Il sabato appena trascorso ha lasciato un segno indelebile sulle strade dell’Umbria, con una serie di tragici incidenti stradali che hanno provocato morti e feriti, riaccendendo il dibattito sulla sicurezza nel trasporto su strada. Tra i vari episodi, l’incidente più grave è avvenuto a Collestrada, in provincia di Perugia, dove il ribaltamento di un mezzo pesante ha causato la morte di un conducente e il ferimento di un’altra persona. La scena dell’incidente, avvenuto su un tratto stradale particolarmente trafficato, ha sollevato nuovamente questioni fondamentali sulla sicurezza stradale.

Di fronte a queste tragedie, è intervenuto con forza Vittore Fulvi, presidente della FAI Umbria (Federazione degli Autotrasportatori Italiani), richiamando l’attenzione su uno dei temi centrali legati alla sicurezza stradale: la responsabilità condivisa nella filiera del trasporto. Fulvi ha espresso il suo cordoglio per le vittime, ma ha anche sollevato interrogativi sul rispetto delle norme e sulla necessità di un maggiore controllo nella gestione del trasporto merci.

“La sicurezza nel settore dell’autotrasporto è un tema centrale e deve essere affrontato con la massima serietà”, ha dichiarato Fulvi in un comunicato. “Abbiamo bisogno di applicare le leggi esistenti in modo più rigoroso, soprattutto per quanto riguarda la responsabilità condivisa tra committenti e autotrasportatori. Non possiamo permettere che questi tragici incidenti continuino a verificarsi per colpa della negligenza o dell’ignoranza delle regole.”

La responsabilità condivisa deve essere un principio cardine del trasporto su strada

La responsabilità condivisa è un principio chiave nel mondo del trasporto su strada, in cui non solo gli autotrasportatori, ma anche i committenti e tutti i soggetti coinvolti nella filiera, devono assumersi le proprie responsabilità per garantire la sicurezza. Secondo Fulvi, troppo spesso le norme relative a questo concetto vengono ignorate, con conseguenze potenzialmente fatali.

“Non possiamo continuare a fare finta che queste regole non esistano”, ha affermato Fulvi, sottolineando come la mancanza di controllo e la trascuratezza possano portare a tragedie come quella avvenuta a Collestrada. “La sicurezza stradale deve essere una priorità assoluta per tutti gli attori coinvolti, non solo per gli autotrasportatori. Serve un cambiamento culturale che coinvolga ogni segmento della filiera”.

L’incidente a Collestrada, purtroppo, non è stato un caso isolato. Il sabato nero delle strade umbre ha visto una serie di altri incidenti che hanno coinvolto sia mezzi pesanti sia veicoli leggeri, aggravando ulteriormente il bilancio delle vittime. Questo ha portato a una riflessione più ampia sullo stato della sicurezza stradale non solo in Umbria, ma in tutta Italia. Le statistiche dell’INAIL indicano che, ogni giorno, circa tre persone perdono la vita sulle strade italiane, con una percentuale significativa di questi incidenti che coinvolgono mezzi pesanti.

Fulvi richiede applicazione rigorosa del Codice della Strada

“Le vittime della strada sono una tragedia quotidiana”, ha ricordato Fulvi, evidenziando come sia necessario un intervento radicale per ridurre questi numeri allarmanti. La sicurezza stradale non può essere garantita solo con l’introduzione di nuove leggi, ma attraverso un’applicazione rigorosa delle norme già esistenti e una maggiore responsabilizzazione da parte di tutti i soggetti coinvolti nel trasporto.

Il tema della sicurezza stradale è diventato ancora più urgente con la revisione in corso del Codice della Strada, su cui il Ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini sta lavorando. Vittore Fulvi ha colto l’occasione per rivolgere un appello diretto al ministro, chiedendo che la nuova versione del Codice preveda controlli più stringenti e misure efficaci per garantire che le norme siano rispettate.

Fulvi sottolinea come FAI Umbria lavori per evitare nuovi tragici incidenti stradali

“Il Ministro Salvini dovrebbe rendere i controlli più efficaci e vincolanti, in modo che tutti i componenti della filiera del trasporto merci siano chiamati a rispondere delle loro responsabilità”, ha dichiarato Fulvi. L’idea è quella di introdurre sanzioni più severe per chi non rispetta le regole e di rafforzare i meccanismi di verifica, affinché la sicurezza diventi un tema prioritario e non sia più trascurato.

Fulvi ha anche sottolineato come la FAI Umbria stia lavorando attivamente per migliorare le condizioni di lavoro e la sicurezza dei propri membri. Un esempio di questo impegno è stata la recente giornata formativa organizzata in collaborazione con la FILT CGIL Perugia, durante la quale imprenditori del settore hanno discusso i benefici della formazione in materia di sicurezza.

Nonostante gli sforzi della FAI e delle associazioni di settore, Fulvi ha espresso preoccupazione per l’atteggiamento di alcuni committenti, che spesso ignorano le norme o non le rispettano. Questa mancanza di attenzione alla sicurezza stradale non solo mette a rischio la vita degli autotrasportatori, ma aumenta anche il pericolo per tutti gli utenti della strada.

“La sicurezza stradale è una responsabilità collettiva, ha ribadito Fulvi. “Non possiamo continuare a ignorare le regole, perché ogni volta che lo facciamo, rischiamo di perdere vite umane. La sicurezza deve essere una priorità per tutti, dai committenti agli autotrasportatori, alle istituzioni”.

Mentre il Codice della Strada è in fase di revisione, le associazioni di categoria chiedono che le norme esistenti siano applicate in modo più rigoroso e che la sicurezza diventi una priorità per tutti. Solo così sarà possibile garantire strade più sicure evitando tragici incidenti stradali riducendo il numero di vittime.