Diana Bacosi porta l’Umbria sul tetto del mondo grazie alla conquista dell’oro Olimpico nella finale di tiro a volo. L’atleta nata a Città della Pieve in coppia con Gabriele Rossetti, ha sconfitto in finale il duo statunitense composto da Jewell Austen Smith e Vincent Hancock. La loro prestazione è stata semplicemente straordinaria e ha regalato al nostro paese un successo di grande prestigio.

Tiro a volo, Diana Bacosi orgoglio umbro: storico oro alle Olimpiadi 2024

La finale del tiro a volo ha visto i due azzurri prevalere con una performance impeccabile. Bacosi e Rossetti hanno colpito 44 piattelli su 45, mentre gli americani si sono fermati a 45 su 50. L’errore di uno solo dei nostri atleti nelle prime tre serie non ha compromesso la loro eccellente prestazione, confermando il loro dominio e determinazione.

Il duo italiano ha dimostrato una precisione e una concentrazione eccezionali. La loro capacità di rimanere freddi sotto pressione ha fatto la differenza e ha permesso loro di conquistare un oro storico per l’Italia. Questo successo rappresenta una rivincita dopo le difficoltà delle gare individuali e un riscatto per Bacosi, che aveva subito una delusione importante.

Diana Bacosi, già campionessa olimpica a Rio de Janeiro 2016, ha vissuto un periodo di alti e bassi nelle competizioni precedenti. Dopo l’argento ottenuto durante i Giochi di Tokyo 2020, c’era un clima di malcontento tra gli appassionati. Tuttavia, Bacosi e Rossetti hanno sfruttato al meglio l’opportunità offertagli dalla squadra olimpica di tiro.

La presenza di Andrea Benelli, direttore tecnico di Bacosi, è stata fondamentale in questo successo. Benelli ha lavorato duramente con i suoi atleti per preparare al meglio la squadra, e il risultato finale è la prova del suo impegno e della sua competenza. Dopo le difficoltà individuali, questo oro rappresenta non solo una rivincita ma anche un tributo alla passione e alla dedizione di Bacosi e Rossetti.

L’inno italiano suonerà al poligono francese, testimoniando il valore e la determinazione degli atleti italiani. La vittoria di Bacosi e Rossetti è un chiaro segnale che il tiro a volo continua a essere una disciplina di grande prestigio e che l’Italia rimane una nazione di eccellenza in questo sport.

Ecco chi è Diana Bacosi

Nata a Città della Pieve il 9 aprile 1983, Diana Bacosi è cresciuta a Cetona, in Umbria, immersa nella passione per il tiro a volo grazie a suo padre, Stanislao Bacosi, un appassionato cacciatore. Questa passione precoce l’ha avvicinata al mondo delle armi e del tiro. Nel 2004, all’età di 21 anni, Bacosi fa il suo debutto nei campionati europei di tiro, conquistando subito la medaglia d’argento nello skeet a squadre, dimostrando un talento innato.

Il 18 aprile 2005, Diana si arruola nell’Esercito Italiano, dove la sua carriera sportiva decolla. Tra il 2005 e il 2008, continua a dominare le competizioni europee, vincendo due ori consecutivi (2005 e 2007) e un argento (2008). Questi successi la consacrano come una delle migliori tiratrici d’Europa.

Dopo un’interruzione di cinque anni, Bacosi ritorna in competizione nel 2013 con grande successo. Partecipa agli Europei in Germania e ai Mondiali in Perù, dove conquista l’oro nello skeet a squadre in entrambe le competizioni. La sua resilienza e dedizione si riflettono nei risultati ottenuti.

Allenata da Andrea Benelli, Bacosi si presenta ai Giochi Olimpici di Rio de Janeiro 2016 come caporal maggiore scelto. Qui, vince la medaglia d’oro nella finale dello skeet femminile, battendo la connazionale Chiara Cainero e dimostrando il suo valore a livello mondiale.

Nel biennio 2018-2019, aggiunge al suo palmarès altre tre medaglie tra Europei e Mondiali. Selezionata per i Giochi Olimpici di Tokyo 2020, posticipati al 2021 a causa della pandemia, conquista la medaglia d’argento nella finale dello skeet, perdendo contro Amber English in una competizione molto combattuta.

Diana Bacosi continua a essere un simbolo di eccellenza e determinazione nello sport del tiro a volo, rappresentando l’Italia con orgoglio e talento sulle scene internazionali.