Nell’epoca del dominio dell’immateriale, ci sono ancora orgogliose sacche di resistenza che guardano ai cari, vecchi supporti materiali con rinnovato interesse. É quanto sta accadendo ormai da oltre tre lustri, con il mercato del vinile, un dispositivo che fino a qualche anno fa giaceva impolverato in cantina e che, un po’ a sorpresa, ha visto un vero e proprio boom di mercato. Terni si attesta entro questa scia: in città domenica si terrà la quinta edizione della Vinyl Fest, una manifestazione consolidata e diventata un punto di riferimento per tutta la comunità di appassionati e cultori musicali.
La Vinyl Fest è una vera e propria festa che dalle 10 alle 20 animerà gli spazi di Bloom, il co-working di via Galvani, 11/B. Una domenica all’insegna della buona musica, del relax e ovviamente del vinile, tra mercato del disco, dj set, musica live e esibizioni di swing. Undici gli espositori accuratamente selezionati tra Lazio e Umbria con il meglio dell’usato su Lp e Cd. Sarà attivo anche il punto ristoro e l’accesso è libero.
Il programma. Alle 10 l’apertura del mercato; alle 11 iniziano i dj set con nuove selezioni musicali ogni ora. Misterstereo8 alle 11, Saverio Paiella alle 12 e Matteo Appolloni alle 14. Alle 16 largo al revival con dj Blond e musica Sixties. Alle 18, un tuffo negli anni Quaranta con l’esibizione degli Easy Peasy Swing, la social dance a cura della scuola di ballo “The Sunny Side of Swing“. L’evento terminerà alle 20.00
Terni Vinyl Fest: l’intervista all’organizzatore Francesco Bonaccorso
Tag24Umbria ha raggiunto Francesco Bonaccorso, promotore dell’evento e dj rigorosamente di dischi in vinile, per un’intervista. Bonaccorso promuove diverse Vinyl Fest in giro per l’Italia e Terni fa parte del circuito.
Che cosa significa per te organizzare una Vinyl Fest?
“Significa mettere insieme energie di artisti dj e saper scegliere bene gli espositori, per varietà di offerta e soprattutto perché ogni espositore ha il suo genere specifico“.
A Terni, siete arrivati alla quinta edizione, segno che c’è un pubblico di appassionati che vi segue. Che riscontro avete avuto nelle precedenti edizioni?
“Terni è una città che risponde molto bene a questa iniziativa, e le persone vengono anche da tutta la provincia circostante. Ci attestiamo sempre sulle 500 presenze nell’arco dell’intera giornata.”
Un successo. Tu che sei al dentro, dicci come sta andando il mercato del vinile in Italia.
“Il mercato del disco si è risvegliato nel nostro Paese dal 2018 in poi, con un’impennata subito dopo la pandemia.”
Chi è che oggi compra i vinili?
“I millennial e soprattutto le donne.“
Questo è interessante. Perché proprio le donne secondo te?
“Perché sono più intelligenti.“
L’irresistibile fascino del vinile
Il vinile nasce, per come lo conosciamo oggi, nel 1930. La prima immissione sul mercato, complice la Grande Depressione del ’29, fu un fallimento. Eppure, dopo il secondo conflitto mondiale, riguadagnò spazio, affermandosi come principale supporto per l’ascolto privato. Nonostante l’arrivo delle musicassette negli anni Sessanta, il mercato dei dischi in vinile si mantenne stabile, esplodendo negli anni Settanta e nel 1981 raggiunse l’apice. L’anno seguente dal Giappone partì l’innovazione del Compact Disc che incontrò immediatamente il favore del mercato e gli Lp vennero rapidamente sostituiti dal nuovo supporto. Quando ormai tutti davano per scontata la definitiva morte del vinile, a partire dagli anno Zero del Duemila, viene riscoperto, anche grazie ai social che hanno creato una vivace comunità di appassionati. Negli ultimi sedici anni il mercato del vinile ha registrato una crescita costante, al punto che il mercato del nuovo, non sempre è riuscito a soddisfare la richiesta. Questo spiega anche il vasto spazio che trovano ancora i dischi usati. Il pubblico non è l’unico a scegliere il vinile: molti sono gli artisti che decidono oggi di pubblicare i nuovi lavori proprio in vinile.