Corciano, Castiglione del Lago e Passignano sul Trasimeno sono i tre comuni umbri candidati al premio “Comunità europea dello Sport” per il 2026.
Le tre amministrazioni comunali hanno scelto di unire le forze con l’intento di promuovere lo sport come attrattore turistico oltre che strumento di salute, benessere, aggregazione, coesione sociale, nonché stimolo del tessuto associativo.
Tre comuni umbri in gara per lo sport
Sono Corciano, nel ruolo di capofila, Castiglione del Lago e Passignano sul Trasimeno i tre comuni umbri che concorrono al Premio “Comunità Europea dello Sport” per il 2026. Il 31 marzo scorso si sono chiuse le candidature per la partecipazione alla competizione e le tre amministrazioni comunali del comprensorio lacustre umbro, all’esito di un iter passato dalle intenzioni di massima alle delibere di giunta, hanno avanzato formale richiesta per il riconoscimento.
Lo hanno fatto presentandosi insieme come comunità “SporT al Centro – Trasimeno e Corciano” e decidendo di impegnarsi in sinergia per dare forza alle proprie attività e per valorizzare le strutture sportive pubbliche da mettere a disposizione di iniziative nazionali e internazionali.
L’istanza è stata inviata ad Aces Europe – Federazione delle Capitali e delle Città Europee dello Sport, ovverosia l’organismo che ha l’obiettivo di promuovere lo sport tra i cittadini dell’Unione europea con riguardo particolare a bambini, anziani e disabili. La Delegazione italiana scaturita da questo organismo, tra l’altro, oltre a mostrare supporto ai municipi italiani candidati ogni anno, lavora per favorire la visibilità di tutti i premiati.
Perché l’Umbria merita il premio
Nell’istanza di riconoscimento presentata dai tre comuni umbri ad Aces sono state elencate peculiarità spendibili ai fini del Premio “Comunità europea dello Sport” per il 2026. Si parla di “un territorio che dal lago va fino a Corciano, alle porte di Perugia ricco di storia, di tradizioni e di cultura che vanta risorse storico-architettoniche di grande pregio” con “tre borghi storico-medievali-rinascimentali facenti parte de I Borghi più belli d’Italia, paesaggi collinari incorniciati dalle acque de Lago Trasimeno e siti naturalistici ideali per attività outdoor”.
Un territorio facilmente accessibile, quindi, che congiuntamente vanta una popolazione di circa 43mila abitanti con quasi 40 associazioni sportive a Corciano, 20 a Castiglione del Lago e 15 a Passignano sul Trasimeno, dalla pallacanestro alla danza, dalla vela al tennis, dall’equitazione al motocross, con specifici progetti di avvicinamento allo sport rivolti a persone diversamente abili.
Tre comuni umbri: i punti di forza
Per l’amministrazione di Corciano il premio “Comunità europea dello Sport” per il 2026 può costituire una grossa opportunità, tanto per mettere in risalto le associazioni sportive, alle quali il Comune da sempre è vicino vista la creatività espressa nella predisposizione di progetti ad hoc quanto per l’indotto turistico-culturale che l’iniziativa può generare. Corciano, infatti, crede che lo sport sia fondamentale per garantire una buona qualità della vita dal punto di vista fisico e psicologico, ponendosi come modello didattico per la crescita delle nuove generazioni e di tutti coloro che lo praticano.
Dello stesso avviso è il Comune di Castiglione del Lago, già nel 2022 nominato Comune Europeo dello Sport e per questo da subito favorevole alla prospettata candidatura d’area. Il comprensorio castiglionese vanta potenzialità sportive importanti legate al tessuto associativo al pari dell’impiantistica e percepisce lo sport come occasione di crescita, formazione, educazione alla socialità e alla condivisione.
Per il Comune di Passignano sul Trasimeno, infine, la sinergia avviata nei mesi scorsi per concretizzare la candidatura che vuole perseguire una missione comune, amplifica l’efficacia delle azioni di ciascun ente. Accendere i riflettori sull’offerta sportiva, in aggiunta, ne esalta le peculiarità positive, a partire dal mondo dell’associazionismo, quotidianamente impegnato nelle attività sociali dedicate ai giovani, passando per le strutture, per arrivare alla divulgazione della cultura di un ambiente tutto da scoprire, anche grazie alla rete sentieristica diffusa nelle maggior parte delle colline.