Todi, la città di Jacopone, venerdì scorso è stata la protagonista della guida di Dove che le ha dedicato la copertina con una suggestiva veduta aerea. All’interno della rivista, un ampio reportage ne ha esplorato le bellezze, tra storia, arte e natura. Proprio da Todi, nota per essere la “città più vivibile del mondo“, arriva la notizia di un’importante restituzione alla cittadinanza di un grande polmone verde. Si tratta del parco della Veralli-Cortesi, recente oggetto di interventi di messa in sicurezza e manutenzione, con la potatura degli alberi ad alto fusto, che torna fruibile e aperto al pubblico.

Il parco si estende per tre ettari, circondato da antiche mura, nell’immediata periferia della città. Un luogo accogliente e funzionale, al cui interno trovano posto giochi per bambini, un piccolo bocciodromo, panchine e viali privi di barriere architettoniche. L’accesso è libero e consentito a tutti, dalle 8.00 del mattino fino alle 19.30 della sera, offrendo la possibilità a bambini, famiglie ed anziani di diventare luogo di ritrovo e di socializzazione.

Veralli-Cortesi: il parco e una storia secolare

All’interno del parco Veralli-Cortesi è situato l’ex convento dei Cappuccini, oggi residenza sanitaria protetta gestita dall’omonimo ente pubblico. A fianco alla sua ultra centenaria funzione assistenziale, prima come istituto per inabili al lavoro, quindi come ospizio, infine come casa di riposo, il parco ha sempre rappresentato un polmone verde aperto alla comunità cittadina.

La riapertura del parco si inserisce in una visione favorita dal Consiglio di amministrazione della Veralli-Cortesi che punta anche a rivitalizzare la quotidianità degli ospiti della residenza sanitaria protetta. Con la stessa finalità sono in essere convenzioni per l’assistenza morale agli anziani con la Comunità di Sant’Egidio, con l’Associazione Scout Agesci Todi, il Movimento Comunione e Liberazione ed il Gruppo Vincenziane di Todi.

L’Istituto per inabili al lavoro Veralli-Cortesi è nato a Todi nel 1917 grazie a un lasciato di Angelo Cortesi. L’ente si prefiggeva lo scopo di “provvedere gratuitamente, secondo i propri mezzi, al ricovero, al mantenimento e all’assistenza dei poveri, d’ambo i sessi e di qualunque età, inabili al lavoro proficuo [..] aventi il domicilio di soccorso nei Comuni di Todi e Perugia e di quelli che, nati nei Comuni stessi ed ivi lungamente residenti, abbiano perduto il domicilio di soccorso per temporaneo allontanamento dovuto a causa di lavoro” (fonte: Siusa). Da oltre un secolo, è sempre stato in funzione. Attualmente si chiama Azienda pubblica di servizi alla persona Letizia Veralli, Giulio ed Angelo Cortesi ed è una residenza protetta per persone non autosufficienti.

Todi: il verde e la vita all’aperto

Con la recente esperienza pandemica e il conseguente periodo di lockdown, mai come prima l’umanità ha capito quanto siano fondamentali gli spazi all’aperto. Così come dimostrato da una vasta letteratura scientifica, i benefici psico-fisici dell’attività all’aria aperta sono notevoli a ogni età, tra questi vanno menzionati la riduzione dei livelli di stress e ansia, maggiori concentrazione e produttività, il miglioramento della vitalità e dell’autostima e anche il sonno ne guadagna quando ci si espone alla luce naturale. La natura è luogo di apprendimento e scoperta e in questo senso i parchi cittadini, svolgono funzioni essenziali quali strumenti per il miglioramento della salute pubblica.

Ai benefici dello stare all’aperto, si aggiungono quelli derivanti dalla socializzazione che gli spazi verdi agevolano e che nel caso del parco Veralli-Cortesi, così come sottolineato dalla stessa organizzazione, potremmo facilmente immaginare che sarà una socializzazione intergenerazionale grazie alla presenza della struttura assistenziale al suo interno.