È l’ultima a salire sul leggìo dell’Hotel Garden di Terni, Donatella Tesei, ma il suo è forse l’intervento con più spirito combattivo e tenacia per chiedere un voto che serve a combattere “bugie e propaganda“. Più che risentita la governatrice è amareggiata. Dall’escalation della campagna elettorale avversaria. Basata non sulle proposte, “il programma manco ce l’hanno” dice, ma sulla demolizione e la demonizzazione dell’avversario.

Ad ascoltarla i segretari di tutti i partiti della coalizione. Che proprio a Terni hanno deciso di fare una tappa intermedia tra Palazzo Donini e gli studi Rai di via Teulada, dove la presidente è attesa per una puntata di Porta a Porta. È una specie di allenamento di rifinitura per il rush finale delle elezioni, quello che esce fuori a Terni. Ed è anche una specie di ritiro con la lavagna, dove il CT (Tesei) e gli specialisti di reparto (i segretari territoriali delle sette liste di coalizione) illustrano la tattica alla squadra dei militanti.

Portate la gente a votare. Convincetela. Se la sentite poco convinta, richiamatela“, è l’appello della governatrice. Che scambia opinioni con Stefano Bandecchi, sindaco di Terni. E che viene caricata a molla da Michele Fioroni, assessore regionale allo sviluppo economico. Anche se stavolta non ce n’è bisogno. Perché la rabbia accumulata è tanta. Per la campagna di fango anche con aspetti personali sul tartufogate. Per i raduni sotto gli ospedali, con i megafoni e il tentativo di seminare il terrore dei tagli tra i pazienti. E per una campagna elettorale che era partita nel segno del fair play ed è finita a calci negli stinchi.

I segretari del centrodestra spingono per il voto a Tesei: “Agli elettori convengono i fatti, non ascoltare le bugie”

Sul palco ci sono i rappresentanti dei partiti. Il coordinatore regionale di Alternativa Popolare e capolista, Riccardo Corridore. Il vice coordinatore regionale forzista Francesco Maria Ferranti. Il segretario provinciale della Lega David Veller. Il coordinatore comunale di Fratelli d’Italia Marco Cecconi. Il coordinatore regionale dell’Umbria dell’UDC Ermanno Ventura. Il responsabile organizzativo regionale di Noi Moderati Luca Briziarelli.

Prendono la parola uno a uno, prima dell’intervento della governatrice. E ciascuno di loro porta un mattoncino al muro che il centrodestra sta ergendo a difesa dell’Umbria. Nessuno è stupito dell’attenzione che, per la prima volta in più di cinquant’anni di storia, il voto umbro sta generando nel circo mediatico nazionale. Ma tutti sono anche consapevoli che la sovraesposizione è frutto della trincea scavata dal centrosinistra. Che si è trovato a dover fare all-in in una regione di circa 800mila abitanti, grande come un quartiere di Roma, ma che il 17 e 18 novembre deciderà molto delle sorti della politica nazionale. Per Schlein e il suo PD sarà un dentro o fuori. Per la tenuta del campo largo di centrosinistra sarà un test dirimente. Pena una lunga, magra e arida traversata nel deserto del mondo che vira a destra.

Non per questo dobbiamo abbassare la guardia, anzi – ammonisce Riccardo Corridore (AP) -. Gli ultimi giorni sono decisivi. È per questo che occorre accantonare sondaggi e sensazioni. E piuttosto affidarsi all’impegno e all’abnegazione per portare gli umbri alle urne. E fare in modo di far votare Donatella Tesei. Perché il suo successo è quello di tutti coloro che la sostengono“.

Ferranti (FI) tocca il tasto del ruolo dei moderati in politica. “La sinistra li ha annichiliti, persino nascosti, piegandosi su posizioni estremiste – afferma -. Ed è un ammasso informe di contraddizioni e idee opposte su tutto. Un’operazione di cartello, studiata a tavolino per il potere. Lo dimostrano le bugie che diffondono sul governo Tesei, sulle ragioni del voto, sulle questioni di Terni“.

Negli interventi il richiamo all’unità della coalizione e a rispondere colpo su colpo agli attacchi della sinistra

La presenza di Bandecchi, che resta in sala insieme ai fedelissimi della coalizione, contagia anche gli oratori. Come il solitamente mite David Veller, segretario leghista, che usa anche un’espressione forte contro “questa sinistra che pretende di insenare agli altri come stare al mondo“.
Potenza del voto che si avvicina, vanno in archivio anche le tante polemiche tra Bandecchi e Marco Cecconi di Fratelli d’Italia. Che parla di tre grandi questioni “il lavoro, con il sostegno a PMI e grandi imprese, la sanità con i soldi per l’ospedale di Terni e il rilancio del turismo“. E quando scende dal palco stringe la mano al sindaco di Terni.

Ermanno Ventura richiama l’unità valoriale del centrodestra. La sua coesione anche se con sfumature diverse. E picchia duro sulla coalizione avvesaria. “Hanno sbandierato ai quattro venti il sostegno dei frati di Assisi, salvo poi essere smentiti ufficialmente dal Sacro Convento e dalla Conferenza espiscopale umbra. Già questo episodio gravissimo e del tutto inusuale dovrebbe dare la dimostrazione dell’uso sfrontato della propaganda e dell menzogna fatto in campagna elettorale“.

Conclude Luca Briziarelli, Noi Moderati, che elenca le tante cose promesse e mai fatte dal centrosinistra in cinquant’anni. “Venivano a Terni a raccontare le favole – sostiene -. Faremo questo, faremo quell’altro. Poi però realizzavano zero. Dall’ospedale di Narni-Amelia a quello di Terni. Dalle infrastrutture al turismo, fino a San Valentino. Solo chiacchiere, enti inutili costosissimi, balle colossali. Come quella del termovalorizzatore a Terni. Impossibile per la qualità dell’aria della città. La verità è che agli elettori conviene votare centrodestra. Perché è una coalizione che fa le cose“.

L’evento di Terni che deve lanciare la volata al voto, come detto, lo chiude Tesei con la sua “arringa” sulle bugie della sinistra. Restano due giorni prima del silenzio elettorale. E la governatrice rilancia con un appello. “Usiamoli per spiegare agli umbri come stanno le cose. Usiamoli per smontare una propaganda falsa come una patacca. E usiamoli per parlare a chi pensa di astenersi. Per convincere gli indecisi. Per portare amici e conoscenti alle urne. Perché abbiamo bisogno di altri cinque anni per far correre libera questa nostra Umbria“.
Appuntamento ancora a Terni venerdì per la chiusura al Palasport. Ci saranno tutti i governatori di centrodestra, per dimostrare il buon governo della coalizione.