23 Jun, 2025 - 12:30

Trasimeno, catturati 5 milioni di chironomidi in un mese: la Regione punta sull’Isola B per tutelare salute e turismo

Trasimeno, catturati 5 milioni di chironomidi in un mese: la Regione punta sull’Isola B per tutelare salute e turismo

Cinque milioni di chironomidi eliminati dal cuore del lago Trasimeno in un solo mese. Un risultato straordinario che non arriva per caso, ma è frutto di un'azione mirata e innovativa messa in campo da Regione Umbria e Usl Umbria 1 con il supporto scientifico dell’Università degli Studi di Perugia. Al centro dell’intervento, l’Isola B, una piattaforma galleggiante operativa dallo scorso 19 maggio, concepita per la cattura selettiva di questi piccoli insetti alati che, ogni estate, mettono a dura prova la qualità della vita di residenti, operatori turistici e visitatori.

Il dato è stato diffuso in questi giorni dal Dipartimento di Biologia Cellulare e Molecolare dell’ateneo perugino, sulla base delle analisi effettuate dalla Laika Lab Srl, azienda incaricata della fornitura e manutenzione del sistema. Il bilancio parla chiaro: circa 200mila esemplari catturati al giorno, con una media che tiene conto anche dei momenti di fermo dovuti a condizioni meteo sfavorevoli (vento sopra i 10 nodi).

I chironomidi: cosa sono e perché rappresentano un problema ambientale e sanitario

I chironomidi sono insetti simili a zanzare ma non pungono. Sembrerebbero innocui, ma non lo sono: in ambienti eutrofizzati come alcune aree del Trasimeno, le loro popolazioni crescono in modo esponenziale, causando problemi di tipo igienico-sanitario, ambientale e logistico. Le loro carcasse imbrattano superfici, creano disagi alla viabilità, possono generare reazioni allergiche e compromettere la vivibilità delle aree turistiche, oltre che nuocere all’immagine del territorio. Si pensi che, in casi estremi, come accaduto nella laguna di Venezia, le loro larve possono raggiungere le 15.000 unità per metro quadro, con sciami in volo alti anche 40 metri.

La cattura dei chironomidi in questa fase rappresenta la sottrazione di almeno 3 milioni di femmine, ciascuna potenzialmente in grado di deporre circa 400 uova e di generare almeno tre nuove generazioni durante l’estate” ha spiegato Alessandro Maria Di Giulio, responsabile del servizio controllo organismi infestanti dell’Usl Umbria 1. Un’operazione quindi non solo di contenimento, ma anche di prevenzione ambientale su larga scala.

Isola B: tecnologia e sostenibilità al servizio del Trasimeno

L’Isola B non è solo una trappola galleggiante: è un concentrato di tecnologia ambientale. Autonoma, alimentata da impianti fotovoltaici con batterie d’accumulo, è stata progettata per operare a lungo e senza impatti negativi sull’ecosistema del lago. Il sistema aspira e cattura selettivamente gli insetti direttamente dalla superficie acquatica, contribuendo a ridurre la pressione sulle zone costiere, quelle maggiormente frequentate in estate.

L’intervento si inserisce nella più ampia strategia regionale “One Health”, che riconosce l’interconnessione tra ambiente, salute umana e animale. “Questo approccio innovativo mira a includere la promozione della salute in tutti i settori decisionali - ambiente, mobilità, agricoltura, urbanistica - e sarà ulteriormente rafforzato nel prossimo Piano Socio-Sanitario Regionale” ha dichiarato Salvatore Macrì, responsabile del servizio prevenzione regionale.

Finanziato dal Piano nazionale per gli investimenti complementari all’interno del programma “Salute, ambiente, biodiversità e clima”, il progetto rappresenta un esempio virtuoso di politica integrata per la tutela del territorio. E i risultati, almeno per ora, sembrano confermare la validità dell’azione.

Prossimi passi: monitoraggio continuo e strategia a lungo termine

Dall’Università di Perugia sono attesi ora dati più dettagliati sulla composizione degli sciami catturati - con particolare attenzione al rapporto tra maschi e femmine - e sull’evoluzione della popolazione nelle settimane più calde. Sarà il termometro di un’operazione che, se confermerà la sua efficacia, potrà diventare strutturale nella gestione del lago Trasimeno, oggi sempre più chiamato a conciliare sostenibilità ambientale, attrattività turistica e qualità della vita.

Nel frattempo, Regione e Usl ribadiscono la volontà di proseguire su questa strada. L’estate è appena cominciata, ma l’obiettivo è già settembre: evitare nuove invasioni di chironomidi e preservare il Trasimeno come risorsa naturale, economica e sociale da valorizzare, non da subire.

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Federico Zacaglioni
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