08 May, 2025 - 10:12

Tutela dei rider, il Comune di Terni propone il tesserino identificativo per contrastare il caporalato

Tutela dei rider, il Comune di Terni propone il tesserino identificativo per contrastare il caporalato

Dal Comune di Terni già da tempo la questione dei rider è al centro di un processo volto garantire maggiori tutele ai lavoratori. Una vicenda di non poco conto che si inserisce in un panorama nazionale dove da un lato la legislazione in materia è ancora acerba, dall'altro ci sono i colossi del delivery che non sembrano particolarmente collaborativi. 

In Italia un esercito di 30mila rider

Negli ultimi cinque anni in Italia, complice anche la pandemia, quello del rider è diventato un lavoro sempre più diffuso. Ad oggi se ne contano circa 30mila mentre in Europa sfiroano i 30 milioni. Lavoratori che, per lo più in sella a bici o monopattini, consegnano centinania di migliaia di pasti pronti - e non solo - nel giro di pochi minuti direttamente a casa dei clienti. 

Quello del delivery è un fenomeno in ascesa, come lo sono i numeri che mette in moto. Eppure per i fattorini a domicilio ci sono ancora poche garanzie. Inquadrati da principio come lavoratori autonomi pagati a singole consegne, rappresentano una categoria dove la materia della sicurezza sul lavoro è pressante.

Solo nel 2024 l'UE ha dato finalmente un inquadramento ai rider con una normativa che intende rendere più trasparenti gli algoritmi per avviare finalmente il riconoscimento dello status di lavoratori dipendenti. In Italia però le lungaggini la fanno da padrone e ancora le tanto a lungo invocate tutele sembrano lontane. In questo scenario il Comune di Terni invece si è mosso e ha già messo sul piatto diverse proposte.

La casa dei rider a Terni

Dall'amministrazione ternana già nei mesi scorsi, l'assessorato allo Sviluppo Economico e quello al Commercio hanno chiesto che per i rider venissero introdotte maggiori tutele. Una richiesta anzitutto di dignità che va nella stessa direzione delle leggi europee. La prima proposta arrivata dall'assessora al commercio Stefania Renzi, subito accolta dall'assessore Sergio Cardinali, già a dicembre 2023 è stata quella di creare una casa dei rider.

Un luogo fisico dove i ciclofattorini possano sostare e riposare tra una consegna e l'altra o alla fine del turno di lavoro. Ma non è la sola.

Il tesserino al vaglio di Ministero e Regione

Di pari passo con le tutele verso i lavoratori vanno infatti quelle anche verso gli utenti del servizio e su questo fronte si inserisce l'iniziativa ora al vaglio del Ministero della Salute e della Regione Umbria, di introdurre un tesserino identificativo.

"Per la vicenda rider - così gli assessori allo Sviluppo Economico Sergio Cardinali e al Commercio Stefania Renzi -  l’amministrazione comunale ha chiesto un parere al Ministero della Salute e alla Regione dell’Umbria. L’idea è quella di rilasciare un tesserino di identificazione su domanda degli interessati a vantaggio di esercenti e clienti finali per avere la certezza di chi ha effettuato la consegna. Il tesserino rilasciato dalla società in house Terni Reti dovrà essere esibito e tenuto ben esposto per i controlli".

I due assessori spiegano come funzionerà il tesserino, una novità che potrebbe far scuola anche a livello nazionale. "Il tesserino identificativo dovrà servire a scoraggiare chi svolge attività al di fuori delle regole e soprattutto smantellare il sistema di caporalato che orbita nel settore". Ebbene sì, perché le scarse tutele hanno determinato anche la diffusione dell'odioso fenomeno del caporalato.

"La sicurezza alimentare di esercenti e cittadini - concludono Cardinali e Renzi - è una priorità in attesa che eventuali regole contrattuali legate all’attività dei rider occupino spazi nel Far West delle consegne. Un tesserino che attesti la qualità del lavoro svolto con professionalità e consapevolezza acquisita attraverso una formazione mirata. Insomma un atto di regolamentazione nel vuoto normativo esistente. Ora la pronuncia al Ministero della Salute ed alla Regione dell’Umbria, ma l’amministrazione Comunale è determinata a procedere". 

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Sara Costanzi
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