Todi ha ufficialmente depositato la propria candidatura per diventare Capitale Italiana dell’Arte Contemporanea nel 2026. Il dossier contenente l’articolata proposta è stato presentato al Ministero della Cultura in data 29 giugno, in risposta al bando dello scorso 2 maggio. 60 pagine che espongono un vasto progetto su cui il Comune di Todi aveva iniziato a lavorare dal 2023, nell’ambito della candidatura a capitale italiana della cultura. Dalla riqualificazione di spazi architettonici ed aree verdi alla realizzazione di eventi a tema, la proposta giunge a coronamento di una vocazione che la città di Jacopone porta avanti da oltre mezzo secolo. Una candidatura, sottolineano da Todi, “impostata per essere la candidatura di un’intera regione, l’Umbria“.

La candidatura di Todi nelle parole del sindaco Ruggiano

L’iniziativa lanciata dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del MiC è sembrata subito tagliata su misura per Todi ha detto il sindaco di Todi, Antonino Ruggiano. Riferendosi alla progettazione partita nel 2023 ha sottolineato come quel progetto iniziale “aveva la sua cifra distintiva proprio intorno alla promozione e valorizzazione dell’arte contemporanea: l’adesione a quel punto ci è sembrata naturale! Ci siamo peraltro ritrovati avvantaggiati, visto che disponevamo di un lavoro di analisi e progettazione del dossier piuttosto avanzato, perché altrimenti due mesi non sarebbero risultati sufficienti per una candidatura strutturata“.

Un’importante rete di relazioni con le istituzioni, le università, le accademie, le fondazioni e le realtà associative umbre ma anche di ambito nazionale e internazionale è il valore aggiunto su cui punta Todi. “Riteniamo di non aver tralasciato nessuna possibile connessione – ha sottolineato il Sindaco – ma in ogni caso restiamo aperti, se il 15 settembre entreremo nella short list, ad integrare il progetto ad ulteriori collaborazioni“.

Todi, città medievale, valorizza il contemporaneo

Il legame della “città più vivibile del mondo” con l’arte contemporanea è fortissimo. Dagli anni Settanta Todi ha accolto una schiera di artisti che hanno vissuto e operato in città. Alighiero Boetti e Piero Dorazio furono tra i primi. Poi Beverly Pepper che scelse Todi e l’Italia come sua seconda patria. Nel 1979 le colonne della Pepper vennero installate a Piazza del Popolo e dal 2019 la città le ha dedicato il primo parco monotematico in Italia.

A breve in quella stessa piazza, arriverà “Neruda’s Gate” di Mark Di Suvero, dopo le sculture di Plessi e di Pomodoro negli anni scorsi. A Mark di Suvero, tra i più importanti scultori viventi e ultimo esponente della scultura “tardoindustriale”, Todi questa estate dedicherà un grande omaggio segnando il ritorno nel nostro Paese dell’artista per la prima volta dal 1995. Oltre all’opera nella piazza centrale, è in calendario anche una personale di Di Suvero, all’interno della Sala delle Pietre di Palazzo del Popolo dove, fino al 6 ottobre 2024, saranno esposti alcuni dipinti di grandi dimensioni.

Non solo: quando il restauro della trecentesca Torre dei Priori sarà ultimato, qui sorgerà un museo dedicato proprio all’arte contemporanea. Intorno, evidenziano dal Comune, “un continuo fiorire di gallerie e di nuove presenze, ad alimentare in continuum la fama di una Todishire dell’arte e della cultura contemporanea“.

Capitale Italiana dell’Arte Contemporanea: i prossimi step

Il bando per diventare “Capitale Italiana dell’Arte Contemporanea” per il 2026 è una novità assoluta di quest’anno. Promosso dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura, si tratta di un riconoscimento istituito “per incoraggiare e sostenere la capacità progettuale e attuativa delle città italiane nel campo della promozione e valorizzazione dell’arte contemporanea. Il bando finanzia progetti culturali che prevedono attività come mostre, festival e rassegne, oltre alla realizzazione e la riqualificazione di spazi e aree dedicate alla fruizione dell’arte contemporanea“.

Il bando era aperto a Comuni o associazioni di Comuni che potevano presentare il dossier progettuale entro il 30 giugno 2024. Il finanziamento in ballo per il soggetto vincitore ammonta a un milione di euro. La Giuria è composta da “cinque esperti indipendenti di comprovata fama nel settore della cultura e delle arti visive contemporanee“. Entro il 15 settembre saranno resi noti i 5 finalisti e entro il 14 ottobre (che come sottolineano da Todi, è anche il giorno del Santo patrono della città) ci saranno le audizioni con la Giuria. Entro il 30 ottobre 2024, la Giuria sottoporrà al Ministro il progetto della città che intende proporre come Capitale Italiana dell’Arte Contemporanea.