É prevista per sabato 15 giugno l’inaugurazione della Torre dei Priori di Todi. I lavori di restauro e riqualificazione procedono come da programma e l’opera dovrebbe essere terminata già entro la metà di maggio. L’evento si svolgerà con una visita all’ultimo piano del palazzo e alla Torre risalente al XIII secolo. In apertura, ci sarà una conferenza nei Palazzi comunali.

Torre dei Priori: un milione di euro l’investimento

La Torre, è stata oggetto di un accurato intervento di recupero, finanziato in buona parte dal Ministero della Cultura. La superficie interessata si estende per oltre 400 metri quadrati che sono stati riportati allo stato originario. Le prossime settimane, come annunciato dal sindaco Antonino Ruggiano, saranno dedicate alla pavimentazione in parquet e all’installazione di un nuovo ascensore che consentirà di raggiungere l’ultimo piano.

Acciaio, legno e vetro: verso l’inaugurazione

Tre sono stati i soli materiali impiegati nell’intervento: acciaio, legno e vetro, modellati con forme contemporanee. Non solo: nell’esecuzione dei lavori si è evitato di dargli finiture che non fossero quelle del loro stato naturale. L’obiettivo è stato quello di ricreare l’analoga crudezza dei paramenti lapidei dell’involucro. Questi sono infatti costituiti essenzialmente da pietra conciata, quasi interamente decorticata dagli strati di intonaco preesistenti, che è stata ripulita e restaurata nell’attuale facies. Ne risulta un’ode all’essenziale. La mancata alterazione dei materiali impiegati, ha portato a un risultato estetico dove l’antico e il moderno dialogano. Emerge così l’aspetto materico, che è volutamente privo di struttura decorativa.

La destinazione della Torre dei Priori

In tempi recenti, l’ultimo piano della Torre, era stato la sede della Sala delle Udienze del Tribunale. A breve, i 400 metri quadrati che compongono l’opera, diventeranno la sede del museo di arte contemporanea della città. Todi è una città che ha saputo valorizzare la propria identità medievale, guardando anche al contemporaneo.

Dagli anni Settanta a oggi ha accolto numerosi artisti di fama mondiale, come Alighiero Boetti e Piero Dorazio. Il nuovo spazio sarà destinato in parte a mostre temporanee di arte contemporanea, in parte a una rappresentazione della schiera di artisti che hanno vissuto ed operato in città nell’ultimo mezzo secolo e che con essa hanno creato un forte legame.

Le torri nelle città italiane

Molte città e cittadine italiane conservano ancora oggi le proprie antiche torri che spesso ne sono diventate il simbolo. Basti pensare all’iconica torre pendente di Pisa, anch’essa oggetto di un recente consolidamento o alla coppia di torri bolognesi: Garisenda e degli Asinelli. In Italia la tipologia costruttiva delle torre ebbe il suo periodo d’oro nel Medioevo.

In quest’epoca oltre alle caratteristiche difensive, le torri furono utilizzate anche per scopi abitativi. Permettevano infatti alle famiglie nobili di potersi difendere in caso di attacchi, sia all’interno della città stessa che, ovviamente, dall’esterno.

La Torre dei Priori rinasce mentre un’altra rischia il crollo

Se nella città umbra i lavori per la riqualificazione dell’antica torre, non hanno registrato intoppi, il rischio crollo della Torre Garisenda di Bologna è purtroppo reale. Proprio in questi giorni è scattato l’allarme, che ha parlato di codice rosso in termini ingegneristici.

La compagna della più slanciata Torre degli Asinelli, avrebbe compiuto una pericolosa torsione a sud. In autunno era arrivata la lunga relazione del comitato tecnico-scientifico. Oggi si prospetta una vera corsa contro il tempo.

Per Garisenda, saranno impiegati gli stessi tralicci utilizzati per la messa in sicurezza della Torre di Pisa durante il suo consolidamento. I pali saranno adattati alla torre bolognese e fungeranno da contrasto alla torre stessa. Entro la fine dell’anno saranno posizionati in prossimità. A seguire, iniezioni di malta sul basamento che risulta gravemente danneggiato.