10 Nov, 2025 - 12:03

Trevi, follia al campo sportivo: giovane arbitro colpito con un pugno alla testa sotto agli occhi della madre. La Procura e la FIGC aprono un'indagine

Trevi, follia al campo sportivo: giovane arbitro colpito con un pugno alla testa sotto agli occhi della madre. La Procura e la FIGC aprono un'indagine

È successo tutto in pochi istanti, al termine della gara Juniores A2 tra Trevana 2020 e Olimpia Umbria: un giovane arbitro di 18 anni è stato aggredito al termine dell’incontro, sotto gli occhi della madre. L’episodio, verificatosi sabato pomeriggio a Borgo Trevi, ha suscitato profonda indignazione nel mondo sportivo e tra le istituzioni. Sulla vicenda sono stati aperti accertamenti da parte della Procura della Repubblica di Spoleto e della FIGC Umbria, che hanno avviato indagini parallele per ricostruire quanto accaduto.

Aggressione al termine del match, arbitro colpito e trasportato in ospedale

Secondo una prima ricostruzione, l’aggressione si è consumata pochi minuti dopo il triplice fischio finale. Il giovane arbitro, terminata la gara e accompagnato dalla madre verso l’uscita dell’impianto “S. Antonini”, è stato raggiunto da un individuo non ancora identificato, che lo ha colpito con un violento pugno alla testa.

L’impatto lo ha proiettato contro un’auto parcheggiata, provocandogli un trauma che ha reso necessario il trasporto al pronto soccorso dell’ospedale di Foligno, dove ha ricevuto le cure necessarie ed è stato successivamente dimesso.

L’episodio è avvenuto al termine di una partita segnata da momenti di forte tensione, soprattutto nel secondo tempo, dopo la concessione di un calcio di rigore alla squadra ospite, poi vincitrice per 4-1. L’aggressione si è consumata all’esterno dell’impianto sportivo, alla presenza di numerosi spettatori.

Le prime reazioni: condanna unanime e solidarietà

Immediate le reazioni del mondo arbitrale e sportivo. Il presidente della sezione AIA di Foligno, Stefano Camilli, ha manifestato profondo sdegno per l’accaduto, accompagnando personalmente il giovane arbitro in ospedale e assicurando che saranno avviate puntuali verifiche interne per fare piena luce sull’episodio.

Ferma la condanna anche da parte della società Trevana 2020, che con una nota ufficiale ha preso nettamente le distanze dal gesto: "Condanniamo con la massima fermezza qualsiasi forma di violenza. Il rispetto verso arbitri, giocatori e dirigenti è un principio fondamentale del nostro impegno sportivo", ha dichiarato il presidente Daniele Cecilia, annunciando una riunione straordinaria della dirigenza per fare chiarezza sull’accaduto e valutare eventuali responsabilità.

Anche l’amministrazione comunale di Trevi ha espresso solidarietà al giovane direttore di gara. L’assessore allo sport Mirko Menicacci ha definito l’episodio "inaccettabile e contrario ai valori che lo sport deve trasmettere", annunciando la volontà di incontrare personalmente il ragazzo per portare la vicinanza della comunità.

Le indagini della Procura e della FIGC

La Procura della Repubblica di Spoleto ha aperto un fascicolo conoscitivo per chiarire la dinamica dei fatti e individuare i responsabili dell’aggressione. I Carabinieri della Compagnia di Trevi stanno acquisendo testimonianze e visionando le immagini delle telecamere presenti nell’area, oltre a raccogliere i referti medici del giovane arbitro.

Parallelamente, la FIGC Umbria ha avviato un’indagine interna. Il giudice sportivo regionale valuterà i rapporti di gara e le eventuali responsabilità delle società coinvolte. Non si escludono sanzioni disciplinari o provvedimenti più severi, qualora emergano collegamenti diretti o indiretti con tesserati o sostenitori.

Sicurezza e tutela negli eventi giovanili: la FIGC valuta nuove misure preventive

L’aggressione avvenuta a Trevi riporta all’attenzione il tema della sicurezza negli eventi sportivi dilettantistici e giovanili. L’AIA e le federazioni regionali da tempo segnalano un incremento di episodi di intolleranza e aggressioni, sia verbali che fisiche, ai danni di arbitri e ufficiali di gara. Secondo gli ultimi dati diffusi dall’Associazione Italiana Arbitri, in Umbria si sono verificati negli ultimi mesi diversi episodi di violenza sui campi minori. Un fenomeno che preoccupa e che, sottolineano le autorità sportive, “richiede una risposta collettiva, fatta di educazione sportiva, controllo e sanzioni esemplari”.

In risposta, la FIGC Umbria sta valutando l’adozione di nuove misure preventive, tra cui presidi di sicurezza potenziati, incontri formativi per società e genitori e campagne di sensibilizzazione nelle scuole calcio.

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Francesco Mastrodicasa
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