C’è chi ruba per fame, chi per necessità, chi per vizio. E poi c’è lui, il ladro “goloso”, un personaggio che sembra uscito da una novella moderna, capace di svuotare scaffali come fossero banche, con una predilezione per i piaceri della vita: cioccolato pregiato, profumi di marca, parmigiano stagionato e, perché no, anche dentifrici.
Il protagonista di questa storia è un 37enne di origine eritrea, che ha patteggiato tre anni di carcere davanti al tribunale di Perugia, per una lunga serie di colpi messi a segno tra il 2023 e l’estate 2024. La sua “carriera” di ladro seriale ha toccato l’apice nella notte del 29 giugno 2023, quando, in pieno centro storico, ha preso di mira il negozio “La Perugia del Cioccolato” in piazza IV Novembre.
Secondo la ricostruzione della Procura, l’uomo ha agito con precisione chirurgica: approfittando delle ore notturne e della quiete del centro storico, ha forzato l’ingresso con effrazione ed è entrato nella “fabbrica dei sogni” per ogni goloso che si rispetti.
Una volta dentro, niente casseforti né contanti: il bottino è stato esclusivamente dolciario. Circa 600 euro di cioccolatini, tavolette fondenti, praline artigianali e altri prodotti dal valore più che affettivo. Una razzia silenziosa e calibrata, che il mattino successivo ha lasciato il proprietario senza parole e senza cioccolato.
“Gli scaffali erano svuotati come dopo Natale,” ha raccontato il negoziante. “Ma non era stata una corsa all’acquisto… era una vera incursione.”
Il furto nella boutique del cacao è solo la punta dell’iceberg. Il 37enne, secondo gli atti dell’inchiesta, aveva messo nel mirino almeno 25 attività commerciali, tra cui supermercati, farmacie, parafarmacie e alberghi. Un vero tour cittadino della cleptomania, con un gusto piuttosto eterogeneo.
“Si può dire che aveva una lista della spesa… molto creativa,” ha ironizzato un investigatore.
Tra gli episodi più bizzarri:
400 euro di creme di bellezza sottratte dalla Farmacia Pallante
Profumi Calvin Klein rubati da Acqua & Sapone
Confezioni di Parmigiano Reggiano sparite dalla Conad
Bottiglie di superalcolici portate via dal Pam
Dentifrici sottratti da un negozio cinese
E perfino tubetti di crema per il viso prelevati con gusto quasi estetico dalla Farmacia Bolli
Come dimenticare il tentativo fallito alla Pasticceria dell’Accademia, dove il ladro – forse indeciso tra una millefoglie e una diplomatica – non è riuscito nemmeno ad aprire la porta.
Nel suo “carrello della spesa” anche oggetti tecnologici di dubbia provenienza, come rasoi elettrici Philips e Remington, lattine di olio Farchioni e perfino una powerbank, probabilmente utile per ricaricare lo smartphone tra un colpo e l’altro.
Il tutto è stato inquadrato dalla Procura come un mix letale di furti aggravati, rapina impropria – in un caso ha anche usato violenza contro il titolare di una parafarmacia – e ricettazione di beni rubati.
Il ladro era diventato talmente attivo da costringere diverse attività a modificare gli orari di apertura, installare nuovi sistemi di allarme o, in alcuni casi, a dormire direttamente nei locali.
Il 37enne, difeso nel procedimento dall’avvocato Luisa Manini, ha scelto la via del patteggiamento, accettando una condanna a tre anni di reclusione.
L’uomo non è nuovo alle aule giudiziarie: già noto alle forze dell’ordine per reati contro il patrimonio, aveva mostrato un certo interesse per il mondo dei beni di consumo, con una predilezione evidente per l’agroalimentare e la cosmetica.
“Avremmo capito un Rolex, ma il burrocacao alla mandorla ci ha spiazzati”, ha scherzato un operatore di polizia.
Secondo quanto emerso, non agiva con complici, né apparteneva a una rete organizzata: i colpi erano solitari, rapidi e mirati, spesso portati a termine senza particolare danno strutturale, ma con grande abilità nel selezionare merce di valore.
Quella del ladro goloso non è solo una storia giudiziaria, ma anche un racconto quasi surreale, dove l’ironia si mescola al disagio sociale, e i furti di cioccolata diventano parabole moderne sui bisogni, i limiti e le scelte.
“Se proprio doveva rubare, almeno aveva buon gusto,” ha commentato un passante davanti alla vetrina finalmente rifornita de “La Perugia del Cioccolato”. “Ora ci aspettiamo che esca un film: Furti e Fondenti – La storia del bandito del cacao.”
E chissà che un giorno, a pena scontata, il 37enne non decida di cambiare vita e aprire davvero una cioccolateria. Magari legalmente stavolta.