Il Natale in Umbria è una sinfonia di tradizioni che, anno dopo anno, continuano a regalare emozioni autentiche, radicate in un passato che si fonde con il presente. Tra borghi incantati, paesaggi ricoperti dalla natura e una gastronomia che sa di famiglia e di storia, le festività natalizie in questa terra ricca di cultura si trasformano in un viaggio sensoriale unico.

Ogni angolo dell’Umbria, dal cuore della Valnerina alle colline perugine, si anima di eventi che celebrano il Natale con un calore che solo questa regione sa trasmettere. Dalle celebrazioni religiose alle tradizioni culinarie, passando per antichi mercatini e riti popolari, l’Umbria sa come far vivere la magia delle feste. In questo articolo, vi condurremo alla scoperta delle cinque tradizioni natalizie più emblematiche di questa antica terra, offrendovi un’opportunità unica di immergervi nella sua atmosfera suggestiva e nelle sue più radicate e affascinanti tradizioni.

I “Focaracci”: la tradizione dei Fuochi della Venuta

Tra le tradizioni più suggestive e affascinanti dell’Umbria, spiccano senza dubbio i “focaracci”. Ogni anno, questa tradizione secolare celebra la Traslazione della Santa Casa della Vergine di Nazareth, avvenuta nel 1294, quando, secondo la leggenda locale, angeli sollevarono la sacra costruzione dal suolo e la trasportarono in volo fino a Loreto. Da allora, i fuochi, noti come “focaracci”, vengono accesi per illuminare e disperdere le tenebre e guidare simbolicamente il cammino degli angeli, creando un’atmosfera di profonda suggestione.

Tra i più suggestivi, spicca il Focone di Monteleone, che si accende il 9 dicembre nella piazza medievale del paese, in occasione della vigilia di San Nicola. Questa tradizione richiama un antico miracolo attribuito al santo patrono, che, passando per Monteleone e commosso dalla miseria della sua gente, avrebbe donato del farro per sfamare i poveri. Da quel momento, la coltivazione di questo cereale è diventata un elemento distintivo di Monteleone, perpetuando il legame con la tradizione.

L’Albero da Guinness World Records di Gubbio

Inaugurato per la prima volta nel 1981 e ufficialmente entrato nel Guinness dei primati nel 1991, l’Albero di Natale di Gubbio è senza dubbio una delle meraviglie più straordinarie che l’Umbria possa offrire. Non solo per le sue dimensioni colossali, che gli hanno conferito il titolo di “Albero di Natale più grande del mondo”, ma anche per la straordinaria cornice naturale che lo ospita, un vero e proprio spettacolo di luci che trasforma l’intera città in un’atmosfera incantata e unica.

Ogni anno, il 7 dicembre, l’Albero di Natale prende vita sulle pendici del Monte Ingino, con i suoi 650 metri di altezza e oltre 700 luci, che lo rendono visibile da ogni angolo della cittadina. Questo monumentale simbolo non è solo un orgoglio per i cittadini di Gubbio, ma rappresenta un messaggio universale di speranza, condivisione e comunità, valori intrinsecamente legati allo spirito del Natale. Una tradizione che, anno dopo anno, riesce a suscitare emozioni intense, rendendo Gubbio una meta imperdibile per chi desidera vivere la magia del Natale in un contesto davvero straordinario.

L’installazione della Stella di Miranda

Anche quest’anno, in anticipo rispetto alle edizioni precedenti, il 30 novembre è tornata risplendere la splendida Stella di Miranda, l’evento che ha dato il via alle festività natalizie a Terni. La scelta della data non è casuale: essa coincide simbolicamente con l’apertura della Porta Santa del Giubileo, un evento di grande significato, che ha visto la partecipazione del cardinale Gualtiero Bassetti.

Questa straordinaria installazione, che si estende su una superficie di ben 30.000 metri quadrati, è composta da circa ottanta punti luce, disposti con meticolosa cura lungo il profilo della montagna. Con un diametro di 105 metri e una coda che si estende per ben 350 metri, la Stella di Miranda domina il paesaggio ternano, creando uno spettacolo di luci che incanta ogni anno migliaia di visitatori. Per alimentare questo magnifico scenario, sono necessari circa 9 chilometri di cavi elettrici, che trasformano l’intera area in un palcoscenico di pura magia natalizia.

Spello Splendens

Dal 20 dicembre al 6 gennaio, l’incantevole Spello si trasformerà nel cuore pulsante della musica medievale e degli strumenti a fiato, dando vita alla quindicesima edizione di uno degli eventi più attesi della stagione natalizia: Spello Splendens. Questo magico Festival invita i visitatori a un affascinante viaggio nel tempo, alla riscoperta di tradizioni musicali secolari, guidati dai maestri zampognari e dai virtuosi della cornamusa, che daranno vita a concerti di musica tradizionale, riportando alla luce melodie antiche spesso dimenticate.

Un’opportunità unica per immergersi nelle sonorità del passato e riscoprire l’importanza della musica medievale e tradizionale nel contesto natalizio. Il Festival si propone non solo di celebrare queste melodie storiche, ma anche di valorizzare antichi strumenti – come zampogne, ciaramelle e cornamuse – che nel corso dei secoli hanno avuto un ruolo fondamentale nel rito e nella festa del Natale, e che, oggi, stanno vivendo una lenta ma costante riscoperta.

Il concerto inaugurale, il 3 gennaio, vedrà sul palco gli Enerbia, formazione proveniente dal Nord Italia, che per la seconda volta arricchiranno il Festival con la loro musica tradizionale dell’Appennino delle Quattro Provincie, eseguita con il Piffero e la Musa. Un appuntamento da non perdere per tutti gli amanti delle tradizioni musicali e della cultura popolare.

I presepi viventi a grandezza naturale

I presepi viventi in Umbria sono una tradizione profondamente radicata nella cultura della regione, una pratica che affonda le sue radici nel culto del Santo Patrono e che ogni anno si rinnova con grande partecipazione. Tanto che esiste ormai un vero e proprio calendario, con date e luoghi specifici, per chi desidera intraprendere un affascinante tour tra i presepi umbri, senza perdersi neanche uno di questi eventi suggestivi.

Tra i più suggestivi, spiccano senza dubbio il presepe vivente di San Martino, che coinvolge oltre 130 figuranti e trasforma il borgo in un autentico racconto vivente della Natività, e quello di San Petrignano d’Assisi, con 100 comparse che danno vita a un’atmosfera unica. Ma non sono solo questi: in tutta la regione, numerosi altri presepi, spesso realizzati in scenari mozzafiato, meritano di essere visti.

Per scoprire tutti i dettagli su come e quando visitarli, vi invitiamo a consultare il sito ufficiale presepevivente.it, dove potrete trovare informazioni sui migliori presepi viventi in Umbria.