A luglio erano stati resi noti i nomi dei tredici finalisti. Da ieri sappiamo chi sono i tre autori tra i quali verrà decretato il vincitore dell’edizione 2024. Stiamo parlando del Premio Letterario Severino Cesari, tra i più rinomati del panorama letterario nazionale dedicato esclusivamente alle opere prime.

Una scelta che quest’anno si è rivelata particolarmente complessa a giudicare dall’elevato numero di adesioni pervenute: 45 le case editrici partecipanti. Un vero e proprio boom che ha superato tutte le edizioni precedenti. Un segno tangibile dell’apprezzamento che sta riscuotendo questo premio umbro intitolato alla memoria di una delle personalità più significative dell’editoria italiana.

Severino Cesari, umbro di nascita e formazione, è stato un giornalista, scrittore ed editor che ha saputo imprimere un’impronta indelebile nel panorama editoriale italiano. A lui si deve la celeberrima collana “Stile Libero” di Einaudi, fondata insieme a Paolo Repetti. Spentosi prematuramente a Roma nel 2017, all’età di 65 anni, in sua memoria a partire dal 2018 la Regione Umbria, in collaborazione con l’associazione fondata dalla moglie Emanuela Turchetti, promuove il Premio a lui dedicato.

Premio Severino Cesari: i tre finalisti della settima edizione

Una giuria di esperti, presieduta da Simona Vinci e composta da Daria Bignardi, Giovanni Dozzini, Luca Gatti, Antonella Lattanzi, Gabriella Mecucci, Francesca Montesperelli, Giacomo Papi e Michele Rossi, ha decretato la terna dei finalisti della settima edizione del Premio nazionale opera prima Severino Cesari.

I tre finalisti dell’edizione 2024 sono:

  • Emanuele Aldrovandi con Il nostro grande niente (Einaudi)
  • Emanuele Galesi con Sei tu il figlio (Piemme)
  • Roberta Recchia con Tutta la vita che resta (Rizzoli)

Il vincitore sarà rivelato in occasione della premiazione che si terrà domenica 27 ottobre 2024 alle ore 11:30 a Perugia, presso la sala delle Colonne di Palazzo Graziani nell’ambito di UmbriaLibri.

Un premio per gli esordienti, una garanzia di pluralità

L’opera di esordio di un autore è sempre un grande traguardo e insieme, un grande scoglio da superare. Il mondo dell’editoria è affascinante ma può nascondere insidie, soprattutto per chi è alle prime armi. Il Premio Severino Cesari che da anni è al fianco degli esordienti, rappresenta in questo senso un prestigioso trampolino per far conoscere il proprio lavoro.

Il Premio si svolge annualmente nell’ambito di Umbria Libri ed è dedicato, come anticipato, alle opere di esordio. Possono partecipare le opere prime di narrativa, di qualsiasi genere letterario, scritte in lingua italiana e pubblicate nei tredici mesi che precedono il bando. Tra i meriti di questo premio c’è quello di garantire la pluralità. A ciascun editore è infatti concesso di presentare un solo titolo, tra romanzi e raccolte di racconti. Annualmente accanto ai grandi editori, trovano così spazio anche medie e piccole case editrici, incluse quelle indipendenti.

Annualmente arrivano almeno 25 proposte tra le quali viene effettuata una prima scrematura che porta a una rosa di massimo 13 titoli. La giuria è composta da figure di rilievo della cultura e della letteratura e ai tre vincitori vengono riconosciuti premi in denaro.

I vincitori della scorsa edizione

A novembre dell’anno scorso si è svolta la cerimonia di premiazione dell’edizione 2023 del Premio Severino Cesari. I tre finalisti erano i libri: Tempesta di Camilla Ghiotto (Salani), Azzardo di Alessandra Mureddu (Einaudi) e Il Tullio e l’eolao più stranissimo di tutto il Canton Ticino di Davide Rigiani (Minimum Fax).

Ad aggiudicarsi il primo posto è stato Davide Rigiani, autore di origine svizzera, che con il suo romanzo d’esordio oltre al Premio Severino Cesari, ha ottenuto importanti piazzamenti in altri prestigiosi premi letterari italiani. Tra questi la menzione speciale del Direttivo del Premio Calvino e il Premio Berto, ed è poi arrivato finalista al Premio Campiello Junior.