaduto alle autorità e attualmente sta affrontando una grave depressione.

In Spagna, una rete criminale ha sfruttato sempre l’immagine di Brad Pitt per truffare due donne, una residente a Granada e l’altra a Vizcaya. I truffatori hanno contattato le vittime attraverso una piattaforma per fan dell’attore, instaurando con loro una relazione sentimentale virtuale. Dopo aver guadagnato la loro fiducia, hanno convinto le donne a investire in progetti commerciali inesistenti, sottraendo complessivamente 325.000 euro. Le autorità spagnole hanno arrestato cinque persone coinvolte nella truffa e sono riuscite a recuperare parte del denaro sottratto.