Tesei che non ci sta più a prendersi gli attacchi del centrosinistra e quindi cerca di dominare l’agenda, mettendosi di prima mattina davanti all’ospedale di Pantalla, mentre Proietti veste i panni della pasionaria e si mette a gridare in mezzo ai sit-in e a strappare cartelli. La giornata di sabato 2 novembre, probabilmente, sarà ricordata come quella in cui è partita la volata finale per le Regionali 2024 in Umbria. E in cui cambia la campagna elettorale.
Già, perché finora le due candidate alla presidenza della Regione avevano lasciato l’iniziativa a collaboratori e candidati. Molto più attivi di loro nel farsi la guerra frontale. Tesei e Proietti avevano scelto la strada dell’aplomb e dell’understatement. La governatrice perché deve portare avanti il lavoro svolto in cinque anni e perché davanti nei sondaggi. La sindaca di Assisi perché portatrice di un’immagine da candidata civica e moderata, con un profilo più moderato della coalizione che la sostiene.

Tutto è cambiato però. Perché da quando le due contendenti si sono messe sui pedali, indecise su chi dovesse lanciare la volata, lo scenario si è modificato sensibilmente. Per il centrosinistra l’Umbria è diventata una specie di ultima spiaggia dopo la sconfitta in Liguria. E per il centrodestra, invece, si è trasformata nel fortino da difendere a tutti i costi, per confermare l’immagine di continuità con le ultime elezioni dove ha quasi sempre trionfato.

E così le due contendenti si sono confrontate a distanza di 12 ore circa davanti all’ospedale di Pantalla. Il nosocomio della Media Valle del Tevere, che la Regione ha deciso di accorpare a livello amministrativo all’Azienda ospedaliera di Perugia.

Tesei all’attacco, anticipa la manifestazione del centrosinistra e di Proietti e si presenta a sorpresa all’ospedale di Pantalla

La governatrice ha smesso i panni del difensore e ha vestito quelli dell’attaccante. In mattinata, sapendo che il pomeriggio ci sarebbe stato il sit-in organizzato dal centrosinistra, si è presentata insieme al sindaco di Todi Antonino Ruggiano proprio davanti all’ospedale di Pantalla.

Sono qui per combattere le solite fake news della sinistra – ha attaccato Tesei -. L‘ospedale di Pantalla non è stato smantellato, né indebolito. Semmail il contrario. E anzi, alla sinistra che viene a raccontare bugie e a mettere paura ai cittadini voglio raccontare come ho trovato questo nosocomio, quando sono entrata in Regione“.

In un video pubblicato sui social, Tesei racconta che le sale operatorie dell’ospedale sembravano una cattedrale nel deserto. Non venivano utilizzate come dovevano e i cittadini della Media Valle del Tevere erano costretti ad andare a ricevere le prestazioni a Branca o Città di Castello.

Con la nostra riorganizzazione – spiega sui social – abbiamo fatto un accordo con l’Azienda ospedaliera di Perugia che serve a far venire degli specialisti direttamente presso quello di Pantalla. Così potranno fornire prestazioni che altrimenti gli utenti dovevano cercare altrove. Abbiamo un incremento dei ricoveri in medicina del 18 per cento e altrettanto in chirurgia. Gli interventi a bassa intensità sono assolutamente garantiti per le operazioni che servono veramente ai cittadini. Come colicisti, cataratta, appendicite. E a proposito di protesi chi ha un intervento qui può anche fare la riabilitazione senza andare altrove. Tutto questo è sicuramente positivo. Rimangono tutti i primari e il personale non viene toccato. Tutti continueranno a svolgere le loro funzioni. Intendiamo fare di questo ospedale un riferimento non solo per la media valle del Tevere ma anche per il resto della regione. Pensiamo alla riabilitazione cardiologica che è un fiore all’occhiello dell’Umbria“.

Proietti con Elly Schlein al sit-in del PD sulla sanità strappa il testo di un punto del programma avversario

Nel pomeriggio, invece, il sit-in organizzato dal centrosinistra davanti all’ospedale della Media Valle del Tevere-Pantalla. Sul piazzale la candidata presidente della Regione Umbria, Stefania Proietti, e la segretaria del PD, Elly Schlein.
Presenti anche gli attivisti del Comitato in difesa del nosocomio. Con i cartelli preparati per dire che “i cittadini  della Media Valle del Tevere non accetteranno più di essere deportati a Branca o a Città di Castello“. E poi il Patto Avanti ha messo in campo anche il Comitato “Non Bruciamo il futuro” contrario all’inceneritore.

Oggi siamo in tantissimi – ha dichiarato la candidata presidente, Proietti -. Per dire a gran voce che noi non vogliamo la sanità privata, come promesso e realizzato in questi 5 anni dal centrodestra. Ma una sanità pubblica e universalistica, che è un diritto irrinunciabile sancito dalla Costituzione. La presenza di così tante persone davanti a un ospedale che fino al Covid era considerato un fiore all’occhiello della nostra sanità, ci indica che è questa la strada da seguire per risollevare la nostra regione. È il momento di dire basta: la salute non può  essere considerata una merce, dobbiamo rimettere le persone al centro“.

Al termine del suo intervento, Proietti ha strappato la parte del programma presentato 5 anni fa dal centrodestra in cui si definiva “strategico potenziare il tasso di coinvolgimento del privato“.

Con il voto del 17 e18 novembre cambieremo tutto e faremo in modo che siano i medici, il personale sanitario e gli infermieri ad indicarci come intervenire per risollevare la sanità umbra. Riportiamo il destino degli umbri nelle mani degli umbri“.