L’Umbria segna un passo avanti significativo nella trasformazione digitale, superando per la prima volta la media nazionale. Rimangono evidenti divari a livello territoriale ma a livello complessivo si è finalmente giunti a un buon livello di avanzamento. La digitalizzazione della regione è guidata principalmente dalle città di Todi e Perugia, che emergono come modelli di innovazione tecnologica in Umbria. Secondo la rivista Geosmartmagazine, voce della società 5.0, queste due città sono infatti tra le più avanzate in Italia nel percorso verso le smart cities. Il merito è da attribuirsi principalmente all’adozione di piattaforme digital twin e ad altre tecnologie avanzate.
Todi e Perugia, le città più sviluppate per quanto riguarda la trasformazione digitale in Umbria
Il cuore della trasformazione digitale di Todi e Perugia risiede nell’implementazione delle piattaforme digital twin. Questi strumenti sono fondamentali per l’elaborazione di grandi quantità di dati raccolti quotidianamente e permettono di offrire una gestione efficiente e un’analisi dettagliata delle dinamiche urbane sia in tempo reale che a lungo termine. Molti comuni italiani stanno adottando tali sistemi per migliorare la governance basata su dati accurati e per approfondire la conoscenza del territorio.
Il Comune di Todi, grazie a una specifica misura del Pnnr, ha recentemente adottato la piattaforma WiseTown. Questa iniziativa è volta a dotare l’amministrazione di strumenti avanzati per la visualizzazione e il monitoraggio delle questioni strategiche per il governo del territorio. Tra le prime applicazioni accessibili ci sono le dashboard urbane, che forniscono dati dettagliati su vari aspetti della vita cittadina. Una delle prime dashboard implementate riguarda il benessere sociale. Questo strumento permette infatti di accedere a informazioni dettagliate sulla distribuzione demografica della popolazione, segmentata per bambini, giovani, anziani e stranieri. Dati che non solo illustrano la distribuzione demografica, ma offrono anche indicazioni sulle diverse esigenze delle varie categorie sociali, facilitando una pianificazione mirata delle risorse.
Un’altra dashboard di rilievo è quella dedicata al verde urbano. Essa fornisce dati dettagliati sulla densità e distribuzione di tutti gli spazi verdi, come parchi, giardini e viali alberati. L’analisi mostra anche la disponibilità e la distribuzione di questi spazi per ogni abitante, con un’attenzione particolare alle categorie più vulnerabili. Grazie all’uso di tecnologie satellitari, l’analisi del verde urbano è sia quantitativa che qualitativa: permette cioè di monitorare lo stato di salute della vegetazione attraverso indici come l’NDVI. Ma calcola anche automaticamente i dati sulla distribuzione del consumo del suolo, includendo la superficie media per residente e il rapporto tra il suolo consumato e il numero di bambini.
Umbria in prima linea nella digitalizzazione
L’adozione di queste piattaforme comporta numerosi vantaggi per i comuni umbri e italiani tutti. Tra questi, in primis l’ottimizzazione delle risorse e l’efficientamento dei servizi, ma anche una pianificazione urbana basata su dati reali e una maggiore attenzione alle esigenze dei cittadini e del territorio. La trasformazione digitale, quindi, non solo modernizza l’amministrazione, ma migliora anche la qualità della vita dei residenti, rendendo le città più sostenibili e vivibili.
L’Umbria fa un significativo passo avanti nella digitalizzazione delle imprese, superando per la prima volta la media nazionale. Secondo il “Barometro dell’economia territoriale” del Centro Studi delle Camere di Commercio “Guglielmo Tagliacarne”, infatti, la provincia di Perugia guida questa crescita con un miglioramento più marcato rispetto a quella di Terni. Nel 2023 il capoluogo è passato dal 60° al 14° posto nella graduatoria provinciale del livello medio di digitalizzazione delle imprese, con un punteggio di 2,55 su una scala da 0 a 4. Terni, seppur migliorando dal 96° al 74° posto, rimane al di sotto della media nazionale.
Anche per quanto riguarda il livello di maturità digitale delle persone, entrambe le province umbre si trovano sopra la media italiana: Perugia e Terni al 27° posto della graduatoria nazionale, entrambe con un punteggio di 0,61 su una scala da 0 a 1. Tuttavia, su altri quattro indicatori chiave, ambedue le città restano sotto la media nazionale. Ad esempio Perugia si trova al 72° e Terni al 101° posto per la capacità di utilizzare linguaggi e metodi matematici e informatici.
La Camera di Commercio dell’Umbria, con il suo Punto Impresa Digitale (Pid), continua però a promuovere la digitalizzazione e la transizione ecologica delle imprese locali. E lo fa attraverso l’offerta di servizi di assessment, agevolazioni finanziarie e attività di formazione per le micro, piccole e medie imprese. Inoltre, ha lanciato iniziative per migliorare la sicurezza informatica e la presenza online delle aziende umbre.