Il Quindicesimo Torneo di Scacchi a Squadre dell’Appennino, organizzato dal Gruppo “Scacco Matto Eugubino”, si è rivelato un evento di grande successo e alto livello agonistico. L’evento ha visto la partecipazione di ben 22 squadre e 110 giocatori, confermando ancora una volta la passione per gli scacchi e l’importanza di questo torneo nel panorama nazionale e internazionale.

La competizione, svoltasi presso la storica sede degli Arconi sotto la piazza pensile presso il Palazzo dei Consoli, ha ospitato squadre provenienti da diverse regioni italiane e ha potuto vantare anche la presenza di giocatori stranieri di livello. Questo ha elevato notevolmente la qualità del gioco, offrendo un’opportunità unica sia per i giocatori sia per gli appassionati di scacchi di assistere a partite di notevole spessore tecnico.

La squadra di Porto Sant’Elpidio, capitanata dal “Candidato Maestro” (CM) Roberto Miandro, ha dominato il torneo con un punteggio perfetto di 7 vittorie su 7 partite. Questo risultato non solo dimostra l’alto livello di preparazione del team, ma anche la strategia vincente adottata durante il torneo. Il secondo posto è stato conquistato dalla squadra di Gubbio, seguita dalla squadra di Roma, che aveva vinto l’edizione del 2023.

Nel Torneo di Scacchi emerge il CM Sergio Rinaudo della squadra vincitrice

Tra le performance individuali spicca quella del CM Sergio Rinaudo della squadra vincitrice, che ha conquistato il primo posto nella classifica individuale, premiato con un pregiato Re in ceramica realizzato dal ceramista Daniele Minelli. Un’altra prestazione degna di nota è stata quella del presidente dello Scacco Matto Eugubino, Francesco Zaccagni, che ha ottenuto un prestigioso terzo posto su 110 giocatori, con 6 vittorie e un pareggio.

Oltre alla competizione agonistica, il torneo ha rappresentato una vera e propria festa degli scacchi, con una perfetta combinazione di sport e cultura. La sala da gioco presso gli Arconi, ancora decorata con gli stendardi della recente Festa dei Ceri, ha aggiunto un tocco di fascino e tradizione all’evento. La qualità dei premi, interamente realizzati dall’artigianato locale, ha ulteriormente valorizzato l’esperienza dei partecipanti. In particolare, la ditta Medioevo di Acacia ha fornito premi per tutti i giocatori, contribuendo a creare un’atmosfera di inclusività e celebrazione.

Un momento particolarmente toccante del torneo è stato il conferimento di una targa in memoria di Tonino Rosati, collaboratore storico dello Scacco Matto Eugubino, noto per le sue creazioni in ceramica. La targa è stata ritirata dal figlio Luca, visibilmente commosso, in un tributo che ha unito la comunità scacchistica nel ricordo di un uomo amato e rispettato.

Grande impatto culturale e turistico della manifestazione scacchistica

L’evento ha avuto anche un importante impatto culturale e turistico per la città di Gubbio. La presenza di numerosi giocatori e accompagnatori ha permesso loro di scoprire le bellezze della città, complice una splendida giornata di sole. La combinazione di competizione sportiva e scoperta culturale ha reso il torneo un’esperienza unica e completa per tutti i partecipanti.

Il successo del Quindicesimo Torneo di Scacchi a Squadre dell’Appennino ha evidenziato l’alto livello di gioco e la consistente partecipazione sia a livello nazionale sia internazionale. La vittoria della squadra di Porto Sant’Elpidio, la performance eccezionale di giocatori come Sergio Rinaudo e Francesco Zaccagni, e l’atmosfera accogliente e festosa hanno contribuito ad elevare il livello dell’evento.

Guardando al futuro, è chiaro che il torneo possiede un forte potenziale di crescita, sia in termini di partecipazione sia di qualità del gioco. L’entusiasmo dimostrato dagli organizzatori e dai partecipanti promette per il futuro edizioni sempre più prestigiose. L’obiettivo è continuare a migliorare l’organizzazione e l’esperienza complessiva, attirando sempre più squadre di alto livello e promuovendo gli scacchi come uno sport inclusivo e appassionante.

Il Quindicesimo Torneo di Scacchi a Squadre dell’Appennino non è stato solo una competizione, ma una celebrazione degli scacchi, della cultura e delle tradizioni locali.