A Terni esiste un quartiere dove quasi ogni via porta il nome di una donna: donne che in un modo o nell’altro hanno inciso significativamente sul corso della storia. Una particolare toponomastica tutta al femminile che è diventata materia di studio anche da parte di cinque classi delle scuole primarie del territorio. Siamo nel quartiere Matteotti che nel secolo scorso, con Giancarlo de Carlo, è stato l’oggetto di un virtuoso intervento di architettura partecipativa che ha fatto scuola nel mondo.
I giovani studenti e studentesse delle quarte e delle quinte della Matteotti e della Don Milani si sono impegnati direttamente sul campo, alla scoperta di quelle protagoniste della scienza, della partecipazione civile e della cultura. Il progetto si chiama “Le strade delle donne – percorsi e opportunità” un’iniziativa sulla promozione delle pari opportunità, realizzata da Ancescao Umbria sud attraverso un laboratorio nell’ambito del patto di collaborazione con il Comune di Terni coinvolgendo le scuole con la Direzione Didattica Don Milani e l’Istituto Comprensivo Marconi. Ne parliamo meglio con Laura Brignone che per Ancescao Umbria sud ha seguito tutte le fasi del percorso, che ha visto la sinergia fra associazioni del terzo settore e scuola attraverso i dirigenti scolastici Luigi Siniblaldi della DD Don Milani e Vilma Toni, con il vice preside Roberto Romitelli, dell’IC Marconi.
“Le strade delle donne – Percorsi e opportunità”
Laura, come nasce questo percorso sulla toponomastica femminile del Matteotti?
“Nasce nell’ambito del patto di collaborazione sulle tematiche intergenerazionali con il Comune di Terni. In occasione della Kid Design Week, abbiamo dato il via anche a una ricerca sulle politiche intergenerazionali e stiamo somministrando dei questionari, al momento nei centri per anziani e poi passeremo anche alle scuole“.
Il quartiere Matteotti è stato negli anni oggetto di studio su più fronti. In questo progetto siete andati alla scoperta delle donne a cui sono dedicate le vie.
“Siamo partiti dal Matteotti per iniziare a parlare della parità di genere a partire dalla scuola primaria. Le insegnanti hanno abbracciato con entusiasmo il progetto e hanno portato avanti uno studio multidisciplinare. I bambini e le bambine hanno condotto delle ricerche anzitutto sul quartiere e sulla sua storia. A marzo abbiamo fatto delle uscite didattiche proprio al Matteotti e ogni bambino e bambina aveva fatto una ricerca scegliendo una delle donne che hanno dato il nome alle varie vie e poi l’ha esposta ai compagni“.
Che cosa è emerso da quella uscita?
“Per via Irma Bandiera per esempio è emerso l’impegno civile, che cosa significasse essere partigiana; poi c’è via Marie Curie, la prima donna a ricevere il Premio Nobel, è stato un incontro anche con la storia. Tanti bambini facendo le ricerche hanno scoperto che ai tempi della Curie alle donne non era consentito l’accesso all’istruzione, un aspetto che li ha colpiti moltissimo. Li ho visti molto interessati, in loro è nata una grande curiosità“.
La toponomastica femminile del quartiere Matteotti: l’evento di venerdì 17 maggio
Questo venerdì i bambini e le bambine che hanno preso parte al progetto “Le strade delle donne” saranno protagonisti dell’evento conclusivo del laboratorio all’auditorium Gazzoli. In questa occasione restituiranno l’esperienza vissuta con la presentazione dei lavori svolti in classe e durante l’uscita didattica organizzata con i volontari dell’Ancescao. Ci saranno sicuramente delle sorprese. “C’è chi ha realizzato un’opera di pop art e chi farà una performance teatrale” ci dice Brignone.
Ad arricchire ulteriormente l’appuntamento, interverranno la scrittrice ternana Patrizia Fortunati con la lettura di testi per bambini e l’illustratrice Roberta Procacci, che creerà in stile fumettistico, delle opere dal vivo sulle donne importanti della storia. Una preziosa occasione di incontro anche per tutte le persone che hanno contribuito alla realizzazione del percorso educativo.