02 Jul, 2025 - 15:38

Torneo del Fiume di Gubbio: calcetto tra le pietre del Camignano, dove un tempo scorreva la piena

Torneo del Fiume di Gubbio: calcetto tra le pietre del Camignano, dove un tempo scorreva la piena

Nel cuore del quartiere di San Martino a Gubbio, tra vecchi muri in pietra e memorie d’acqua, torna un appuntamento tanto atteso quanto singolare: il Torneo del Fiume, una sfida di calcetto giovanile giocata sul letto asciutto del torrente Camignano, in un contesto urbano e naturale unico nel suo genere. Dal 16 al 20 luglio, le sponde del torrente si animeranno di voci, emozioni e partite all’ultimo gol.

Un evento che unisce sport, tradizione e paesaggio, organizzato dai giovani del quartiere in collaborazione con il Comitato CSI di Gubbio, presieduto da Corrado Angeli. La location – per quanto insolita – è fortemente simbolica: un “campo di gioco naturale”, dove generazioni di ragazzi eugubini si sono sfidati sin dagli anni ’60.

Il ritorno di un rito popolare: calcio e comunità

Giunto alla sua terza edizione consecutiva dopo la ripresa post-pandemia, il Torneo del Fiume coinvolgerà due categorie giovanili:

  • Under 11 (ragazzi nati nel 2014 e 2015)

  • Under 13 (ragazzi nati nel 2012 e 2013)

Nelle scorse due edizioni, oltre 100 giovani calciatori hanno partecipato all’iniziativa, accolta con entusiasmo da famiglie, residenti e curiosi. Un segnale forte di quanto sia viva la voglia di comunità e di gioco all’aria aperta, in un’epoca in cui il calcio di strada è quasi scomparso.

“Abbiamo voluto recuperare una tradizione che appartiene all’anima del quartiere”, spiegano i promotori. “Giocare sul letto del Camignano è un gesto simbolico, un ritorno all’infanzia genuina, senza erba sintetica e senza tribune: solo passione e pallone.”

Il Camignano: dal fiume temuto al torrente silenzioso

Il torrente Camignano, che oggi appare come un corso d’acqua modesto e perlopiù asciutto in estate, ha una storia ben più imponente alle spalle. Per secoli ha rappresentato una presenza viva e talvolta minacciosa nel tessuto urbano di Gubbio, solcando la città da nord a sud.

Secondo fonti storiche e geologiche, il Camignano nell’antichità era un vero e proprio fiume, soggetto a piene violente, tanto da causare allagamenti e danni alle abitazioni nei pressi di San Martino e dei quartieri limitrofi.

“Nonostante oggi sia ridotto a un corso stagionale, il Camignano – come molti torrenti appenninici – presenta tracce evidenti di un passato fluviale più vigoroso”, scrive uno studioso eugubino dei corsi d’acqua. “Depositi di ghiaia, erosioni e resti di vecchi argini testimoniano che in tempi remoti la sua portata poteva essere considerevole, soprattutto durante gli eventi piovosi eccezionali.”

San Martino e il fiume: una convivenza millenaria

Il quartiere di San Martino è uno dei più antichi di Gubbio e ha sempre vissuto in stretta relazione con il Camignano, che ne rappresentava la vena d’acqua ma anche un confine naturale e simbolico. La conformazione stretta e allungata del letto del torrente, incassato tra le case, lo rende particolarmente suggestivo, quasi un teatro urbano all’aperto, ideale per una manifestazione come il Torneo del Fiume.

Durante le estati particolarmente secche, il letto si trasforma in uno spazio ludico spontaneo, dove ragazzi e bambini si ritrovano da decenni per giocare, incontrarsi, costruire ponti di amicizia.

“È come se il torrente, d’estate, ci restituisse il suo spazio. Ed è giusto riempirlo di vita”, racconta un anziano del quartiere, ex partecipante dei primi tornei negli anni Sessanta.

Il fascino del “calcio di pietra”

Giocare a calcetto sul fondo sassoso di un torrente asciutto è tutto fuorché semplice. I ragazzi devono adattarsi a un terreno irregolare, dove il controllo della palla diventa più difficile, e ogni tiro può essere deviato da una pietra. Ma è proprio questo che rende speciale il Torneo del Fiume: un’esperienza vera, concreta, dove tecnica e improvvisazione si mescolano in un gioco che è sfida, ma anche avventura.

“Qui non vince chi ha le scarpe migliori o la divisa più bella. Vince chi ha il cuore, chi non si ferma davanti a un rimbalzo strano, chi gioca per divertirsi davvero”, dice Corrado Angeli, presidente del comitato CSI.

Oltre agli aspetti sportivi, il Torneo del Fiume è anche una grande festa comunitaria, con residenti e famiglie che si affacciano dai balconi o si ritrovano lungo gli argini per fare il tifo, cucinare, raccontare storie del passato. Una dimensione popolare che unisce generazioni e che restituisce centralità ai quartieri, troppo spesso marginalizzati nella vita urbana moderna.

L’obiettivo dell’organizzazione è rendere l’evento un appuntamento fisso, capace di attrarre non solo partecipanti locali, ma anche visitatori e turisti incuriositi da questa forma di sport urbano unico in Italia.

Iscrizioni e contatti: come partecipare

Le iscrizioni sono già aperte e sono gestite direttamente dai ragazzi del quartiere e dal CSI. Nella locandina ufficiale si trovano tutti i numeri utili per ricevere informazioni e completare l’iscrizione.

L’invito è rivolto a bambini e famiglie di Gubbio e dei comuni limitrofi, con la promessa di vivere un’esperienza indimenticabile in un contesto storico e naturalistico di rara bellezza.

Il fiume come campo e come memoria

Il Torneo del Fiume di Gubbio non è soltanto una competizione sportiva. È un gesto culturale, un modo per restituire significato a uno spazio naturale che un tempo faceva paura e oggi può diventare luogo di incontro e di gioco.

Riscoprire il Camignano significa riscoprire una parte viva della storia eugubina, legata all’acqua, alla terra e al senso di appartenenza. E insegnare ai più piccoli che anche un vecchio torrente può diventare uno stadio di emozioni autentiche.

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Mario Farneti
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