Sono trascorsi quasi cento dalla prima edizione di “Una stanza tutta per sé“, il celebre saggio in cui Virginia Woolf denunciava le ingiustizie sociali e la mancanza di libertà di espressione delle donne. A un secolo di distanza, quell’opera non ha mai smesso di ispirare intere generazioni di donne che lottano per veder riconosciuti i propri diritti e i propri spazi.

“Una stanza tutta per sé” è anche il nome di un progetto a sostegno di tutte le donne vittime di violenze che da alcuni anni viene promosso in Italia dal Soroptimist Club e che da oggi avrà un suo presidio anche a Todi. Si tratta di un luogo protetto, dove le donne che hanno subito violenza potranno essere accolte in un ambiente confortevole e informale. Colori neutri alle pareti e elementi di arredo che ricreano un ambiente familiare e domestico, in cui sentirsi sicure e libere di denunciare le violenze subite.

Questa è Una stanza tutta per sé che sarà inaugurata questa mattina, 9 maggio alle 11.00 presso la Compagnia dei Carabinieri a Todi, in Via S. Agostino, n.77 e sarà al servizio del comprensorio di Todi e Marsciano, nell’area della Media Valle del Tevere. Un’iniziativa nata grazie a una volontà congiunta in cui il Soroptimist Club di Perugia ha accolto la richiesta del Comandante della Compagnia Carabinieri di Todi, il Capitano Giovanni De Liso.

All’inaugurazione prenderanno parte le autorità militari, civili e religiose del territorio e la Presidente Nazionale del Soroptimist International Club, Adriana Macchi (o una sua delegata). L’allestimento della Stanza presso il Comando dei Carabinieri di Todi, diretto dalla Presidente del Soroptimist Club di Perugia, Gabriella Agnusdei, è anche il risultato del lavoro del Club perugino in rete con altre donne. É stata infatti realizzata una apposita raccolta fondi grazie alla vendita di grembiuli da cucina confezionati dalle detenute della Casa Circondariale di Perugia e anche vendita di cinque xilografie sul tema degli olivi, donate dall’artista Maria Elisa Leboroni, artista e socia del Club.

Quella di Todi è la seconda stanza realizzata dal Club perugino che già a marzo 2019 aveva attivato la stessa stanza per le audizioni di donne e minori vittime di violenza nei locali della Questura di Perugia. Anche qui, il lavoro in rete aveva caratterizzato l’intervento grazie all’ iniziativa della precedente presidente, Maria Luisa Passeri, e al contributo economico della socia Giovanna Speziali Benedetti. La stanza perugina era stata inoltre arricchita con dei pannelli decorativi realizzati dagli studenti guidati dalla Professoressa Carla Mancini, attualmente docente di discipline pittoriche e restauro all’Accademia delle Belle Arti di Perugia.

Le socie del Soroptimist unite per “Una stanza tutta per sé”

Ogni forma di violenza costituisce una violazione dei diritti fondamentali e l’impegno al suo contrasto è naturale per il Soroptimist, un’associazione che ha tra le sue finalità la difesa dei diritti umani e intende rappresentare una voce universale per le donne” si legge nella presentazione del progetto.

“Una Stanza tutta per Sé”, nasce nel 2015 grazie a un accordo stipulato fra l’Unione italiana del Soroptimist e il Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri. Prevede, come a Todi, la creazione di un luogo protetto all’interno delle Caserme dei Carabinieri e degli Uffici di Polizia, per ascoltare le donne, incoraggiarle a rivolgersi alle Forze dell’Ordine, nei casi di violenza e abusi e sostenerle nel momento della denuncia.

Al 29 aprile 2024 sono state 259 le stanze attivate, di cui 179 presso le Caserme Carabinieri, 48 presso gli Uffici di Polizia di Stato, e 32 stanze portatili, in oltre 57 casi vi è stata dotazione di entrambi. Oggi a questa lista virtuosa, si aggiungerà anche la Stanza di Todi.