A Roccaporena di Cascia, un piccolo paesino della Valnerina in Umbria, torna anche quest’anno la festa delle Rose e delle Rite dedicata a Santa Rita.

La festa, giunta alla sua 71esima edizione, è in programma per questo fine settimana, sabato 22 e domenica 23 giugno e, come da tradizione, rappresenta un’occasione di riflessione e di meditazione per migliaia di fedeli e turisti in un luogo immerso nella natura e permeato di profonda spiritualità.

Chi è Santa Rita da Cascia

All’anagrafe Margherita Lotti, figlia di Antonio Lotti e Amata Ferri, Santa Rita nasce a Roccaporena, una frazione a 5 km da Cascia, nel 1381. Dopo l’assassinio del marito e la tragica morte dei suoi due figli, Rita si rifugia nella preghiera e all’età di circa 36 anni bussa alla porta del Monastero di Santa Maria Maddalena.

Nell’anno della sua prematura scomparsa, nel 1457, a causa di una grave malattia, per iniziativa delle autorità comunali, i primi miracoli di Santa Rita cominciano a essere riportati nel Codex miraculorum. Tra i più famosi, il miracolo di un cieco che riebbe la vista. Anche per questo, il 24 maggio 1900 Papa Leone XIII proclama ‘Santa’ la Margherita di Cascia.

Il corpo non è mai stato sepolto e ancora oggi riposa nella Basilica Santa Rita a Cascia, dentro l’urna d’argento e cristallo realizzata nel 1930. Indagini mediche testimoniano la presenza di una piaga ossea sulla fronte, a riprova dell’esistenza della stigmata.

La rosa di Santa Rita da Cascia

La rosa è tra i simboli che identificano Santa Rita da Cascia.

La tradizione religiosa racconta che, alla fine dei suoi giorni, malata e costretta a letto, Rita chiede a una sua cugina venuta in vista da Roccaporena di portarle due fichi e una rosa dall’orto della casa paterna. Succede in pieno inverno e la cugina la asseconda, pensandola nel delirio della malattia. Tuttavia, contro ogni aspettativa, la giovane parente trova in mezzo alla neve una rosa e due fichi e, stupefatta, subito torna a Cascia per portarli a Rita.

Come la rosa, Rita ha saputo fiorire nonostante le spine che la vita le ha riservato, donando il buon profumo di Cristo e sciogliendo il gelido inverno di tanti cuori“.

La festa delle Rose e delle Rite

La festa delle Rose e delle Rite in onore di Santa Rita da Cascia parte come ricorrenza religiosa ma non manca di spettacoli, intrattenimento e buon cibo.

L’evento inizia sabato mattina 22 giugno, alle ore 11, con la celebrazione eucaristica per i benefattori. Grande attesa per la serata: alle 21.30 si tiene la veglia itinerante per le vie di Roccaporena con i fedeli che si incamminano alle 21 dalla località ‘Il Molinaccio’, un luogo simbolo nonché uno dei tratti più suggestivi del sentiero di Santa Rita.

Interessante novità dell’edizione n. 71, grazie alla collaborazione del corteo storico e alla partecipazione della Corale di Santa Rita, è la rappresentazione lungo il percorso delle fasi salienti della vita della santa.

La giornata di domenica 23 giugno, invece, prende avvio molto presto con il benvenuto ai pellegrini e la consegna delle rose nei pressi del santuario. Proprio da qui, alle 10, comincia la processione che attraversa il piccolo borgo fino a raggiungere il centro congressi-sportivo allestito per la solenne celebrazione eucaristica.

La celebrazione si svolge, quindi, alle 11 ed è presieduta da monsignore Renato Boccardo, arcivescovo di Spoleto-Norcia. Ad accompagnarla, la banda ‘Giovanni e Donato da Cascia’ diretta dal maestro Francesco Montani.

Nel pomeriggio, poi, spazio ai festeggiamenti civili con gli spettacoli itineranti e l’esibizione del gruppo Sbandieratori di Assisi alle ore 16.30 e dei Piccoli tamburini della Città di Cascia alle ore 18. Da qui innanzi, street food con la possibilità di gustare varie specialità locali e non.

A concludere la festa in onore di Santa Rita da Cascia, infine, l’esibizione dell’orchestra spettacolo Italia Star e, a seguire, uno spettacolo pirotecnico realizzato dalla ditta Morsani.