Sono tredici le buste chiuse contenenti offerte per la partecipazione alla gara del trasporto pubblico locale indetta dalla Regione. L’annuncio è arrivato dopo la scadenza dei termini per la presentazione delle domande di partecipazione dal portale telematico alla gara del TPL Umbria.
L’amministratore unico di Umbria Mobilità, Marina Balsamo, e il responsabile unico del procedimento Riccardo Ferrini, hanno comunicato all’assessore regionale ai trasporti Enrico Melassecche che sono pervenute nei termini 13 buste. Si tratta di probabili fornitori che intendono accreditarsi.
Il bando di gara prevede una suddivisione in quattro lotti, Perugia 1, Perugia 2, Spoleto e Terni. Per un valore totale di 749 milioni di euro, 566 dei quali a titolo di corrispettivo, e una durata canonica di 96 mesi, ovvero 8 anni. La prossima settimana si procederà alla nomina della commissione verifica requisiti e successivamente all’apertura delle buste.
Gara del trasporto pubblico locale, l’assessore Melasecche: “Tutto procede regolarmente”
“Le critiche persino feroci di coloro che sostenevano l’impossibilità di partecipare alla gara indetta dalla giunta – secondo l’assessore alla mobilità Enrico Melasecche – riceve una prima parziale risposta nella numerosità dei plichi pervenuti la cui verifica puntuale avverrà comunque quanto prima“.
La gara del TPL, per la sua suddivisione in quattro lotti, era stata profondamente criticata dai sindacati e dall’opposizione. L’amministrazione regionale ha ricordato che il un rinnovamento complessivo del del trasporto pubblico locale è stato sollecitato in modo perentorio dalla Corte dei Conti.
“Non solo – prosegue Melasecche -. Ci giunge anche la risposta da parte dell’Autorità Garante per la Concorrenza che ci aveva chiesto chiarimenti in seguito alla segnalazione presentata da Busitalia sul vincolo di aggiudicazione di un massimo di due lotti su quattro. Una procedura analoga a quanto fatto da altre regioni. Il Garante precisa che la segnalazione stessa è stata archiviata in seguito alle precisazioni fornite da Umbria Mobilità“.
Il tutto fa seguito alla decisione di pochi giorni fa da parte del TAR dell’Umbria che ha respinto la richiesta di sospensiva da parte di Busitalia riguardo alla procedura di gara in corso. Il TAR dell’Umbria aveva respinto la richiesta di sospensiva della gara per il TPL presentata proprio dall’azienda. I giudici amministrativi entreranno direttamente nel merito della questione il prossimo 22 ottobre con una udienza dedicata.
“Il progetto di legislatura di portare a regolarità la gestione del TPL – continua Melasecche – modernizzandolo, sta procedendo regolarmente. Vogliano rendere il TPL più efficiente e proporzionalmente meno dispendioso. Pur garantendo, come ampiamente noto ai sindacati, nessun licenziamento, grazie alla clausola sociale rafforzata. Oltre alla certezza del contratto collettivo degli autoferrotranvieri ed il contratto integrativo aziendale“.
Eredità pesante nella gestione del sistema pubblico di mobilità: col nuovo sistema si cercano nuovi equilibri
La clausola di salvaguardia è stata inserita nel bando di gara e costituisce, pertanto, un elemento inamovibile. In aggiunta – fanno sapere dalla Regione – gli atti di gara prevederanno che ogni offerente potrà impegnarsi ad estendere la durata della clausola sociale oltre il minimo di legge. E questo sarà valutato all’interno del punteggio di gara.
“Sono stato attaccato anche sotto l’aspetto personale e politico – conclude l’assessore regionale alla mobilità –. Ma l’eredità di cui nel 2019 la giunta Tesei si è dovuta far carico, che produceva una marea di debiti e ben poca efficienza, non poteva più gravare sulla intera collettività regionale. Ci auguriamo che prevalgano sempre gli interessi generali che abbiamo sempre perseguito con serietà e tenacia su quelli pur legittimi aziendali o personali. Tutti gli umbri avranno da questa piccola rivoluzione copernicana indubbi vantaggi. perché riteniamo il servizio di TPL fra quelli essenziali. che viene peraltro incontro alle fasce meno abbienti della popolazione“.
La gara divisa in quattro lotti, prevede l’affidamento dei servizi di trasporto pubblico locale su gomma, urbani ed extraurbani. Ma anche quelli di mobilità alternativa (scale mobili, ascensori urbani), funicolare di Orvieto, navigazione sul Trasimeno).