Le elezioni regionali si avvicinano e in riva al lago Trasimeno è tempo di polemiche. E di rinnovate tensioni sulle soluzioni da trovare per i problemi del bacino, alle prese con la crisi idrica. Da una parte c’è l’Unione dei Comuni del Trasimeno, che ha nominato presidente il Dem Sandro Pasquali. Dall’altra le segreterie regionali di Lega, Fratelli d’Italia, Forza Italia e UmbriaCivica, che scendono in campo per stoppare sul nascere l’iniziativa politica del centrosinistra sul destino del lago.
“Chiedo immediatamente un incontro – scrive Pasquali all’indomani della sua nomina –. Servono risorse, servono nuove capacità, serve un Commissario Straordinario che gestisca i lavori sul Trasimeno che in fase emergenziale superi i vincoli che ci tengono bloccati“.
Il presidente dell’unione dei Comuni vuole incontrare praticamente tutti. Dalla Presidente del Consiglio Giorgia Meloni alla Presidente della Regione Donatella Tesei. Dalla Presidente della Provincia Stefania Proietti (ora candidata del Patto Avanti) ai parlamentari Umbri. Fino agli europarlamentari umbri ed eletti in Umbria.
Il centrodestra, allora, va sulle barricate. E, in una nota congiunta, le segreterie regionali di Lega, Fratelli d’Italia, Forza Italia e UmbriaCivica attaccano il sindaco piddino di Castiglione del Lago. “Dopo decenni di immobilismo – scrivono – grazie all’attuale Giunta regionale si stanno finalmente affrontando questioni determinanti alla salvaguardia e al rilancio del lago Trasimeno“.
Trasimeno ed elezioni, scontro politico destinato all’escalation anche in vista del voto
Il comunicato congiunto dei partiti di centrodestra non è casuale. Perché lo scontro tra le due coalizioni e i loro amministratori, in vista delle elezioni regionali, sembra destinato all’escalation.
“Prendiamo atto della nota del presidente dell’Unione dei Comuni del Trasimeno, Sandro Pasquali – spiegano i partiti – nella quale si chiede un necessario e indispensabile tavolo politico. Per l’individuazione di quello che viene definito un percorso condiviso che affronti in maniera multidisciplinare la grave situazione idrica del lago Trasimeno. Si fa presente che la presidente Tesei già lo scorso luglio ha richiesto al Governo la nomina di un commissario straordinario del lago Trasimeno, con poteri speciali ed apposita dotazione finanziaria, dando anche la disponibilità a ricoprire il ruolo. Inoltre, sono in corso interlocuzioni costanti con il Governo per valutare ulteriori strategie volte a garantire interventi emergenziali, pianificare una serie di azioni programmatiche e dar corso alle manutenzioni, anche attraverso una dotazione di fondi straordinaria, consentendo quindi finalmente la soluzione degli antichi problemi“.
Le segreterie regionali di Lega, Fratelli d’Italia, Forza Italia e UmbriaCivica ricordano la chiusura delle paratoie del Moiano, che prima portavano acqua al lago di Chiusi. Mentre ora viene condotta al Trasimeno. E ancora, i sei milioni di euro di contributi regionali per il progetto integrato Tevere-Trasimeno per il rifacimento del pontile di Tuoro e del lungolago di Passignano.
“Poi c’è l’impegno che stiamo portando avanti per l’utilizzo dell’acqua della diga di Montedoglio – affermano ancora -. Senza contare i 2,5 milioni di euro che la Regione Umbria ha destinato nel 2020 a favore dell’Unione dei Comuni del Trasimeno per interventi di dragaggio, lavori che a distanza di quattro anni sono ancora lontani dall’essere realizzati“.
Centrodestra: “Sinergia già avviata col Governo”. L’Unione dei Comuni: “Coinvolgere i territori”
“Vista la sinergia già avviata con il Governo, la proposta dell’Unione dei Comuni appare non pertinente – concludono i segretari dei partiti di centrodestra -. Se non squisitamente propagandistica e guarda caso arriva solo a pochi mesi dal voto per le elezioni regionali. In ogni caso, confidiamo nel supporto istituzionale e fattivo dei Comuni del lago e degli altri enti interessati rispetto alle strategie messe in campo dalla Regione Umbria, con l’obiettivo di rafforzare le iniziative già intraprese“.
La risposta di Pasquali, già contenuta nella sua nota originale, è quella di un rilancio della richiesta di partecipazione per i Comuni del lago.
“Ci sono piani di sviluppo sul Trasimeno unito – afferma – risorse e strategie d’area. Se i nostri otto Comuni viaggiano insieme e forti, avranno risorse per nuove infrastrutture per evitare un Trasimeno a due velocità, nuovi servizi, e soprattutto ci sarà la capacità di contare in Umbria ed in Italia, non separatamente ma tutti insieme“.