Dopo il grande successo delle scorse edizioni, ecco anche il terzo appuntamento. Il Comune di Magione ha infatti pubblicato il bando per il “Concorso Nazionale del Fumetto e Illustrazione del Trasimeno” legato al festival Trasimeno Fumetto che quest’anno avrà come tema “Divine acque”. Il concorso proporrà ai fumettisti e illustratori di produrre opere che si ispireranno a questo universo.

Trasimeno Fumetto, a chi è rivolto il concorso?

Potranno partecipare gratuitamente tutti i fumettisti e gli illustratori professionisti ed esordienti. Sono due le categorie ammesse: Categoria fumettisti e illustratori. Per li primi è richiesto un minimo di tre tavole, mentre per gli illustratori un minimo di tre illustrazioni legate tra loro da un filo narrativo. È permessa qualsiasi tecnica manuale e cioè acquerello, carboncino, retini e di disegno digitale.

Le opere presentate dovranno essere ovviamente inedite e verranno poi giudicate da una giuria di esperti del settore tra giornalisti, fumettisti, critici e scrittori. Si determineranno quindi due classifiche, una per categoria basate su sensibilità artistica, umana e critica in considerazione della qualità del lavoro, dei valori dei contenuti e delle emozioni suscitate.

Le premiazioni dei vincitori si terranno a San Feliciano in occasione della manifestazione Trasimeno Fumetto, prevista nei giorni 25-26 e 27 aprile 2025. Le opere/lavori, dovranno pervenire entro e non oltre le 12 del 28 febbraio 2025 alla mail [email protected].

Trasimeno Fumetto, ecco la giuria

Tutti i partecipanti presenti alla premiazione avranno la possibilità di incontrare i giurati in una “clinic del fumetto” durante la quale verranno analizzati e commentati i lavori presentati. La giuria presieduta da Marco Cannavo è composta poi da Lucia Baldassarri, Silvia Vecchini, Moreno Chiacchiera, Francesco Siena (Sudario Brando), Francesco Gaggia e Vanni Ruggeri.

Il fumetto in Italia

In Italia i primi fumetti nascono all’inizio del 900, quando grazie all’idea di creare un giornale per i più piccoli, nacque il Corriere dei Piccoli, all’interno del quale venivano pubblicate pagine di fumetti importati dall’America e dove mossero i primi passi disegnatori del calibro di Attilio Mussino (creatore di Bilbolbul) e Sergio Tofano, che inventò il famosissimo Signor Bonaventura.

Nel secondo dopoguerra inizia a svilupparsi il fumetto seriale (1948), con le storie del celebre Tex Willer creato da Gian Luigi Bonelli e pubblicato ancora oggi. Tex è un ranger, un rappresentante della legge. Si distingue per il suo sangue freddo, il suo coraggio. Sempre pronto a difendere chi è nel giusto, indipendentemente dal colore della pelle. Qualche anno dopo (1962) esce Diabolik, spietato ladro, creato dalle sorelle Angela e Giuliana Giussani e precursore della produzione “gialla” e primo a uscire in un formato (12 X 17 cm) studiato apposta per essere comodo da tenere in tasca e da portare dappertutto: anche in viaggio.

Nel 1965 ecco un’altra bella novità: la rivista Linus che parte traducendo fumetti soprattutto americani (Peanuts, Beetle Bailey, Calvin & Hobbes). Si impone subito come la maggiore testata di fumetti nazionale. Presenta al suo interno articoli di attualità e giornalismo e proprio per questo inizia a presentare giovani illustratori e vignettisti italiani, alcuni dei quali diventano vere celebrità, come Andrea Pazienza.

E Topolino? Esordì in Italia nel 1930, sul’Illustrazione del Popolo, supplemento della Gazzetta del Popolo. Nel 1937 i diritti del settimanale Topolino vengono ceduti dalla casa editrice Nerbini alla Mondadori, facendo crescere ulteriormente il mercato di quest’ultima, soprattutto quando Topolino fu l’unico fumetto americano a non subire la censura fascista.

Lucca comics, la mostra più importante d’Italia

In Italia, la capitale del fumetto è la città di Lucca, con il celebre Lucca comics and games. E’ considerata la fiera del fumetto più importante non solo nel nostro paese, ma anche in Europa, oltre che la seconda al mondo, dopo il Comiket.