Ce l’hanno con il segretario del Partito democratico dell’Umbria, in materia trasporto pubblico scolastico, le ragazze e i ragazzi di Azione Universitaria e Gioventù nazionale. O meglio, hanno qualcosa da ridire in merito alle recenti dichiarazioni del consigliere regionale Tommaso Bori sui social. “Riteniamo doveroso fare alcune necessarie precisazioni per correggere le inesattezze riportate nel suo recente post“ affermano, infatti, in una nota congiunta i giovani dell’area di centrodestra.
AU e GN contro Bori: “No campagna elettorale sulla pelle degli studenti”
“Innanzitutto – spiegano Azione Universitaria e Gioventù Nazionale, prendendo in esame le dichiarazioni del segretario umbro del Pd – è importante chiarire che Busitalia ha già introdotto la possibilità di rateizzare gli abbonamenti attraverso il nuovo metodo di pagamento Scalapay“.
“E ciò è avvenuto anche grazie – ci tengono, a questo proposito, a precisare – alle costanti interlocuzioni avvenute fra i rappresentanti di Azione Universitaria e Gioventù Nazionale, le istituzioni regionali e Busitalia stessa”. “Per quanto riguarda i costi degli abbonamenti – aggiungono – il consigliere Bori ha sostenuto che quelli degli studenti umbri siano tra i più elevati d’Italia, dimenticandosi forse di menzionare le agevolazioni recentemente introdotte“.
Azione Universitaria e Gioventù nazionale, pertanto, ricordano come “solo con l’attuale governo regionale di centrodestra si sia giunti alla suddivisione delle tariffe in base al reddito degli studenti“. Alla luce di queste considerazioni, dunque, “risulta evidente che le affermazioni di Tommaso Bori – concludono AU e GN – non riflettano la situazione attuale del trasporto pubblico scolastico in Umbria, e ancor più grave, non è ammissibile che venga fatta campagna elettorale sulla pelle degli studenti“.
Bori sul trasporto pubblico scolastico: “Non esiste diritto allo studio senza diritto alla mobilità”
A scatenare la reazione di Azione Universitaria e Gioventù Nazionale sono le recenti dichiarazioni sui social media di Tommaso Bori, in materia di trasporto pubblico scolastico. “Non esiste diritto allo studio senza diritto alla mobilità” dichiara, in un post, il segretario regionale del Partito democratico.
“Lo studio, la formazione e l’istruzione – scrive il consigliere Bori – costituiscono un diritto che non può essere menomato dai disservizi relativi al trasporto pubblico, dai costi sempre in aumento o da mancate comunicazioni o decisioni”. “Solo nel capoluogo – illustra, nel dettaglio, il segretario regionale del Partito democratico – l’abbonamento per gli studenti risulta essere il più costoso d’Italia, stando a quasi 300 euro per la tariffa urbana e oltre 400 per quella extraurbana. E ad oggi non risulta nemmeno confermata la possibilità di rateizzare questo esoso importo“.
“La questione delle scuole superiori – prosegue, quindi, il segretario dem per l’Umbria – sarebbe risolvibile se ci fosse la volontà, come richiesto più volte dalle associazioni studentesche, di allineare le tariffe per gli studenti a quelle per gli universitari“. Un allineamento che Bori reputa essere ancora più urgente “soprattutto in un contesto in cui – descrive – per via della conformazione geografica dell’Umbria, gli istituti superiori sono spesso distribuiti in centri urbani distanti dai più piccoli comuni. A questo quadro si aggiunge il fatto che gli orari scolastici di Busitalia partiranno dall’11 settembre, quando invece le lezioni delle scuole riprenderanno già dal 9″.
“Abbiamo quindi presentato – rende noto, allora, Tommaso Bori – un’interrogazione per fare chiarezza su questi punti, ben consapevoli, purtroppo, che tutta la legislatura è trascorsa con i nostri appelli, le nostre richieste e i nostri atti sul tema, sempre completamente ignorati. Un’ingiustizia non nei nostri confronti, ma delle famiglie che si trovano in difficoltà e alle prese con questi ritardi”.
Trasporto pubblico scolastico, quanto costa davvero in Umbria
Per l’anno accademico 2023\2024, gli studenti universitari, degli istituti AFAM (come Accademia di Belle Arti e Conservatori), e i dottorandi possono usufruire del Pass TPL Umbria-UniPg al costo di 60 euro. Questo abbonamento consente viaggi illimitati su autobus urbani ed extraurbani, la linea ferroviaria regionale (Sansepolcro – Perugia – Terni), il Minimetrò di Perugia e la funicolare di Orvieto. Con il Bonus Trasporti, molti studenti ottengono questo abbonamento gratuitamente.
In alcune città umbre, come Perugia, i costi per gli abbonamenti urbani sono più elevati rispetto alla media nazionale, con tariffe che raggiungono i 300 euro per il servizio urbano e oltre 400 euro per l’extraurbano. Tuttavia, grazie al Pass TPL Umbria-UniPg, gli studenti accedono a un sistema di trasporti integrato a un prezzo decisamente più basso.