25 Feb, 2025 - 18:17

Trasimeno, -154 cm e moria di pesci: il lago si svuota, la burocrazia annaspa

Trasimeno, -154 cm e moria di pesci: il lago si svuota, la burocrazia annaspa

Il lago Trasimeno continua a perdere centimetri e pazienza. Il livello idrometrico è sprofondato a -154 centimetri, un'emorragia di 14 centimetri in un anno. Durante il dibattito in Assemblea legislativa, Cristian Betti ha alzato la voce, mettendo sul tavolo l'allarme per un bacino sempre più malconcio e le sue ricadute su economia e ambiente.

Nell’arena del dibattito, la Giunta regionale è finita sotto il microscopio per la DGR n.101 del 12 febbraio 2025. Betti ha preteso risposte nette: quando partiranno gli interventi, dove finiranno i soldi del decreto Emergenze e che tipo di gioco di squadra si sta costruendo con Toscana e Governo per mettere un freno alla crisi idrica.

Investimenti privati in difficoltà nelle isole

Le isole del Trasimeno, un tempo fiori all'occhiello di investimenti privati, oggi arrancano come barche senza remi. Le attività economiche legate al lago fanno i conti con un futuro nebbioso e il rischio di affondare è più concreto che mai. Per Betti, è il momento di tirare fuori gli stivali di gomma e mettere in campo misure straordinarie per evitare che la situazione precipiti definitivamente.

L’assessore Simona Meloni ha annunciato che la Regione ha acceso i motori per ottenere fondi freschi dal Commissario straordinario nazionale, spingendo per un milione di euro destinati a interventi rapidi. Dragaggi, ripristino delle sponde e azioni concrete per arginare la crisi: il menù è servito, ma resta da vedere quanto sarà efficace. Intanto, il dialogo con l’assessora toscana all’agricoltura è stato aperto per una strategia condivisa che metta in sicurezza il bacino.

Questa settimana andrà in scena un vertice tra Umbria e Toscana per decidere il destino delle acque di Montedoglio. L’Università di Perugia ha dato il via libera alla compatibilità della diga con il lago, ora si tratta di capire se le istituzioni saranno capaci di trasformare le parole in fatti concreti.

La strategia della Giunta per contrastare l’emergenza

Per arginare il tracollo del Trasimeno, la Giunta regionale ha messo su carta un piano d’azione per contrastare la crisi idrica e ambientale. Sulla scrivania degli assessori Simona Meloni e Thomas De Luca è comparsa un’informativa che fotografa il disastro e suggerisce interventi mirati. Tra le soluzioni in cantiere: convogliamento di acque fresche, dragaggi, lotta senza quartiere alle chironomidi e misure a sostegno dell’economia locale che, senza il lago, rischia di restare a secco.

Sul fronte scientifico, la Regione ha chiamato in causa l’Università per verificare la compatibilità delle acque della diga con quelle del bacino e per studiare metodi efficaci per tenere sotto controllo le infestazioni. Meloni ha lasciato intendere che alcune restrizioni sui periodi d’intervento potrebbero essere allentate, permettendo lavori anche nei mesi solitamente vietati.

Intanto, la cronaca ambientale racconta di nuovi inquietanti ritrovamenti: sponde disseminate di pesci morti, una vera e propria carneficina acquatica che ha raggiunto l’apice il 25 febbraio, quando numerosi esemplari sono stati rinvenuti senza vita in una piscinetta naturale vicino alla riva. Immagini social alla mano, la scena ha scatenato un’ondata di indignazione, riportando alla memoria episodi simili di qualche anno fa.

Necessari interventi su sponde e navigabilità

L'assessora Simona Meloni ha ribadito che non si può più temporeggiare: il lago va ripulito e reso di nuovo navigabile, perché senza manutenzione adeguata il rischio è di trasformare il Trasimeno in una pozzanghera stagnante. Tra le priorità, via i sedimenti che soffocano le sponde e dragaggi mirati per restituire vitalità alle isole, cuore pulsante della zona con un mix di proprietà pubbliche e private. Nel pacchetto di misure si inserisce anche un accordo programmatico, oltre alla corsa contro il tempo per attivare le procedure necessarie a sbloccare le condutture da Montedoglio.

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Francesca Secci
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