Il Transfem Pride sta per arrivare a Terni. La data della manifestazione per ribadire l’orgoglio e l’appartenenza della comunità LGBTIQ+ è il prossimo 25 maggio. In preparazione dell’evento, è stato promosso un ricco calendario di appuntamenti aperti a tutta la cittadinanza. Ne abbiamo parlato con Luca Montali, presidente di Esedomani Terni, l’associazione che coordina il comitato promotore dell’evento formato a sua volta da altre associazioni.

Partiamo dal linguaggio. Che cosa significa parlare di transfemminismo?

Il transfemminismo è l’evoluzione del femminismo, che include anche il movimento transessuale, ma non solo perché abbraccia ogni specificità presente all’interno della società. Parliamo di tutte quelle persone che vengono messe ai margini dal patriarcato. Il transfemminismo è l’antitesi del patriarcato, che non è il matriarcato ma il transfemminismo“.

Tradizionalmente il mese del Pride è giugno, per onorare i moti dello Stonewall del 1969, considerati come il primo vero Pride della storia. Quest’anno avete anticipato, come mai?

Il Transfem Terni Pride rientra nell’organizzazione dell’Umbria Pride, dove ci sono diverse associazioni. Il comitato formato dagli esponenti delle diverse associazioni ha deciso di realizzare Umbria Pride il prossimo primo giugno, perché vogliamo essere incisivi per quanto riguarda le prossime elezioni. Vogliamo cercare di indirizzare il voto degli elettori verso forze politiche che hanno dimostrato di essere vicine al nostro movimento“.

Tornando alla politica, già lo scorso anno al Roma Pride c’erano state delle polemiche quando la Regione Lazio aveva revocato il patrocinio alla manifestazione. L’anno scorso a Terni il Comune aveva dato il patrocinio al Pride, un patrocinio che venne anche difeso dall’Amministrazione. Il vicesindaco Corridore partecipò. Quest’anno invece avete deciso di non chiedere il patrocinio, un posizione che il sindaco Bandecchi ha definito “divisiva”. Voi come vi pronunciate?

A breve uscirà un comunicato specifico. Dopo il post su Instagram di Bandecchi, Corridore ha diffuso un post attaccando me personalmente, dicendo che ero io a non aver chiesto il patrocinio, quando invece la scelta è stata condivisa tra tutte le associazioni. Abbiamo fatto diverse riunioni in merito alla richiesta per arrivare a questa decisione. Una decisione democratica da parte delle associazioni che compongono il comitato, qualcuno era favorevole alla richiesta e qualcun altro no. In questo anno di Amministrazione Bandecchi, ha continuato a usare toni sessisti, machisti, omofobi, un linguaggio inopportuno e inadeguato. Abbiamo deciso di non chiedere il patrocinio anche per il suo atteggiamento nei confronti delle istituzioni, utilizzate in maniera inopportuna, assumendo comportamenti violenti anche all’interno del Consiglio Comunale e reiterandoli. Il Pride nasce anche per contrastare fenomeni come la violenza di genere, la misoginia, per questo ci sembrava un controsenso chiederlo“.

Transfem Pride Terni, la replica del vicesindaco Corridore ai microfoni di Tag24 Umbria

Per dovere di cronaca riportiamo, anche per completezza, la replica che il vicesindaco di Terni Riccardo Corridore ha rilasciato ai microfoni di Tag24 Umbria: “Lo scorso anno, per la prima volta perché la precedente Amministrazione di centrodestra non aveva concesso il patrocino, io personalmente, concordandolo con il sindaco, sottoscrissi la concessione di patrocinio all’Associazione Esedomani Terni. Partecipai alla manifestazione indossando la fascia tricolore. Da lì iniziò un percorso di dialogo che culminò nella Festa dell’Alternativa dove Esedomani prese uno stand che gli mettemmo a disposizione. Montali in quell’occasione partecipò a un incontro pubblico sull’inclusione e le politiche sociali. In occasione della manifestazione che avvenne in concomitanza del nostro congresso programmatico di gennaio (la manifestazione “Bandecchi non ci rappresenta” di sabato 27 gennaio ndr) Montali prese il microfono dicendone di tutti colori contro la nostra Amministrazione. Montali con noi non ha mai manifestato nessuna avversione, ma anzi sempre una collaborazione, poi col microfono in mano ha sparato a zero nei confronti di Bandecchi. A ciò, ha fatto seguito la scelta di non richiedere il patrocinio. Noi siamo per la politica dell’inclusione, l’altro ieri il sindaco Bandecchi ha nominato coordinatore nazionale per le politiche del popolo arcobaleno, Gianluca Di Liberti, capolista di Alternativa Popolare di Livorno. Montali adesso parla di una scelta democratica, gli vorrei chiedere se quando attaccò l’Amministrazione Bandecchi in occasione della manifestazione, avesse fatto una riunione programmatica. Montali è stato candidato con il PD e quindi sta agendo in modo strumentale. Noi porteremo avanti la battaglia per i diritti di queste categorie perché ne siamo fermamente convinti. A Terni per noi Luca Montali non è un interlocutore“.