Il passaggio dal 2025 al 2026 si preannuncia, per la comunità di Marmore, come un momento di profonda riflessione e rinnovato entusiasmo. In un’epoca dominata dalla velocità digitale, la Pro Loco Marmore sceglie di andare controcorrente, puntando tutto sulla riscoperta delle radici e sulla forza della coesione sociale. Attraverso un comunicato ufficiale, l’associazione ha voluto rivolgere un ringraziamento speciale ai soci e ai cittadini che, in numero sempre crescente, sostengono le attività territoriali, sottolineando come il nuovo anno debba essere guidato dai valori universali di pace, speranza e fratellanza.
Il calendario di gennaio non è solo una lista di eventi, ma un progetto culturale organico che mira a trasformare la sala Montesi nel cuore pulsante del borgo, offrendo tre appuntamenti gratuiti che intrecciano gioco, folklore e studio linguistico.
Il sipario si alzerà ufficialmente lunedì 5 gennaio 2026, alle ore 21 con la tradizionale Tombolata di inizio anno. Non si tratta però di un semplice momento ludico. Sebbene la serata prometta divertimento per famiglie e amici, l'obiettivo sotteso è nobile: il ricavato delle cartelle sarà infatti interamente devoluto all'autofinanziamento della Rievocazione Storica della Passione di Cristo 2026. Quest'ultima rappresenta uno degli eventi identitari più attesi della stagione primaverile, e il sostegno popolare è fondamentale per garantirne la maestosità e il rigore filologico. Durante la serata, i partecipanti potranno sfidarsi per aggiudicarsi cesti colmi di eccellenze enogastronomiche locali, celebrando il gusto del territorio.Tra una chiamata e l’altra, la Pro Loco offrirà una degustazione di dolci natalizi, tra cui spiccheranno i celebri pampepati marmoresi, accompagnati da bibite e spumante per brindare collettivamente al futuro della comunità.
Il giorno successivo, martedì 6 gennaio alle ore 20, l’attenzione si sposterà sul folklore con l’evento "Viene viene la Befana". La Pro Loco ha deciso di reinterpretare la figura della simpatica vecchina legandola indissolubilmente al territorio delle Cascate. Nasce così il concorso per la "Befana delle Acque": un invito alla creatività che spinge i partecipanti a frugare nei vecchi bauli per creare costumi originali che immaginino come questa figura mitologica potrebbe apparire oggi nel contesto fluviale e lacustre locale.
La serata sarà anche il momento delle premiazioni per altri concorsi che hanno animato il periodo natalizio: "Ogni bambino ha il diritto di sognare" e "Miglior addobbo natalizio". Tra una cena a base di prodotti tipici e canti popolari, l'evento mira a mantenere viva la capacità di stupirsi, tipica dell'infanzia, coinvolgendo però attivamente anche gli adulti in un gioco di travestimenti e allegria.
Il ciclo di appuntamenti si chiuderà in modo magistrale sabato 17 gennaio alle ore 16.30, in occasione della Giornata Nazionale del Dialetto. Questo incontro, intitolato "Cuginanza dei dialetti: piedilucano e ternano a confronto", rappresenta un momento di alto valore scientifico e antropologico. Il dialetto viene qui inteso non come un residuo del passato, ma come una "lingua del cuore" capace di veicolare concetti che l'italiano standard a volte non riesce a esprimere con la stessa efficacia.
L'approfondimento vedrà la partecipazione di figure di spicco:
-Il Professor Mario Menghini, autore del volume "A Terni se dice...", che illustrerà le sfumature della parlata cittadina.
-La ricercatrice Maria Armeni, il cui libro "Piediluco, il tempo, le parole e le cose" gode del prestigioso riconoscimento di essere conservato presso l'Accademia della Crusca.
-Il contributo istituzionale di Don Claudio Bosi (Diocesi di Terni-Narni-Amelia), del Professor Domenico Cialfi (Centro Studi Storici di Terni) e dell'architetto Miro Virili.
Informazioni Utili
Tutte le iniziative sono a ingresso gratuito, segno della volontà della Pro Loco di rendere la cultura e il divertimento accessibili a chiunque. Tuttavia, data la capienza limitata della Sala Montesi e l'alto interesse previsto, la prenotazione è obbligatoria. Partecipare a questi eventi significa non solo trascorrere qualche ora in compagnia, ma contribuire attivamente alla salvaguardia di un patrimonio immateriale che rende Marmore un luogo unico nel panorama umbro.